- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (2)
Visite totali: (735) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Becero conformismo,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Becero conformismo

di Giovanni Sarubbi

Perchè abbiamo sospeso la nostra trasmissione "Anche gli elefanti volano"


Succede in Irpinia, nella provincia dalla quale realizziamo il nostro giornale on-line. Su una radio web qui realizzata, e alla quale anche noi abbiamo collaborato fino allo scorso 24 marzo, verrà trasmessa una intervista al segretario provinciale di “Noi per Salvini”. Questa decisione, assunta dal conduttore della trasmissione che effettuerà l’intervista e avallata dal direttivo che gestisce l'associazione che realizza la radio, ci ha portato a chiudere la nostra trasmissione che si intitola “Anche gli elefanti volano”(vedi link). Ripartiremo su qualche altra piattaforma e ci stiamo già lavorando.
Le motivazioni del nostro dissenso credo siano chiare per i nostri lettori per i contenuti della nostra trasmissione che si oppone decisamente al razzismo, ed in particolare all’islamofobia e alla guerra. Promuoviamo il dialogo e l’incontro tra le religioni mentre La Lega Nord e Salvini promuovono la caccia all’islamico ed in particolare alle donne islamiche e per le loro azioni e parole sono stati alcune volte anche condannati.
Nessuna compatibilità, nessuna commistione e nessun confronto è possibile tra noi e partiti o movimenti come quello di Salvini. Sono le motivazioni che hanno animato anche le manifestazioni di un paio di settimane fa contro la venuta di Salvini a Napoli. (Vedi anche Salvini e i Napoletani, di Nino Lanzetta).
È opportuno sottolineare che la radio in questione è gestita da una associazione che si definisce ONLUS apolitica e apartitica e “senza censura”. Non c’è quindi un padrone né giornalisti professionisti od operatori pagati per produrre le trasmissioni da essi mandate in onda. Nessuno ha obbligato il conduttore della trasmissione, pena il suo licenziamento, a scegliere gli invitati per la sua trasmissione. È una sua scelta.
Quando una Radio o un qualsiasi altro mezzo di comunicazione, sia esso legato ad un padrone oppure frutto di una iniziativa di volontariato, compie una qualsiasi scelta editoriale, quale quella di invitare un personaggio politico o un partito a partecipare ad una propria iniziativa, compie una scelta che inevitabilmente porta i fruitori di quel mezzo di comunicazione a fare anch’essi una scelta se continuare a seguirlo oppure no. Non ci sono mai scelte neutrali nei mezzi di comunicazioni di massa perché sono essi a scegliere quale tipo di informazione o intrattenimento diffondere. La neutralità è una invenzione che non ha riscontro nella realtà. Essere schierati e proporre valori crea consensi e fidelizza le persone (come si dice in gergo) non i minestroni senza sale e senza sapori.
E così noi abbiamo scelto di non seguire chi ha deciso di agire senza alcun valore di riferimento, accettando chiunque nelle proprie trasmissioni senza tener presente che il razzismo, come diciamo oramai da tempo, non è una legittima opinione ma un preciso reato che è compito di tutti i cittadini contrastare.
E questo perché il razzismo si nutre di bugie e produce violenza; diffonde ignoranza, e l'ignoranza va sempre a braccetto con la presunzione; sostiene la stupidità, alza cortine fumogene sui veri responsabili delle crisi sociali che periodicamente colpiscono le società per l'ingordigia di pochi. Il razzismo è un reato contro l’umanità ed avvelena le società. È un reato riconosciuto dall’ONU.
Scientificamente non esiste alcuna razza, in nessun genere animale. È una diversificazione geografica e dell'ambiente come accade per ogni ordine di esseri viventi, dalle piante agli animali all'umanità intera. Ci sono esempi in ogni libro di scienze o di geografia. Il termine razza è stato inventato dai mercanti di schiavi e poi codificato dal nazifascismo solo con l'intento di sottomettere un altro essere vivente per decidere della sua vita o della sua morte. Ma la culla dell'evoluzione dell'uomo sapiens sapiens, a perenne beffa di tutti i razzisti, guarda un po' ... è l'Africa.
I razzisti sono ingordi, se la prendono solo con i deboli mai con i forti che li finanziano. Odiano la pace, sono per la guerra. Sono militaristi e cultori delle armi.
Noi pensiamo che chi da spazio sui mass-media a partiti o movimenti che fomentano l'odio razziale, ed in particolare quello su base religiosa, è complice del razzismo e delle violenze che esso produce.
Noi riteniamo che ci si debba opporre in tutte le forme possibili a chi vuole spacciare il razzismo come una forma di "libertà di pensiero" o come una libera opzione politica.
Che non sia così lo sanno bene i partiti razzisti che infatti accusano di razzismo chi rinfaccia loro di essere tali o le loro vittime. Come ai tempi dell’antisemitismo, quando gli ebrei furono accusati di essere essi stessi i responsabili del loro genocidio. Ricordo che a Napoli nel suo comizio Salvini accusò i profughi di esercitare il “razzismo contro gli italiani”. I razzisti usano le parole stravolgendone il significato. E una delle parole da essi più usate è quella di “Libertà”. I partiti razzisti e xenofobi olandese o austriaco si chiamano “Partito della libertà” come si chiamava in origine il partito nazista. La parola “libertà”, come è tristemente noto, campeggiava all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz.
Ma la cosa più intollerabile di questa vicenda è che una radio del sud dia spazio e credibilità politica a chi da trent'anni offende il sud e usa slogan ed atteggiamenti razzisti ed ingiuriosi nei confronti del sud. Ed ancora più assurdo è che tale trasmissione venga proposta da una persona che è a tutti nota in provincia per essere stato, come scrive sul suo profilo facebook, “Dirigente Provinciale presso Partito della Rifondazione Comunista”. Siamo proprio alla follia.
Nella discussione che si è sviluppata nella radio sulla mia richiesta di impedire quella che ho definito una scelleratezza, si è verificato quello che continuamente denunciamo sulle nostre colonne. La mia posizione, e quella di pochi altri, è stata fatta passare come una "imposizione" o una “censura” mentre dare voce ad un partito xenofobo e razzista è stato fatto passare per democrazia. Questo è il segno inequivocabile della confusione nella quale siamo.
La società ha perso i suoi punti di riferimento. Ci si comporta come banderuola al vento che non è democratica ma inerte; è senza forza e capacità di capire nulla e di incidere nella realtà. Il così fan tutti, il seguire a occhi chiusi la corrente è sempre stato foriero di sciagure. Essere una radio “Senza censura” è diventato un modo per giustificare qualsiasi cosa, tutto e il contrario di tutto. Ma questa non è democrazia o libertà, questo è libertinaggio, la base per ogni arbitrio e violenza.
Ben diverso era il ruolo e lo spirito delle prime radio libere degli anni ‘70 del secolo scorso. Lì la libertà si interpretava nel senso giusto. Oggi un Salvini lo si trova dappertutto, rappresenta un potere consolidato. Anche mentre sto scrivendo queste note è in una trasmissione su La7. Non c’è buco TV dove la propaganda razzista non si infila. Le prime radio locali degli anni ‘70 hanno dato voce invece a quelli che la TV e le radio nazionali dell’epoca censuravano ed ignoravano. Davano voce a chi lottava per il lavoro o per la casa o contro il carovita o la mafia. Davano voce a chi cantava la loro lotta, ai cantanti o ai gruppi musicali popolari. Oggi la grande maggioranza delle radio trasmette musica preconfezionata fornita dalle agenzie specializzate del settore. Oggi come ieri i gruppi locali vengono emarginati. Noi nelle nostre trasmissioni abbiamo invece sempre sostenuto questi gruppi sconosciuti ai più e ogni settimana ne proponiamo uno sulla nostra HomePage.
Dare voce ai Salvini di turno è dunque una attività che si conforma a ciò che fanno i grandi mezzi di comunicazione nazionale, che hanno imposto un cliché preciso, che conduce comunque alla oppressione delle coscienze, al razzismo e alla guerra. Altro che radio libere e senza censure.
Per concludere queste note voglio ricordare che a Napoli il Partito della Rifondazione Comunista ha partecipato alla manifestazione contro Salvini mentre in Irpinia, sempre in Campania, uno che dichiara di essere stato “Dirigente Provinciale presso Partito della Rifondazione Comunista” ed ancora legato a questo partito sdogana il partito di Salvini. “Per ascoltare anche loro”, mi ha scritto testualmente il conduttore che intervisterà “noi per Salvini” in Irpinia. Il proprio ombelico al centro del mondo. “Se vuoi ascoltare cosa dice Salvini – gli ho risposto - basta che vai su un qualsiasi canale tv da 1 a 7”. Tu fa qualcosa di diverso, fuori dal coro, rompi questa cappa di piombo che ingabbia le coscienze e produce solo violenza su violenza.
E invece no, si pratica il conformismo più becero. Ma poi continuano a parlare di “lotta ai poteri forti e al liberismo” e continuano a definirsi rivoluzionari. Ma è la pratica quella che conta.
Giovanni Sarubbi
P.S. Ho scritto questo articolo a “futura memoria” mettendo in conto che esso non sarà capito o rifiutato a priori da chi è sordo perché non vuol sentire. Lo scrivo per dovere di cronaca e perché il tempo è galantuomo e sa fare giustizia.

NOTA

Dopo la pubblicazione di questo mio articolo, che è stato pubblicato il 30 marzo alle ore 10:25, il conduttore della trasmissione che ospiterà "Noi per Salvini", mi ha scritto, via watsapp, alle ore 11:06 sempre del 30 marzo 2017, il seguente messaggio che riporto per dovere di cronaca:

Giovanni ti consiglio di modificare alcune parti del tuo articolo soprattutto quando parli del sottoscritto. Io non devo dar conto a tle o ad altri se voglio invitare nella mia trasmissione a X o Y lo faccio assumendone tutte le responsabilità. A proposito rimarcare che il conduttore della trasmissione si definisce dirigente del PRC non ti da come dire cristallinita' ma ti assoggetta al conformismo di facciata la tua che tanto condanni buona giornata. Non ho mai amato l'ortodossia e la radicalità dei salvatori della patria e tu ne sei la prova plastica .
 
Gli ho risposto così: Buona giornata anche a te. Non ho nulla da cambiare anche io. Saluti.
Ho inserito questa NOTA alle ore 13:15 sempre del 30 marzo. (G.S.)

 



Giovedì 30 Marzo,2017 Ore: 10:25
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Bellerate Rocca di Papa (RM) 03/4/2017 10.16
Titolo:Complimenti
Caro Giovanni, non è la prima volta che ti complimento per la tua coerenza, sincertà e coraggio. Ci fossero tanti come te, invece di "beceri" gregari! Cordiali saluti.
Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Bellerate Rocca di Papa (RM) 03/4/2017 10.16
Titolo:Complimenti
Caro Giovanni, non è la prima volta che ti complimento per la tua coerenza, sincertà e coraggio. Ci fossero tanti come te, invece di "beceri" gregari! Cordiali saluti.

Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (2) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Editoriali

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info