Il mondo che verrà
Lettera a un amico sul riscaldamento globale
di Michele Zarrella *
Pertanto volevo dirti che la fiducia in questo Homo che pone al primo posto il profitto e lo sfruttamento senza limiti della biosfera e al secondo posto la salute e il futuro della specie, a me, pare proprio “insapiens” o, come dice il papa, addirittura “suicida”. Sarebbe giusto che i nostri giovani possano vivere in un mondo che dia loro le stesse opportunità e le stesse risorse che hanno avuto la nostra generazione e quelle precedenti. Ma noi con i nostri comportamenti stiamo togliendo loro il futuro come ho scritto in: https://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1557295452.htm. Alcuni pensano che comunque alla fine l’Homo sapiens-sapiens saprà costruire le tecnologie per “pulire” l’atmosfera dalla CO2 e seppellirla nelle stesse cavità ove sono state estratte le fonti fossili. È la cosiddetta geoengineering. Rammento che la natura ha realizzato, da miliardi di anni, una tecnologia del genere: gli alberi. Anzi è migliore perché assorbono la CO2 ed emettono ossigeno. Invece l’Homo sapiens-sapiens abbatte intere foreste e poi si lambicca il cervello per costruire attrezzature che assorbano la CO2. Per me è illogico sporcare l’atmosfera e poi “affannarsi” a progettare e realizzare (e chissà se si farà in tempo) delle apparecchiature che assorbano la CO2 dall’atmosfera, la condensino e la “seppelliscano” nella viscere della Terra col rischio che qualche terremoto, errori progettuali o altro la faccia riuscire tutta d’un colpo con rischi altissimi. Insomma ti pare logico il seguente ciclo: 1. Estrarre le fonti fossili con tutti i costi e i rischi che ne derivano (pensa ai disastri che già abbiamo fatto: la marea nera della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, la petroliera Exxon Valdez, l’inquinamento di suolo, acqua e aria prodotto dalle raffinerie in Basilicata ecc.); 2. Bruciarle emettendo CO2 nell’atmosfera, intervenendo così nel ciclo naturale del carbonio e del clima (https://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1465367370.htm ); 3. Progettare e costruire una “scopa atmosferica” che la riprende e la comprime; 4. Andarla a sotterrare nelle viscere della Terra da dove l’abbiamo estratta? Ti sembra sapiente tutto questo? Discorso identico per il costosissimo progetto (francese in collaborazione con mezzo mondo, Italia compresa) ITER che vuol tentare di ricreare la fusione nucleare sulla Terra con le grandi problematiche tecniche che ne conseguono. Il progetto prevede di raggiungere, nel centro di un toro elettromagnetico sotto vuoto, una temperatura di circa 100 milioni di gradi mentre all’esterno mantenere l’involucro a temperature prossime allo zero assoluto. Ma questa centrale nucleare a fusione ce l’abbiamo già in cielo: il Sole. Allora basta alzare la testa. E non solo in senso fisico. Oggi con le attuali tecnologie, come dicono vari studi dell’IPCC e del WWF, le energie rinnovabili possono sopperire alle esigenze energetiche dell’intera umanità. Allora perché non lo facciamo? Perché nell’Homo sapiens-sapiens prevale il profitto, il negazionismo interessato, la bugia, l’inganno, l’egoismo. Lo sfruttamento illimitato delle risorse in un pianeta limitato: cosa impossibile. Ossimoro! E tutto ciò anche a costo di mettere a rischio la propria salute o addirittura la propria specie? Assurdo! Semplicemente irragionevole! Spero che entro il 2030, fissato dall’Accordo di Parigi come momento dopo il quale sarà impossibile contenere l’aumento di temperatura sotto 1,5 gradi (vedi: https://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http:/ ), si mettano in atto le giuste azioni per diminuire del 45% le attuali emissioni di CO2 e azzerarle completamente entro il 2050. Il tempo non è molto. Ognuno di noi deve cambiare. Siamo l’ultima generazione che lo può fare. Caro Amico dobbiamo agire. Ora. Gesualdo, 26 maggio 2019
*Ingegnere e astrofilo Per contatti
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Domenica 26 Maggio,2019 Ore: 11:15 |