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www.ildialogo.org Bombe d'acqua,di Michele Zarrella

OTTO DOMANDE OTTO RISPOSTE L'OTTO DEL MESE.
Bombe d'acqua

di Michele Zarrella

Si avvicina Natale e con esso la fine dell’anno. Abbiamo alzato spesso gli occhi al cielo per vedere la cometa ISON, ma ci restano solo le bellissime costellazioni invernali ben visibili grazie all’aria tersa e al buio di alcune zone, ma le “bombe d’acqua” ci ricordano altro.
Associare le costellazioni nel cielo con le luminarie natalizie è operazione facile, semplice e bella. In questo periodo la costellazione di Orione, il grande cacciatore, campeggia nel cielo ed è facile da individuare. Somiglia, con un po’ di fantasia, ad una grande clessidra inclinata. La parte centrale è costituita da tre stelle quasi allineate. Esse costituiscono la cosiddetta cintura di Orione con, dal basso verso l’alto, Alnitak (la «guaina») che dista 820 anni luce, Alnilam 1340 anni luce e Mintaka 915 anni luce. Quello che noi vediamo è un asterismo, cioè una figura che ci appare su uno stesso piano, ma le stelle in effetti sono molto distanti fra loro e non si trovano alla stessa distanza come a noi sembra. I nostri occhi non riescono ad apprezzare le grandi distanze in profondità ma solo le distanze angolari. Intorno a Alnitak vi è la bellissima nebulosa detta Testa di Cavallo per la sua caratteristica forma. Pensare che questa bellissima immensità le future generazioni potrebbero non vederla più per le “bombe d’acqua” e i cambiamenti climatici è qualcosa di incredibile, di…
Il centro francese per lo studio dei cambiamenti climatici Euro-Cordex concentra i suoi studi in Europa e cosa ne emerge?
Il rapporto dell’IPCC di fine settembre dà conferma, ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, quanto già aveva scritto
(v.http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/ambiente/riflessioni_1381213757.htm ) nei precedenti rapporti, togliendo ogni possibilità di replica a coloro che continuano a negare il riscaldamento globale dovuto alle attività umane. Questo ultimo rapporto assegna al 95% la probabilità che la metà dei cambiamenti climatici è dovuta all’utilizzo delle fonti fossili (carbone, metano e petrolio) da parte dell’uomo. Oggi gli studi del Centro Euro-Cordex, a conclusione di tre anni di studi e di centinaia di simulazioni climatiche, afferma che nei prossimi decenni in Europa aumenterà la frequenza di fenomeni climatici intensi come le “bombe d’acqua” o le siccità.
Possiamo già immaginare le prime pagine dei media e le aperture del TG: Una bomba d’acqua travolge la Sardegna: xy morti. Frana una collina: inghiottite xz automobili. 
Crollato un ponte: isolate xyz persone.
Purtroppo vedremo e sentiremo sempre più spesso queste frasi. E subito sentiremo gli scaricabarili dei compiti e delle responsabilità, ma anche le roboanti dichiarazioni dei politici: L'intero paese è con voi, non sarete più soli. Faremo ogni cosa per fronteggiare l'emergenza.. Abbiamo stanziato 88 milioni… Ne stanzieremo molti molti molti molti altri… Sono umanamente apprezzabili e condivisibili le suddette dichiarazioni. Ma tante di queste dichiarazione resteranno solo molte molte molte chiacchiere. Ma perché i governanti e i politici debbono fare queste dichiarazioni dopo i disastri? Perché non intervengono prima accettando i risultati degli scienziati? Non si dice che prevenire è meglio che curare? E in questo caso si eviterebbero morti e si risparmierebbero miliardi di euro.
Gran parte della gente non si rende conto che il problema va affrontato con decisione e urgenza.
Gli eventi climatici catastrofici che si verificano sempre più di frequente, secondo gli studi appena menzionati, non sono frutto di una normale alternanza climatica ma dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle fonti fossili (carbone, petrolio, metano) utilizzate per produrre energia. Smuovere la gente non è semplice ma le simulazioni degli scienziati e i fatti che accadono parlano chiaro: estremizzazione del clima, “bombe d’acqua”, siccità, aumento della temperatura fino a 5 gradi se continueremo a immettere CO2 con questi ritmi e quantità. E poi a catena si debbono aggiungere l’ aumento esponenziale della popolazione (più di 7 miliardi di persone, quando poco più di mezzo secolo fa eravamo 2 miliardi), innalzamento del livello del mare, pressione demografica, desertificazioni, diminuzione delle risorse, scioglimento del permafrost e dei ghiacci (v. ildialogo.org), ecc.
Di quanto si innalzerebbe il livello del mare con lo sciglimento dei ghiacci?
Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC il livello del mare, entro la fine del secolo, potrebbe aumentare dagli 82 cm se non faremo nulla ai 26 cm se interverremo subito. Me è da notare che il penultimo rapporto prevedeva che lo stesso intervallo doveva essere 59 cm senza interventi e 18 con gli interventi. Questo dimostra che le previsioni in genere sono ottimistiche soprattutto perché non sono prevedibili tutte le forzanti ma anche perché le forzanti si autoalimentano portando ad una situazione a catena.
E l’aumento della popolazione quanto incide.
Anche l’aumento della popolazione e quindi della richiesta di energia è una forzante sempre in aumento. Basti pensare che nel rapporto del 2001 l’incidenza delle attività umane era valutato al 66%, nel 2007 tale probabilità aumentava al 90% e in quest’ultimo rapporto è valutata al 95%. Un aumento incessante contro il quale nessuno prende provvedimenti. Anzi vi è chi addirittura lo nega. Ora io dico, se il tuo medico ti dice che al 95% hai una determinata malattia tu Homo sapiens sapiens inizi subito la cura o aspetti che la percentuale aumenti ancora?
In definitiva è assodato che i cambiamenti climatici dipendono dalle attività umane e dalla immissione di gas serra nell’atmosfera?
L'aumento di gas serra nell'atmosfera comporta l'aumento della sua temperatura dalla quale dipendono i cambiamenti climatici. Il clima dipende dalla proporzione esistente fra le tre forme dell’acqua: solida, liquida e gassosa, considerando costante la forzante climatica del sole ed altre forzanti.  Ogni variazione della temperatura modifica proporzionalmente la quantità di ognuna delle tre forme dell’acqua modificandone l’equilibrio e di conseguenza il clima. Entro la fine del secolo la temperatura aumenterà nell’intervallo fra 0,5 a 4,8 °C rispetto alla temperatura media del ventennio 1986-2005 con conseguenze sempre più estreme. Per questo non dobbiamo più immettere gas serra nell'atmosfera. Ma l'Homo sapiens sapiens è capace anche di ingannare se stesso convincendosi e convincendo gli altri che tutto va bene, immolando il proprio futuro sull’altare del profitto di pochi. Imbrogliare gli altri è una tecnica usata da molti furbetti e da tempi remoti. Imbrogliare se stessi è cosa diversa e non ha nulla di sapiens né per sé né per i propri figli.
Esistono le tecnologie necessarie per mettere in atto delle azioni decisive?
Si già esistono. Sono quelle tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili: vento, sole, fiumi, geotermia, onde del mare, scarti di biomasse, rifiuti, ecc. Tecnologie che sono in evoluzione con rendimenti anno dopo anno sempre maggiori. Ricordiamo che risolvere un problema all’inizio è facile, ma non lo si fa perché pochi ne sono convinti. Il rovescio della medaglia è che quando la maggior parte si convincerà allora potrebbe essere molto difficile mettere ripari o addirittura troppo tardi.
Gesualdo, 8 dicembre 2013
Michele Zarrella
Per contatti



Domenica 08 Dicembre,2013 Ore: 08:58
 
 
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