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www.ildialogo.org Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra

«fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?». PROVE DI RESISTENZA (9)


di Giovanni Sarubbi

I Mattinali del mese di Marzo 2020


Questo mese di Marzo è stato caratterizzato dall'esplodere della epidemia di COVID-19. La gran parte dei Mattinali è dedicata a tale argomento. Ne avremo, dicono, fino al 4 maggio, per un altro mese buono. I più pessimisti dicono per altri due mesi, quelli catastrofisti dicono fino a fine luglio. Comunque vada noi abbiamo solo il dovere di resistere e di non impazzire e di cercare di usare la ragione evitando accuratamente sia di cadere in depressione, sia di farci prendere dalla paura o dai deliri mistici. Chi ha interesse ad usare per la guerra o per prendere i pieni poteri questa drammatica crisi, che ha già prodotto fino al 31 marzo 12mila e 500 morti, non aspetta altro che tutto il popolo italiano sia preda del terrore. E se dobbiamo imparare a vivere sott'acqua lo faremo. Dunque resistere, resistere, resistere.

Giovanni SarubbiISTERIA
Gli hanno circondato la casa per impedirgli di uscire facendo addirittura i turni di guardia. Sui social lo hanno riempito di insulti. È successo a Montefusco, un piccolo comune in provincia di Avellino. Il malcapitato è un giovane rientrato in Irpinia al suo paese natale proveniente da Codogno, il paese da dove sarebbe partita l’epidemia di coronavirus e perciò immediatamente indicato dalla stampa e dal sindaco del paese come possibile “untore”. Ora il giovane, che non ha nulla manco un raffreddore, ha deciso di denunciare tutti a cominciare dal sindaco che in un comunicato ha fatto il suo nome e indicato la sua residenza. Una cosa simile accade a Monteforte Irpino. Qui le vittime della isteria collettiva sono i 19 membri della locale comunità cinese. Per loro il sindaco, che un paio di settimane fa per un pelo non è stato sfiduciato e mandato a casa, ha chiesto all’ASL controlli sulla comunità cinese creando paura e spingendo qualcuno sui social a chiedere a tutti di denunciare qualunque caso sospetto. Siamo insomma alla delazione. Evitate di starnutire per carità, potrebbero linciarvi. Intanto il presidente del Veneto ZAIA, che insieme agli altri presidenti leghisti delle regioni del nord ha creato la psicosi collettiva, ora fa marcia indietro e parla di “pandemia mediatica”. E di Maio, ministro degli esteri, dice che la questione coronavirus “è anche un fatto economico”. Ci prendono in giro. Sono degli irresponsabili. Leggetevi “I promessi sposi”, di Alessandro Manzoni cap. 31 e 32. Li c’è tutto per ritornare umani.

01/03/20 : 8:39:50

RECESSIONE
Con il blocco delle attività produttive è calato fortemente l’inquinamento atmosferico. La NASA, l’ente spaziale Statunitense, ha rilevato un netto calo dell’inquinamento in Cina nella zona di Wuhan dove è scoppiata l’epidemia da coronavirus. La NASA ha diffuso le foto satellitari della zona di Wuhan del 20 gennaio e del 25 febbraio mettendo in evidenza come il blocco di tutte le attività produttive ha avuto un effetto benefico sull’inquinamento dell’aria riducendolo drasticamente. Stessa cosa si è registrata in Lombardia nelle zone soggette al blocco da coronavirus. Paradossalmente ora si potrebbe girare tranquillamente senza mascherina e invece tutti la indossano terrorizzati da un virus da cui si guarisce all’80% senza cure ma non dall’inquinamento atmosferico che provoca cancri da cui non si guarisce. La recessione, perché di questo si tratta, ha un benefico effetto sull’ambiente e sull’aria che respiriamo e questo dovrebbe farci riflettere, ma di questi tempi e con questi “dirigenti politici” è chiedere troppo.
A me sembra oramai chiaro che l'epidemia da coronavirus sia stata usata scientificamente per creare il panico, coprire la recessione già in atto, e favorire così una nuova guerra. Il mondo è pieno zeppo di armi e, diceva qualcuno, “riempi un paese di armi e queste ad un certo punto spareranno da sole”. L’omicidio di un ragazzo di 15 anni a Napoli per difendere un Rolex dimostra come oramai la vita umana vale meno di nulla. Siamo già in guerra.

02/03/20 : 8:20:37

OMICIDIO
Chi commette un furto rischia da sei mesi a tre anni di carcere. Chi uccide volontariamente qualcuno rischia da 21 anni all’ergastolo. Qual è il reato più grave? Domanda banale e risposta scontata. Togliere la vita a qualcuno è un atto irreparabile, definitivo, che non può essere in alcun modo risarcito. L’intangibilità della vita dovrebbe essere insegnato fin dalle scuole elementari e invece non è così. La maggioranza delle persone considera il furto peggiore e più grave dell’omicidio e si è disposti ad uccidere e a giustificare chi uccide chiunque tenti di rubare o rapinare qualcuno. Vale più un Rolex della vita di una persona. Se poi l’omicidio lo commette un appartenente alle forze dell’ordine ci sono forze politiche che si schierano a prescindere dalla parte dell’omicida. Siamo di fronte oramai ad una vera e propria degenerazione culturale e alla inversione dei valori di riferimento che da millenni regolano la vita sociale. L’Italia, paese cattolico, ignora i 10 comandamenti che sono il filo conduttore del Catechismo della Chiesa Cattolica che pongono l’omicidio al primo posto fra i peccati sociali. “Non ucciderai./Non commetterai adulterio./Non ruberai.” è scritto in Esodo 20,13-15.
Oggi sui social impazza la parola chiave #iostocolcarabiniere indagato per omicidio volontario di un giovane di 15 anni a Napoli. È facile indovinare chi ha lanciato l’ennesima istigazione all’omicidio. È lui, lo sbandieratore di crocifissi e rosari, quello che dice di parlare con la madonna di MeÄ‘ugorje. Siamo alla bestemmia generalizzata.

03/03/20 : 8:41:00

CORSI E RICORSI STORICI
L’Ordine Nazionale dei Biologi ha pubblicato sul suo sito un video della RAI di 50 anni fa sulla cosiddetta “epidemia di Hong Kong” che si sviluppò in quel Paese nel luglio del 1968 e che arrivò poi in Italia e in Europa 18 mesi dopo nel 1969. Gli spostamenti intercontinentali allora erano molto meno frequenti di oggi. Il video fa un resoconto di quella influenza che colpì nella sola Italia 13milioni di persone, cioè il 25% di tutta la popolazione. Ci furono 5000 morti, cioè lo 0,038% degli ammalati, e anche allora i colpiti furono soprattutto le persone anziane con gravi problemi sanitari. Anche allora le strutture sanitarie andarono in crisi ma non si scatenò il panico, non ci furono assalti ai supermercati, né furono proclamate zone rosse o istituiti cordoni sanitari. Non ci furono sceneggiate di politici o spot televisivi continui per invitare la gente a lavarsi le mani o allarmismi da fine del mondo come oggi a fronte di 2.263 persone positive con 79 morti, e 160 persone guarite. E continuano a dire che si tratta di un virus da cui si guarisce spontaneamente e che non colpisce i bambini.
Perché allora si è scatenato questo gran putiferio nazionale e mondiale? Lo abbiamo già detto: dietro al coronavirus c’è la guerra e l’ennesima recessione mondiale. E nonostante le strutture sanitarie pubbliche siano al collasso e sia evidente la follia di 20 sistemi sanitari regionali, nessuno parla di assunzioni del personale medico e paramedico mancante. Richiameranno i medici pensionati. Se non è guerra questa!

04/03/20 : 7:00:35

PRIVATIZZAZIONI
E siamo oramai allo stato di emergenza. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ieri 4 marzo ha chiuso tutte le scuole d’Italia e vietato tutte le manifestazioni pubbliche o private che non garantiscano la distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone. È un atto eccezionale ma il Comitato scientifico, nominato dalla protezione civile, ha espresso dubbi sulla efficacia della chiusura delle scuole. Non ci sarebbero evidenze scientifiche che sosterrebbero la scelta presa dal Governo.
La scelta è dunque un atto politico che il presidente Conte ha motivato con la situazione di crisi che vive il sistema sanitario nazionale dove ci sono al momento solo 5000 posti letto di rianimazione che sarebbero assolutamente insufficienti a far fronte alle emergenze se l’epidemia da COVID19 dovesse diventare di massa.
Paghiamo dunque la scelleratezza della privatizzazione e della regionalizzazione del sistema sanitario nazionale ridotto a business per cliniche private, industrie farmaceutiche e baroni della medicina. Paghiamo il taglio costante di posti letto e strutture sanitarie che da decenni affligge la sanità italiana. Ma questo Conte non lo dice perché dovrebbe mettere in discussione le privatizzazioni, uno dei cardini delle politiche che tutti i governi hanno realizzato da trent’anni a questa parte. Questo stato di emergenza sposta ancora più a destra l’asse politico ed è un favore proprio alle forze politiche di destra che col terrore e le emergenze ci vanno a nozze. A chi giova?

05/03/20 : 8:17:24

L’UNTO
Ogni paese ha la sua anima nera radicata nell’inconscio delle persone che nei momenti di tensione e paura viene fuori. In Russia si chiama zarismo, in Cina mandarinismo, in Italia fascismo, in Germania nazismo con le rispettive figure associate dello zar, del mandarino, del duce, del führer. Sradicare l’anima nera che c’è in ogni popolo e in ogni nazione è la vera rivoluzione che occorrerebbe fare. Anima nera che si traduce nell’idea dell’uomo solo al comando, del megalomane che assume su di se ogni potere possibile. Figure che ciclicamente riemergono dalle fogne in cui la storia le ha relegate nei momenti in cui la storia sembra impazzire e tutte le certezze svaniscono e sembra non esserci più alcun punto di riferimento o alcuna ancora di salvezza a cui aggrapparsi.
È quello a cui stiamo assistendo in questi giorni con la questione coronavirus che è diventato uno scontro violentissimo per il potere all’interno della grande borghesia italiana, fra coloro che sostengono la destra fascio-leghista o i renziani o l’attuale governo. Al momento il governo ha messo nell’angolo tutti gli altri. Il referendum sul taglio dei parlamentari non si farà e così sarà per le elezioni regionali. E gira su vari social media un audio attribuito alla ministra Azzolina che annuncia catastrofi sanitarie immani nel prossimo mese insieme alla minaccia di chiudere tutto. Il terrore insomma. Alla povera gente rimane la paura e l’unto di turno e lì pronto per farsi abbracciare. E con la paura non si ragiona. Adda passà 'a nuttata.

06/03/20 : 8:00:22

SPERANZA
Leggere i giornali la mattina è immergersi nell’angoscia più nera. È così da anni ed è sempre peggio. E sono giorni e giorni che faccio l’appello a non lasciarci terrorizzare. La paura è cattiva consigliera. Occorre saggezza per resistere perché le sventure non vengono mai da sole. Insieme alle guerre vengono poi le pestilenze. È così da millenni e noi siamo in guerra da oltre vent’anni. E oggi alle notizie ossessive sulla “pandemia” da coronavirus si sommano quelle sulla guerra in Siria e sulla vicenda drammatica dei profughi bloccati in Grecia.
La II Guerra Mondiale con i suoi campi di sterminio ha sdoganato e diffuso il virus della disumanità ad ogni latitudine. C’è chi ancora oggi continua a proclamarsi nazista. E siamo al punto che anche l’immane tragedia della II Guerra Mondiale sbiadisce di fronte all’abisso della disumanità odierna figlia della guerra che è il peggior virus di questo tempo. Non c’è nulla di umano nell’accanirsi contro i profughi e i bambini. Non c’è nulla di umano nell’auspicare che il coronavirus colpisca gli immigrati e risparmi gli italiani, o nell’invitare gli anziani a morire sotto i colpi dell’influenza. Non c’è nulla di umano nelle guerre che distruggono e cambiano profondamente l’ambiente e producono una quantità enorme di morti. Nulla! Ma basta un piccolissimo virus invisibile di pochi nanometri per mettere in ginocchio l’umanità e mettere a nudo tutta la nostra piccolezza e tutta la nostra grande disumanità. C’è speranza per l’umanità? Io penso di si. Nonostante tutto.

07/03/20 : 8:41:00

8 MARZO
8 marzo, giornata internazionale di lotta per l’emancipazione della donna. Questo il titolo esatto di una giornata nata nel 1910 alla “Conferenza delle donne socialiste di Copenaghen” per ricordare il martirio delle 129 operaie della Cotton di New York morte due anni prima nell’incendio della fabbrica in cui il padrone le aveva rinchiuse. Non è dunque un giorno di festa, di auguri, di mimose, di dolciumi e quant’altro la società consumistica ha inventato per snaturare quella che è una giornata nata contro lo sfruttamento bestiale delle donne sul luogo di lavoro e poi a casa. Donna vittima innanzitutto dello sfruttamento sessuale, il più abietto, il più violento e distruttivo della personalità delle donne.
Nessun grande movimento di liberazione si è compiuto nella storia dell'umanità senza la partecipazione delle donne. Vedi il ruolo delle donne nella Resistenza al nazifascismo. Nella storia delle religioni cosiddette abramitiche, ebraismo, cristianesimo e islam, che in origine erano movimenti di liberazione, il ruolo delle donne è stato fondamentale. Nella storia ebraica ci sono figure di donna eccezionali, basti pensare a Rut. Nei Vangeli sono le donne che rimangono con Gesù fino alla fine e sono loro che ne annunciano la resurrezione. Nell’Islam si pensi al ruolo fondamentale di Khadija, la prima moglie del profeta Muhammad, prima persona a convertirsi all'Islam. Poi queste religioni sono diventate il luogo dell’oppressione delle donne. È ora di tornare alle origini e di liberare finalmente le donne. Buon otto marzo.

08/03/20 : 9:04:40

SCERIFFI
I vecchi possono morire. Lo dicono le linee guida diffuse dalla società dei Rianimatori che, in tempo di coronavirus, afferma che in terapia intensiva deve andarci chi ha alte “probabilità di sopravvivenza”. È una decisione figlia della privatizzazione della sanità che a sua volta è figlia della politica generalizzata sulle privatizzazioni di tutto ciò che è pubblico nata dopo la caduta del muro di Berlino. Il problema non è il virus ma le politiche criminali di gestione della sanità pubblica che ha tagliato 37 miliardi di euro dal 2008 in poi, con 80mila posti letto in meno, con carenza di medici, infermieri ed OSS, con contratti precari e turni massacranti, e 20 servizi sanitari regionali che hanno trasformato la sanità in business. E c’è chi pensa ad una class action nei confronti dei Presidenti del Consiglio ed i ministri competenti per materia che hanno attuato tali politiche criminali. Al momento siamo al tutti contro tutti, a quella che i sociologi chiamano sindrome da “primo della classe”, con i presidenti di regione e migliaia di sindaci con la vocazione di sceriffi che emettono ordinanze inutili che creano solo confusione. Mancano all’appello gli amministratori di condominio ma presto ci arriveremo.
E in questa follia generalizzata tenete sempre presente da dove è partita questa situazione che sta mettendo in ginocchio l’Italia, dalla Lega e dalle regioni leghiste che sono riuscite a realizzare il loro sogno di frantumare l’Italia e mettere nord contro sud. E il virus proprio non centra nulla.

09/03/20 : 8:27:44

COMPLICITÀ
Siamo alla svolta autoritaria. Si potrà uscire di casa ma solo nel proprio comune di residenza. Ci saranno posti di blocco fra un comune e l’altro? E chi li farà i vigili urbani o l’esercito? Ci si potrà spostare solo per motivi urgenti che bisogna autocertificare. E se per andare al lavoro devo attraversare più comuni quante autocertificazioni devo fare? E come si deve comportare chi vive in un’area metropolitana dove non c’è soluzione di continuità fra un comune e l’altro?
Immagino, conoscendo come siamo fatti, che troveremo mille modi per evadere. Ma ci meritiamo per intero questo stato di cose perché la maggioranza di questo paese ha applaudito alle privatizzazioni, comprese quelle sulla sanità, quando esse sono state proposte, votando per i partiti dei padroni che con le privatizzazione hanno banchettato. E ora si deve bloccare l’Italia non perché questo virus sia particolarmente aggressivo ma per colpa di chi ha voluto privatizzare la sanità ridotta ad un business per aziende farmaceutiche, cliniche private e baroni della medicina. E ora a farne le spese, come sempre, sono i più deboli e gli anziani che se il contagio dovesse esplodere, saranno i primi a morire per mancanza di cure.
Supereremo questa crisi, almeno lo spero fortemente. Il difficile sarà poi ribellarsi contro gli interessi dei signori capitalisti che ci stanno spolpando vivi per continuare ad ingrassare i propri patrimoni. Siamo un paese di complici, non di vittime. E l’arrivo di 30mila soldati USA in Europa armati di tutto punto non lascia ben sperare.

10/03/20 : 8:43:45

HOMO SAPIENS
«le guerre non le fanno solo i fabbricanti d’armi e i commessi viaggiatori che le vendono, anche le persone come voi le famiglie come la vostra, che voglio, voglio e non si accontentano mai: le ville, le macchine, le moto, le feste, il cavallo gli anellini i braccialetti le pellicce e tutti i cazzi che ve se fregano, costano molto! E per procurarseli, qualcuno bisogna depredare, ecco perché si fanno le guerre!”.
É una famosa frase del film del 1974 di Alberto Sordi intitolato “Finché c’è guerra c’è speranza”. Un film sarcastico come tutti i film di Sordi che pur evidenziando i mali della società davano loro una giustificazione del tipo “così fan tutti e io non sono più fesso degli altri”.
Ed è questo atteggiamento che porta poi alle grandi tragedie come le due guerre mondiali del secolo scorso, o come l’odierna pandemia da coronavirus di cui solo l’uomo è responsabile. Il coronavirus o è figlio dei cambiamenti climatici generati dall’uomo o è nato in un laboratorio militare, figlio dunque della pazzia umana. Non si può più girare la faccia dall’altra parte.
Superare il “così fan tutti” e assumerci tutte le nostre responsabilità è dunque fondamentale per opporci all’ennesima guerra di un sistema sociale basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sullo sfruttamento selvaggio della madre Terra. E quando 30mila soldati arrivano in Europa armati di tutto punto, come sta avvenendo in queste ore nel silenzio generale, lo fanno perché dietro l’angolo c’è proprio la guerra. Il peggiore virus siamo noi. Altro che Homo Sapiens.

11/03/20 : 8:40:12

FUTURO
Durante le catastrofi ci sono gli sciacalli, quelli che rubano, uccidono, speculano sui morti, cercano di conquistare il potere. Occorre cercare di capire gli errori fatti, i ladrocini in atto e le strumentalizzazioni in corso e le cause strutturali della crisi. Le crisi sono una opportunità per capire da dove si viene e per cambiare il futuro. Non è questo il momento della disperazione perché criminale sarebbe, passato il coronavirus, ricominciare tutto come prima, col voltarsi sempre dall’altra parte, col taglio continuo dei fondi alla sanità o alla scuola, con le privatizzazioni che ci hanno affossato come società e hanno dato spazio ad una classe di parassiti, i capitalisti, che hanno pensato ad ingrassare solo se stessi. Non si possono più avere 20 sistemi sanitari regionali e l’autonomia differenziata. Non possiamo più tollerare la continua guerra al sud e un nord sanguisuga che vuole tutto per se. Non possiamo più vivere in una guerra continua. E l’unità nazionale non ci serve se la linea che si vuole seguire è sempre quella che ci ha portato nel baratro. Questo è il momento della verità e della messa nell’angolo di quegli sciacalli, incarnati dai partiti della destra fascio-leghista, che con il loro terrorismo hanno consegnato l'Italia nelle mani dell’imperialismo statunitense che sta banchettando con la nostra economia.
È tempo di cambiare strada. Verso quale futuro stiamo andando? Ciò che stiamo vivendo in questi giorni non lascia ben sperare. Sembrano i preparativi per l’ennesima guerra.

12/03/20 : 8:16:17

NUMERI
I numeri parlano chiaro. Il sistema socialista, per quanto imperfetto esso possa essere, è nettamente superiore a quello capitalista. Da una parte c’è la tutela della collettività, dall’altro l’egoismo individuale, il furto, la rapina istituzionalizzata, la cattiveria, la guerra. Mi riferisco ai numeri della epidemia da COVID-19. In Cina, dove l’epidemia è scoppiata, abbiamo avuto finora 80790 contagiati, 3158 morti e 61616 guariti, che rappresentano il 3,9% e il 76,26% dei contagiati. In Italia, che è il secondo paese più colpito al mondo, abbiamo avuto finora 15113 contagiati, 1016 morti e 1258 guariti che rappresentano il 6,72% e l’8,32% dei contagiati. In proporzione in Italia abbiamo quasi il doppio dei morti e una infima percentuale di guariti. Domandiamoci perché? La Cina ha fatto fronte da sola all’epidemia. Da sola ha costruito due ospedali in dieci giorni per far fronte all’emergenza. Da sola ha trovato per prima il farmaco che blocca la polmonite causata dal COVID-19 che poi è stato provato anche a Napoli. Da noi la Lombardia e il Veneto, le regioni più ricche d’Italia e le più colpite dall’epidemia, non riescono a far fronte all’emergenza perché lì la sanità è privatizzata e sulle epidemie non si può fare business. Si può speculare, piangere miseria, chiedere soldi allo Stato. E poi chiedere nuove elezioni e tentare di mettere in discussione la democrazia e la gente muore perché i soldi non fermano l’epidemia.
La differenza è il sistema sociale, qui da noi c’è il capitalismo, lì il socialismo.

13/03/20 : 8:21:12

BANDIERA ROSSA
Li chiamano war games (giochi di guerra). Ci hanno fatto anche un film famoso nel 1983 che si conclude con la frase: “Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?”. Ogni volta che vedo quella scena piango. La guerra non è un gioco ed oggi siamo ad un passo dalla fine.
Ce lo dicono i 30mila soldati USA giunti in Europa con le loro armi vere, carri armati, aerei, missili e bombe per mostrare i muscoli alla Russia. Giocheranno alla guerra lungo la stessa direttrice della invasione nazista dell’allora Unione Sovietica. Gli USA vogliono creare tensioni internazionali per consentire a Trump a novembre di ottenere un nuovo mandato come presidente degli USA. E l’epidemia da coronavirus non ha fermato i “giochi di guerra” di Trump in Europa che andranno avanti insieme ad un’altra esercitazione, questa volta nel Nevada(USA), denominata Bandiera Rossa (Red Flag 2020-02) a cui parteciperanno i reparti d’eccellenza dell’Aeronautica Militare italiana provenienti dalle basi di Pisa, Grosseto, Gioia del Colle, Trapani-Birgi, Pratica di Mare e Amendola (Foggia).
Mentre agli italiani si chiede di rimanere chiusi in casa per contenere l’epidemia e si stanno sperimentando le tecniche di limitazione delle libertà individuali, i reparti di eccellenza dell’apparato militare italiano si vanno ad esercitare alla guerra spendendo importanti risorse economiche.
Che dire. Cari militari statevene a casa vostra. E a quelli statunitensi diciamo Yankee Go Home. Occorre issare di nuovo la Bandiera Rossa sul Reichstag.

14/03/20 : 8:54:04

SPERANZA
Guerre e pestilenze vanno di pari passo e di pari passo vanno anche la paura e le invocazioni ad una qualche divinità. Lungi da me l’idea di criticare i comportamenti individuali di chi cerca conforto aggrappandosi a quello che può. C’è il pastore protestante che ha compilato una sorta di ricettario biblico con i versetti adatti per affrontare questa crisi. C’è il parroco che diffonde con gli altoparlanti della chiesa nenie strazianti che provocano consenso o dissenso. C’è chi bussa alla tua porta per convertiti alla sua religione che “ha la soluzione per tutto”. E c’è chi si è chiuso "nel segreto della propria stanza" (Mt 6,6), e senza sbandierare nulla sta pregando o meditando o leggendo libri magari prostrandosi faccia a terra. E c’è chi organizza flash-mob sui balconi invitando tutti a cantare canzoni. Va tutto bene.
Ma c’è chi non perde neppure questa occasione per strumentalizzare la religione a fini politici come ha fatto il sindaco di Venezia che, con tanto di fascia tricolore, ha consacrato la città “al cuore immacolato di Maria” come se fossimo nel ventennio fascista e la religione cattolica fosse ancora la “religione di Stato”.
Lo stato deve essere neutrale rispetto alle religioni e chi è chiamato a cariche pubbliche deve farlo impegnandosi a tutelare il bene comune.
Il “Dio è con noi” del resto ha dato già cattiva prova di se e chi lo ha sbandierato ha poi fatto una brutta fine perché nessun Dio potrà mai coprire le proprie responsabilità e i propri furti quando essi provocano la morte di persone innocenti.

15/03/20 : 8:37:54

VIE INEDITE
In Lombardia non ci sono più posti di rianimazione. Ed è così nella piccola Umbria. In tutto il sud sono al lumicino da decenni. E chi dovrebbe provvedere perde il suo tempo in polemiche o a moltiplicare le ordinanze e a terrorizzare la popolazione e a parlare di soldi come se i soldi potessero impedire al virus di diffondersi. E medici ed infermieri sono li a combattere a mani nude e senza respiratori e spesso senza presidi contro un minuscolo esserino di appena 500 nanometri, cioè 0,0005 millimetri, invisibile ad occhio nudo. E stanno li nonostante il rischio elevatissimo di infettarsi. Nella sola Lombardia il personale contagiato è pari al 12% del totale dei malati di Covid-19 nella regione cioè ad oggi oltre mille persone. E ci sono già le prime vittime fra gli operatori sanitari. E si tratta di personale per lo più precario, che è costretto a fare turni di lavoro impossibili in quella che viene vantata come la migliore struttura sanitaria del mondo. Migliore per chi? Migliore per i baroni della medicina, i proprietari di cliniche private e le industrie farmaceutiche.
Hanno detto peste e corna della Cina che veniva data per spacciata e c’era chi era pronto a banchettare con ciò che sarebbe rimasto dell’economia cinese. Ma la Cina non solo ha sconfitto l’epidemia ma è essa stessa ad aiutare il resto del mondo e ad essere la leader mondiale per la produzione di presidi sanitari dai più semplici ai tecnologicamente avanzati. Anche la pandemia fà avanzare il socialismo.

16/03/20 : 8:40:39

TRAVI E PAGLIUZZE
Viviamo in un sistema sociale basato sull’egoismo individuale e sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo che sono alla base di omicidi, furti, distruzioni, guerre, inquinamento dell’ambiente, comportamenti disumani sul piano sociale e nei rapporti fra gli stati, come testimonia la storia dell’ultimo secolo. L’URSS, il primo paese socialista del secolo scorso, ha rotto questo schema. Una nuova via per l’umanità ha cominciato a farsi strada fra l’accerchiamento capitalistico e i tentativi di distruzione messi in atto da nazismo e fascismo con l’aggressione all’URSS durante la seconda guerra mondiale. Ed è durante quella aggressione che nazismo e fascismo sono stati sconfitti. Ed è stata l’Armata Rossa a liberare i campi di sterminio e a porre la sua bandiera sul Reichstag a Berlino. Fatti certi, indubitabili.
Ma c’è chi condanna e critica aspramente quella esperienza come fosse il peggior male del mondo. Lo hanno sempre fatto le forze imperialiste, e questo è comprensibile, ma lo fanno anche coloro che si dicono di sinistra o persino forze sedicenti socialiste o comuniste.
Dal socialismo si pretende la perfezione, come nella parabola evangelica della pagliuzza e della trave. Le pagliuzze dei paesi socialisti diventano travi e le travi del sistema capitalistico scompaiono. Ed è così anche oggi con la Cina, con Cuba o gli altri paesi che continuano a camminare lungo la via socialista. È una via, e come tutte le vie è irta di ostacoli ma è l’unica che l’umanità possa seguire per eliminare egoismo e sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

17/03/20 : 8:38:23

GUIDA
Stiamo vivendo una guerra strana, ma di guerra si tratta. L’ho scritto il primo giorno quando è iniziata questa crisi. Dietro al coronavirus c’è la guerra. Il virus, che c’è e sta facendo vittime, viene usato per regolare i conti fra i paesi imperialistici. La guerra ora si combatte a colpi di virus. Stiamo vivendo la prima guerra mondiale batteriologica.
C'è il coprifuoco, siamo chiusi in casa, c'è la minaccia di arresto e una multa sostanziosa per chi “evade”, ci sono città dove non si può né entrare né uscire. In alcune zone c'è l'esercito per strada. L’informazione è limitata solo a quella dei mass-media mainstream, che ripete ciò che dicono il governo e le istituzioni locali.
I canali cosiddetti alternativi, Facebook e WhatsApp principalmente, cioè lo stesso padrone, sono pieni zeppi di notizie false, barzellette, o filmati che inneggiano all’unità d’Italia, o messaggi anonimi che, con voce suadente, incitano alla guerra contro altri paesi europei quali Francia e Germania. E poi ci sono “poesie”, in particolare al sud, che incitano alla guerra contro quelli che sono scappati dal nord tornando al sud, trasformando vittime in carnefici e salvando chi ha privatizzato la sanità dalle sue responsabilità. C’è evidentemente una centrale unica che gestisce il flusso di tali messaggi e la matrice sovranista e fascio-leghista è inequivocabile.
Manca una guida autorevole che ci porti oltre il baratro nel quale siamo. E spetta ad ognuno impegnarsi per la salvezza di tutti.

18/03/20 : 8:56:40

SANTI E MADONNE
La peggiore viremia è l'ignoranza. Pochi ricordano il motto latino “Vulgus (Mundus) vult decipi, ergo decipiatur” che letteralmente significa: «Il popolo (il mondo) vuole essere ingannato, e allora sia ingannato». Motto attribuito al cardinale del 16° secolo Carlo Carafa. La gente, nei momenti difficili, ha bisogno di essere imbrogliata e guarda con ammirazione chi gli prospetta una cura miracolosa o magica o l’invocazione a una divinità. Sorte diametralmente opposta capita a chi cerca di analizzare le nostre responsabilità rispetto alla natura. Egli diventa nemico da combattere e da isolare mentre si applaude chi convoca processioni di santi o riti sacri o goliardici che, come scriveva due secoli fa il Manzoni, si tramutano poi in ulteriori catastrofi come nel caso dei neocatecumenali di Atella in provincia di Salerno.
Il “dio” della metafisica viene invocato come medicina potente e chi è responsabile del degrado della nostra sanità pubblica, che sta causando un numero di morti doppio di quello cinese, affida le proprie città al “cuore immacolato di Maria” o alla preghiera del “rosario”. Ma il “dio” dei seguaci di Gesù di Nazareth è un “dio incarnato”, è l’umanità che tutta insieme deve avere il coraggio di superare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo che ha portato allo stravolgimento del rapporto dell’uomo con la natura, producendo guerra e distruzione dell’ambiente a cui sempre si associano pestilenze e carestie. Occorre cessare la guerra e fermare la produzione di armamenti e avere cura della natura. Altro che santi e madonne.

19/03/20 : 9:03:02

EROI O VITTIME?
Sono circa tremila, l’8,3% del totale dei colpiti, gli operatori sanitari in Italia infettati dal COVID-19 e sono almeno 14 quelli finora morti.
Numerosi sono gli esposti, presentati dai sindacati dei medici, per la violazione della legge sulla sicurezza sul lavoro. Mancano i dispositivi di protezione individuale, come le mascherine Ffp2 e Ffp3 e perciò medici e infermieri si contagiano. E pur di assistere i malati il personale medico e paramedico spesso indossa a turno gli stessi abiti protettivi o usa mascherine già usate da altri colleghi. Lavorano a mani nude.
E così l’articolo 7 del decreto 14 del premier Conte ha cancellato la quarantena per il personale asintomatico entrato in contatto con un soggetto a rischio. A medici e paramedici non viene fatto più alcun tampone che ne possa accertare la contaminazione dal virus e quindi l’esclusione dal servizio. Hanno scelto chi sacrificare e hanno la spudoratezza di chiamarli eroi ed è già partita la campagna di beatificazione.
Ma si tratta di omicidi sul lavoro, di persone assassinate sull’altare del profitto di un sistema sanitario trasformato in business, che ha favorito baroni della medicina, proprietari di cliniche private e industrie farmaceutiche.
Nessuno potrà mai perdonarvi per questi omicidi come per tutti gli altri omicidi sul lavoro che questa società, basata sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, produce a getto continuo. Sappiatelo e ricordatelo quando anche voi finirete sotto terra nonostante le montagne di soldi che avete rubato alla collettività.

20/03/20 : 7:37:58

TAMPONI
Gli operatori sanitari possono morire, a loro i tamponi non si fanno e chi è asintomatico deve continuare a restare in servizio. Ai militari invece i tamponi vanno fatti subito e in modo prioritario. Lo prevede una circolare del Ministero della Salute sul Covid 19 che stabilisce “un arco di tempo massimo di 36 ore” per le analisi che riguardano i militari e i loro congiunti perché bisogna “garantire la prontezza operativa delle unità dispiegate in patria e in zone di operazioni”. La guerra, quella che si combatte con le armi prodotte da una industria bellica che non si è fermata un minuto, è prioritaria. Il personale sanitario invece può morire. Per loro è pronta la santificazione. Ne ho parlato ieri e ho già espresso la mia rabbia e indignazione.
Questa decisione fa il paio con l’assalto ai negozi di armi che sta avvenendo in questi giorni negli USA. Oltre all’assalto ai supermercati per accaparrare cibo c’è quello per le armi. La “guerra” al virus la vogliono combattere con proiettili e armi di tutti i tipi. E alla guerra servono le città piene zeppe di bandiere italiane e la trasmissione dell’Inno di Mameli a reti unificate.
Nella mente malata di qualcuno sicurezza significa uomini in divisa armati per le strade e armi diffuse fra la popolazione, ed esercitazioni militari in piena pandemia mondiale. Hanno la guerra nel sangue e conoscono solo i vecchi detti del “mors tua vita mea” e dell’ “homo homini lupus”. Ma non sarà la guerra a salvarci ma solo la riscoperta della nostra umanità.

Post Scriptum

21/03/20 : 8:15:32

COVID-19: QUALE FUTURO?

22/03/20 : 11:57:37

QUAQUARAQUÀ
Nei tempi di pestilenza, quando domina la paura, viene fuori il peggio dell’animo umano. È questo il tempo di quelli che Sciascia chiamava quaquaraquà, il livello più infimo e degradato delle categorie umane che egli divideva in “uomini, mezz'uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà”, con gli “ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi”, e “i pigliainculo, che vanno diventando un esercito” e “i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere”. Quaquaraquà che ricordano gli Homunculus, quegli esseri mitici descritti dall’alchimista Paracelso nel 1500, nati artificialmente da seme maschile posto in “un’ampolla di vetro sigillata ermeticamente e seppellita in letame di cavallo” che “ dopo quaranta settimane assumerà l’aspetto di un bambino”, ma privi di vita propria che solo le donne trasmettono. Omuncoli, di cui è pieno lo scenario politico italiano e mondiale. Persone che operano a comando di chi li paga.
Ma c’è anche chi in questo tempo pensa a come sopravvivere e in vista del diluvio universale si attrezza per imparare a vivere sott’acqua. È quello che stanno facendo in queste settimane i sostenitori del liberismo che, in vista di sempre e più nuove devastanti pandemie mondiali, derivanti dall’inquinamento ambientale, ragionano di Shut-in economy, letteralmente “Economia di chiusura”, per perpetrare quel sistema sociale che è alla radice della pandemia che stiamo vivendo. “Ccà nisciuno è fesso”, mi verrebbe da dire, ma la massa di quaquaraquà è tanta che possono anche riuscirci.

23/03/20 : 8:31:05

IPOCRISIA
Sono fra i critici del sistema sanitario nazionale che sta implodendo sotto i colpi del COVID 19. Leggere in questi giorni le mie stesse critiche formulate al “Quotidiano Sanità” del 22 marzo dal dott. Michele Valente, Presidente Ordine Medici di Vicenza, non può che farmi piacere perchè viene da un addetto ai lavori, che sa di cosa parla e lo fa senza peli sulla lingua. Voglio farvi ascoltare i passi principali invitandovi a leggerlo tutto. Dice il dott. Valente: «Al “modello Italia” sembra vogliano ispirarsi le Nazioni Europee alle prese col virus. Ma qual è il “modello Italia” della Sanità? Quello che ha tagliato decine di migliaia di posti letto negli ospedali? Quello che ha abolito il turn-over in corsia e lasciato andare in pensione i medici di medicina generale senza sostituirli? È il “modello Italia” quello che ha tagliato le borse di studio per le specializzazioni? Che ha imposto il numero chiuso nelle Università e che ora manda allo sbaraglio i neolaureati sollevandoli dall’esame di abilitazione? Che ha tagliato con colpevole pervicacia i fondi alla ricerca? Che ha obbligato migliaia di giovani medici a emigrare? Che ha gli stipendi più bassi in Europa per medici e personale sanitario?»
Quelli che oggi combattono a mani nude contro il virus, senza neppure le indispensabili mascherine, sono per lo più precari e spacciati per volontari o eroi. Si tratta di vittime non di eroi. Pensiamoci quando ci riempiamo ipocritamente la bocca con la frase che racconta del miglior sistema sanitario del mondo.

24/03/20 : 8:23:14

COMPLOTTO
Da quando è scoppiata la pandemia di COVID19 ho ricevuto decine di filmati e articoli che parlano di un virus creato in laboratorio e diffuso deliberatamente per colpire la Cina. Io, ovviamente, non so se questa ipotesi sia vera oppure no, ne se tutte le coincidenze che vengono allineate una di seguito all’altra possano essere “prove” della deliberata volontà di distruggere il genere umano con un’arma batteriologica. So che le armi nucleari esistono e sono state usate a Hiroshima e Nagasaki e che sono state fatte finora oltre 1200 esplosioni nucleari. So che esistono le armi chimiche e batteriologiche e che le armi chimiche sono state usate per la prima volta durante la guerra fascista del 35-36 contro l’Etiopia. E so che sono stati scritti così tanti romanzi e prodotti così tanti film sulle sulle armi di distruzione di massa che oramai non sappiamo più qual è la finzione e qual è la realtà. E c’è chi costruisce articoli falsi attribuendoli a noti intellettuali come è successo a Noam Chomsky in questi giorni.
Una cosa è però certa ed è che c’è chi sta utilizzando questa pandemia, come io sostengo fin dal primo giorno, per fare la guerra che è finalizzata a far sopravvivere il sistema sociale capitalistico che è quello che ha generato sia l’inquinamento ambientale globale, sia la costruzione delle armi di distruzione di massa, sia i sistemi sociali fascisti e nazisti tutti finalizzati alla conservazione di un sistema putrido e non più sopportabile. Questo c’è oggi all’ordine del giorno e occorre lucidità mentale per non lasciarsi trasportare su falsi obiettivi.

25/03/20 : 8:39:19

SOLDI
Le fabbriche di armi non si fermano, continuano a produrre i loro strumenti di morte e a inquinare pesantemente l’ambiente. “Si ferma l’econo mia civile ma quella incivile continua a lavorare” è il titolo di un appello promosso da Scuola di Economia civile, Banca Etica, Pax Christi, Movimento dei Focolari Italia, Mosaico di Pace.
Inquinano oltre ogni limite possibile gli aerei civili e soprattutto militari. Inquinano tutti i mezzi militari e le bombe, i missili, i proiettili di tutti i tipi. Le industrie di armi e le guerre sono il bubbone pestilenziale peggiore di qualsiasi virus sia mai apparso sulla faccia della terra. Dal 1914 al 2014 i morti causati dalle guerre sono stati 140milioni. Ogni soldato ha sulla coscienza 15mila morti. Così titolava LA DOMENICA DI REPUBBLICA del 12 gennaio 2014.
“Abbiamo bisogno di caschi per la respirazione ventilata, non di caschi per i piloti degli F-35, di posti letto di terapia intensiva, non di posti di comando nelle caserme”. Così hanno scritto ieri su “Il Manifesto” Mao Valpiana e Francesco Vignarca del Movimento Nonviolento e della Rete Italiana per il Disarmo. “No arsenali, si ospedali” è il titolo di un altro appello che ha tra i suoi primi firmatari Alex Zanotelli e Moni Ovadia.
Ma per il momento hanno vinto le 127 fabbriche che fanno capo a l’Aiad, la Confindustria delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza guidata da Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli D’Italia, il partito erede del MSI. Pensateci quando qualche fascioleghista parlerà di virus.

26/03/20 : 8:32:07

PAGANESIMO
Viviamo in una società impregnata di paganesimo, con il “dio denaro” che pretende un culto assoluto che uccide ogni giorno decine di migliaia di poveri in tutto il mondo. Don Primo Mazzolari dava del paganesimo questa definizione: «Il paganesimo è un sistema di vita associata, ove tutte le forze convergono verso l’esaltazione oppressiva dell’individuo, il quale accetta l’oppressione, non perché la riconosca cosa buona, ma perché spera di essere tra i primi, vale a dire tra i pochi che convogliano l’oppressione altrui a proprio vantaggio». Viviamo senza un'etica e senza alcuna responsabilità verso gli altri esseri viventi e quando entriamo in crisi, come oggi, ci rivolgiamo a "dio" e si riscopre la “preghiera” intesa come il ripetere parole, formule di impetrazióne al “dio posto nell’alto dei cieli” che è del tutto identica a quella dei pagani verso le loro statue di marmo, cioè inutile. La “preghiera” ai tempi del COVID19 è un'arma di distrazione di massa che serve a placare la coscienza di chi è corresponsabile dell'inquinamento ambientale che è alla radice di questa pandemia, la prima che apre ufficialmente i cambiamenti climatici.
Occorre invece “la preghiera del fare”, dell’impegno quotidiano per uscire dal paganesimo, dall’idolatria al dio denaro, dall’ingordigia, dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. E occorre farlo ADESSO tutti insieme, democraticamente, senza uomini soli al comando, recuperando i grandi ideali, la giustizia sociale, il socialismo, la pace, la fine di ogni guerra, la salvaguardia dell'ambiente.

27/03/20 : 8:20:05

CATENE
Anch’io ho assistito ieri sera alla “benedizione urbi et orbi” con annessa indulgenza plenaria celebrata da Papa Francesco che, come è stato sottolineato più volte, "Ha pregato davanti alla statua che nel 1500 fermò la peste a Roma". Un pezzo di medioevo è piombato nella storia odierna. Tutto quello che papa Francesco ha detto in questi 7 anni è stato spazzato via da un minuscolo virus. Il sogno di una chiesa contaminata dal Vangelo di Gesù di Nazareth è finito per una contaminazione virale che ha riesumato statue, indulgenze urbi et orbi, preghiere di impetrazióne e affidamenti al cuore di Maria. Scomparsi la responsabilità e la conversione (metanoia) davanti ai drammi ambientali prodotti dall’umanità.
Capisco, ovviamente, il senso “politico” di ciò che ha fatto Francesco che con questa mossa crede di aver recuperato il consenso della destra cattolica, dei fedeli di MeÄ‘ugorje e Radio Maria, di quelli che usano il rosario come una “mitragliatrice a 50 colpi” per seminare odio tra le religioni. Ma ciò che lui ha detto ha prodotto medio evo. Non aveva neppure finito la sua “benedizione” che sui social è cominciata a circolare la seguente CATENA a lui attribuita: «Il Papa dice che dobbiamo benedirci gli Uni con gli Altri. Per questo io Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Io benedico Te, il Tuo cuore, la Tua Vita, la Tua Salute, la Tua Casa, la Tua Famiglia, il Tuo Lavoro, le Tue Finanze, i Tuoi Progetti, i Tuoi Sogni, il Tuo Avvenire e la Tua Pace. Nel nome di Gesù. Ora scegli tu chi vuoi benedire». Pensate “le Tue Finanze”, cioè quel mondo finanziario che è il responsabile primo della devastazione della Madre Terra e di quelle CATENE con cui vogliono imprigionarci. E il testo di Mc 4, 35-41 della “tempesta sedata” trasformato in CATENA anziché in un messaggio di LIBERAZIONE dalla paura e dallo sfruttamento che ha ridotto la Terra ad una pattumiera. Non abbiamo bisogno del “dio della metafisica” muto e sordo come tutte le statue ma del “dio umanità” che si incarna in chi si impegna per il bene comune e lotta tutti i giorni per un mondo senza più sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Il dolore e la paura si superano indicando le responsabilità dei disastri odierni e quali vie occorre seguire. Non sono le statue a fermare i virus, altrimenti ieri sera la piazza doveva essere piena. L’invito è a non evadere dalla realtà e a prendere il toro per le corna. Questo è “il vangelo” di cui abbiamo bisogno non di quello della “prosperità” che anche ieri è stato diffuso subdolamente da chi ha potenti mezzi di distrazione di massa per continuare a gestire il proprio potere utilizzando il potere malefico delle religioni che incatenano gli uomini al potere economico politico militare dei singoli stati. E queste sono le catene da rompere.

28/03/20 : 9:05:17

CAMBIAMENTO
L’angoscia pervade il mondo ma essa non è la soluzione. Un cambiamento radicale è necessario. Questo virus, come è oramai scientificamente certo, è frutto dell’inquinamento ambientale che ha trasformato la Madre Terra in una immensa discarica di spazzatura. COVID19 è solo il primo di una lunga serie di virus che nei prossimi anni potranno devastare l’umanità.
Bisogna abolire l’egoismo individuale, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e la ricerca del massimo profitto che sono la base della montagna di rifiuti tossici su cui siamo seduti. Non c’è altra alternativa. Il fatto che paesi come la Cina, Cuba e il Venezuela siano venuti ad aiutarci deve farci riflettere. Sono paesi socialisti, imperfetti quanto si vuole, ma sono paesi socialisti. I paesi capitalistici sono preda del sovranismo e sono gli uni contro gli altri armati. Nelle borse di tutto il mondo, che non sono state chiuse, pochi ricchi capitalisti banchettano con il fallimento di interi settori produttivi. Il mondo capitalistico non vuole cambiare alcunché e lo dimostrano le “preghiere-catene” che girano in questi giorni sui social media tutte orientate a richiedere “benedizioni” e favori solo per la propria sfera individuale e a benedire persino “le proprie finanze”. Queste “preghiere” danno ad intendere che si possa continuare così come abbiamo vissuto da un secolo a questa parte. Dall’angoscia per la morte incombente si esce assumendoci le nostre responsabilità verso tutta l’umanità e l’unica Madre Terra che abbiamo mettendo il bene comune al primo posto. Il socialismo è la via.

29/03/20 : 9:25:06

RESPONSABILITÀ
Ci sono attori famosi, parlo di Tullio Solenghi, che si stanno schierando nella guerra alla Germania. Solenghi in un video ha attaccato tutti i tedeschi, l’operaio o il disoccupato insieme agli industriali e ai banchieri, rei di rompere i cabbasisi da un secolo a questa parte, mentre noi, “italiani brava gente”, “saremo dei cialtroni ma empatici”. E parla anche del “criminale coi baffetti“ (Hitler), dimenticando il criminale italiano con la testa pelata (Mussolini) che lo seguì in guerra contro l’URSS. Se avesse gridato anche “eia, eia, eia, alalà” il discorso sarebbe stato completo.
Finora i messaggi erano anonimi come quello di una donna con la voce suadente che si firma “una ragazza italiana”. Se un attore famoso scende in campo a favore della guerra, che non viene mai citata ma il senso è chiaro, significa che c’è un salto di qualità nelle iniziative di chi, i grandi capitalisti, vuole aggiungere alla pandemia anche la guerra vera e propria. E affianco alla guerra ai tedeschi c’è anche chi fomenta la guerra alla Cina, si proprio quella che in questo momento ci sta aiutando insieme a Cuba e Venezuela. Sembra lo stesso schema della seconda guerra mondiale quando alla guerra tra gli stati europei si aggiunse la guerra contro l’URSS, il primo stato socialista. E gli andò male.
Continuano ad usare il razzismo per coprire le responsabilità di un sistema sociale, il capitalismo, che ha ridotto il mondo ad una montagna di rifiuti tossici. E nessuno se ne vuole assumere la responsabilità. Come ai tempi di Adamo ed Eva.

30/03/20 : 8:47:43

MADRE TERRA
Ascoltate bene cosa ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, nella conferenza stampa di commento dei dati sulla epidemia in corso di ieri 31 marzo presso il Corriere della Sera. Dice testualmente: “finché non ci sarà un vaccino dovremo abituarci a girare per le strade con la mascherina nella vita quotidiana, adesso le stanno producendo, ne arrivano anche in quantitativi sufficienti poi capiremo come tornare alla vita che non sarà più la vita normale a cui siamo abituati per molto tempo”.
Stamattina primo aprile c’è la neve. Il silenzio che cala sul mondo quando nevica è ancora più fitto e le parole di Gallera mi rintronano nelle orecchie. Questa pandemia è un punto di non ritorno. Lo dice Gallera che è solo l’ultimo responsabile di vent’anni e più di una politica, quella dei fascio-leghisti, che ha devastato non solo la sanità in Lombardia e in Italia con le privatizzazioni, ma che ha devastato in modo irreparabile l’ambiente, l’aria che respiriamo, la base stessa della vita.
Da questa crisi si può uscire in due modi. Uno è quello dei Gallera, “troveremo un vaccino, abituatevi a non respirare, mettetevi la mascherina” e ritorniamo a fare le stesse cose di prima.
L’altra è il prendiamoci cura della Madre Terra, l’unica che abbiamo e che dobbiamo amare per dare un futuro all’umanità. E quindi fermiamo i voli aerei civili e militari (oggi ce ne sono 100mila al giorno), fermiamo le guerre, fermiamo il trasporto privato, ripuliamo gli oceani dalla plastica. Ci riusciremo? Dipende solo da ognuno di noi!

01/04/20 : 8:41:16

ITALIANI
Il Corriere della Sera di ieri 30 marzo ha pubblicato un lungo articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza dal titolo “Furti, ritardi, burocrazia il disastro mascherine”. Storie di ordinario capitalismo, di “italiani brava gente” che fanno affari, di burocrati che pur sapendo che l’epidemia sarebbe arriva già un mese prima del “caso zero”, non hanno fatto nulla per procurare le cose essenziali, le mascherine per medici e paramedici. La Gabanelli non usa il termine “capitalismo”, tutto si riduce a singoli ladruncoli o imbroglioni internazionali, o singoli cattivi come Erdogan. Ci depistano verso singole persone, singole imprese, le buone, le cattive, i fedeli e gli infedeli, ma il sistema che permette tutto questo viene sempre salvato.
E così Report che ieri sera scopre che la sanità in Calabria è praticamente inesistente e così in Sicilia. E scopre che l’epidemia si è diffusa nel mondo così rapidamente perché i voli intercontinentali ogni giorno spostano centinaia di milioni di persone. E la gente si attacca a questo o quel particolare, e si fissa su un solo argomento, e crede di aver trovato la risposta al perché oggi siamo chiusi in casa e si costruisce i propri “responsabili” di tutto, i cinesi, i tedeschi, i francesi, quelli su cui sfogare la propria rabbia e nessuno che lo chiami ad assumersi le proprie responsabilità per aver vissuto fregandosene di tutto, secondo il vecchio proverbio che dice “a un metro dal mio cul fotta chi voglia”. Proverbio volgare ma che descrive perfettamente noi “italiani brava gente”.

31/03/20 : 8:42:44




Mercoledì 01 Aprile,2020 Ore: 17:39
 
 
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