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Il Dialogo- Editoriali: Sull'omicidio di Novi Ligure

L'editoriale:

A proposito dell’efferato omicidio di Novi Ligure

Quando il razzismo ottenebra la ragione

Allucinanti dichiarazioni della destra, pronta a scatenare la caccia all’extracomunitario sull’onda emotiva

Giovanni Sarubbi

EditorialiIl Dialogo Home PageScrivici

 

Il terribile omicidio di Novi Ligure avvenuto il 21 febbraio 2001 (mamma e figlio assassinati in modo atroce), merita più di una riflessione per la speculazione politica che immediatamente qualcuno ha cercato di imbastire. Senza che ci fossero ancora elementi certi di alcun tipo c’è stato chi ha subito parlato della possibilità che ad eseguire il terribile omicidio fossero stati due extracomunitari. A supporto di questa ricostruzione si riportavano le dichiarazioni dell’altra figlia della donna uccisa che avrebbe raccontato della presenza in casa di due sconosciuti. Immediatamente, raccontano tutti i maggiori quotidiani italiani, c’è stato chi ha invocato la pena di morte ed era pronto ad imbastire seduta stante una caccia in grande stile allo straniero. “Gli abitanti indignati, senza attendere le indagini, puntano il dito sugli immigrati: «Sono loro i colpevoli»”. Così, solo per citarne uno, ha titolato il quotidiano “La Repubblica” del 23 febbraio riferendo delle reazioni all’omicidio, riportando anche le dichiarazioni di vari esponenti politici della destra che hanno trasformato la seduta del consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco, in un atto di accusa nei confronti della politica della sicurezza del governo di centro sinistra.

E’ opportuno riportare le parole pronunciate e riportate da La Repubblica affinché ci si renda conto del clima nel quale oramai viviamo e soprattutto vive il nord del nostro paese.

Per Alleanza Nazionale Marco Zacchera presenta una interrogazione al ministro degli interni Bianco in cui si dice pressoché certo che si tratti di una banda di slavi, “geneticamente e storicamente avvezzi a tali efferatezze”. Solo pochi giorni prima, si badi bene, tutti i giornali del mondo, partendo dalla diffusione dei dati sul DNA, hanno affermato che hanno dichiarato morto il razzismo che non ha alcuna giustificazione scientifica. Evidentemente per questo rappresentante di AN (o per tutta AN?) le razze continuano ad esistere.

“Mai Più buonismo”, ha chiesto invece Raffaele Costa di Forza Italia: «Intervenga la giunta regionale a coordinare le iniziative per la sicurezza dei cittadini piemonentesi. Occorrono scelte ferree e allontanare ogni forma di pietismo e di buonismo». Pugno di ferro e secessione, questa la ricetta di Forza Italia, con i compiti di tutela della sicurezza affidati non più al governo centrale ma alle singole regioni.

“Sradicare i clandestini” chiede invece la Lega Nord per bocca di Borghezio, noto per voler prendere le impronte dei piedi agli immigrati. Egli ha chiesto di “sradicare  dalla zona di Novi Ligure le bande criminali di immigrati clandestini che la fanno da padrone, con misure effettive di espulsione”.

La responsabilità dell’omicidio è invece venuta a galla il giorno dopo. Sotto accusa sono finiti l’altra figlia sedicenne ed il suo fidanzato diciassettenne. Sarebbero stati loro ad uccidere in modo efferato la mamma e il fratellino. Lo proverebbero alcune intercettazioni ambientali fatte dai carabinieri con la ragazza che avrebbe dichiarato rivolto al fidanzato: «Non ci scopriranno mai, sono io l’unica testimone».

Crediamo di non sbagliare affermando che le forze politiche di destra sono i veri responsabili del clima di violenza nel quale viviamo e nel quale vivono i ragazzi di oggi. Basta guardare i messaggi televisivi trasmessi dalle reti Mediaset, ma anche dalla RAI, la pubblicità asfissiante che oramai ha invaso tutti i campi della vita sociale, creando un clima di insoddisfazione generale, da fine del mondo imminente che spinge i ragazzi ai gesti più inconsulti possibile. Non crediamo sia un caso che la figlia abbia inventato la storia dei due extracomunitari responsabili dell’omicidio. E’ il sintomo del clima di violenza nel quale vivono i giovani, con l’odio razziale diffuso a piene mani fra la gente. Quella di questa sedicenne è una storia resa credibile proprio dalle dichiarazioni irresponsabili degli esponenti politici della destra che prima riportavamo. Destra che pur di andare al potere non esita a ricorrere alla diffusione di odi profondi che non potranno non avere nefaste conseguenza su tutta la società.

Il giorno dopo che la verità è venuta a galla, la richiesta della pena di morte è scomparsa. Coloro che un attimo prima erano disponibili a fare la guerra contro lo straniero non sapevano far altro che balbettare parole di incredulità. I partiti di destra hanno richiuso i loro striscioni con i proclami di morte e di incitazione alla guerra ma non hanno abbassato la cresta ed il tono delle loro dichiarazioni nonostante sia lampante l’assurdità delle loro dichiarazioni.

E’ opportuno riflettere. Lo abbiamo già scritto e lo ripetiamo: il governo del paese può valere la distruzione della convivenza civile? Pur di andare al governo che cosa saranno pronti a fare i partiti della cosiddetta “casa delle libertà”?

Di libertà parlava anche un certo Hitler. Sui campi di sterminio nazisti era scritto: «Arbeit macht frei — il lavoro rende libero». Di quale libertà parlano i partiti di destra in Italia?E’ una domanda angosciosa a cui speriamo di non dover essere costretti mai a dare una risposta.

 

         "Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino" - Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi

Registrazione Tribunale di Avellino n.337 del 5.3.1996

 

 

 

 
 
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