A Monteforte Irpino c’è chi ha un evidente complesso di inferiorità che manifesta inventando bugie e accusando me di “avere la verità in tasca” e di ergermi “al di sopra della massa”. Se qualcuno si sente piccolo ed inferiore perché non sa leggere ed interpretare correttamente uno scritto leggermente più complesso, sono problemi suoi, non miei.

Ce ne sono altri che hanno all’opposto evidenti complessi di superiorità maturati forse perché hanno subito nella loro vita affronti continui al loro ego sviluppando in contrapposizione la sindrome del comando. Sindrome che si verifica nell’uso di piccole paroline, di uso non comune, indicative di uno stato profondo di frustrazione. Paroline quali “redarguire”, usate in contesti associativi nei confronti di altri componenti della medesima associazione. O del lamentarsi in gruppi social di non poter “né pubblicare nè decidere", dimostrando di essere decisamente decisionista e di avere la sindrome del comando. E poi io sarei quello che vuole avere sempre ragione?

Redarguire è un termine che esprimere il concetto di “un capo che sgrida un suo subordinato” in un contesto formale/lavorativo, inapplicabile in ambito associativo o in ambito sociale. Neppure un sindaco, che è la massima autorità di una città, può usare il termine redarguire nei confronti di alcuno e credo che nessuno lo abbia mai fatto. Forse ai tempi del fascismo si. Un sindaco può fare una ordinanza, può comminare multe, può formulare suggerimenti, auspici, diffide ma non si può permettere di redarguire alcuna persona. Perché redarguire significa rimproverare, richiamare, rimbrottare, riprendere, strapazzare, sgridare, ammonire, biasimare, rimettere in riga, tirare le orecchie, fare la predica, fare la ramanzina, dare un lavata di capo, dare una ripassata, dare una tirata d’orecchi. Per fortuna la nostra Costituzione stabilisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”. La parola redarguire usata in ambito sociale è la manifestazione di un problema psichico.

Per apparire sulla scena pubblica e diventare un “politico” c’è chi sgomita, considerando tutti quelli che incontra come nemici da abbattere per avanzare di grado. E c’è invece chi collabora con tutti e mette a disposizione della collettività le proprie capacità o come si dice in ambito cattolico “i propri talenti”.

E i talenti o si hanno o non si hanno e non è che li si acquisisce sgomitando o inventando falsità ai danni di altri.

E non si costruisce una immagine positiva di se stessi attaccando chi una storia politica lunga oltre 50anni ce l’ha e che da questa storia non ha mai ricavato un solo soldo o un solo favore subendo anzi minacce, mobbing sul lavoro, aggressioni e violenze varie a se e ai propri familiari. E che, soprattutto, non ha attualmente alcuna ambizione politica visto che ha oramai 70 anni e che si è ritagliato il proprio piccolo spazio comunicativo che non ha mai imposto a chicchessia. E come avrei potuto del resto farlo? E non si costruisce una propria credibilità descrivendomi come solo e in lotta con il resto del mondo identificando voi stessi e le vostre incapacità come “il resto del mondo”. E io sarei quello che guarda le persone dall’alto in basso?

Questo profilo Facebook è seguito da circa 1500 persone. E altrettante persone seguono le altre pagine collegate. Il giornale www.ildialogo.org ha circa 11mila visite al giorno.

Sarei solo ed in lotta con il mondo?

Il giornale www.ildialogo.org è il punto di riferimento nazionale del dialogo cristiano-islamico e ha contatti con tutto il mondo islamico italiano. E ha rapporti con comunità di base cristiane, con associazioni di donne contro la violenza, con associazioni antirazziste, con associazioni pacifiste. E ha organizzato per la prima volta a Monteforte la partecipazione ufficiale del comune alla Marcia Per la Pace Perugia-Assisi del 2016, cosa che rifaremo quest'anno e che stiamo organizzando.

Sarei solo ed in lotta con il mondo?

Chi ha il complesso di inferiorità o chi ha al contrario il complesso di superiorità non inventi bugie e fatti palesemente falsi. E non mentite affermando che non c’è livore nelle vostre affermazioni false e ipocrite. E chi fino all’altro ieri mi giurava di non essere responsabile di alcunché non metta i suoi “like” su post facebook palesemente falsi smentendo così le sue affermazioni.

Chi vuole costruirsi una storia politica lo faccia con onestà e, visto che stiamo in campagna elettorale, non scelga di associarsi in partiti che stanno in ammucchiate vergognose che fanno ribrezzo solo a guardarle. E chi dice bugie sapendo di dirle non è un uomo o una donna libera, ma è uno schiavo del pregiudizio e dell'arroganza e compie un atto violento perché le bugie sono sempre un atto violento e prevaricatore.

Sulle bugie non si costruisce mai nulla di buono.

E questo è l’ultimo post che scrivo sulla vicenda che si è aperta qualche giorno fa con la mia esclusione senza motivazioni e senza alcun preavviso da un gruppo Facebook di Monteforte.

Poi chi vivrà vedrà perché il tempo e galantuomo.

Continueremo a parlare, nessuno ce lo potrà impedire, e a parlare di cose serie e positive. Il bene lo si costruisce facendo cose positive e non facendo, come fanno i partiti fascio-leghisti alla Salvini, che mirano solo a distruggere.