- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (327) - Visite oggi : (2)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra,,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra,

«fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?». PROVE DI RESISTENZA (5)


di Giovanni Sarubbi

I Buoniorno del mese di Novembre 2019

Giovanni SarubbiQuello di Novembre è stato un mese all'insegna di un rinnovato movimento antifascista che ha preso il nome di "movimento delle sardine". Un movimento che ha lasciato sostanzialmente sorpresi i partiti di governo e della destra sovranista fascio-leghista. Nessuno se lo aspettava e stanno dilagando in tutta italia. Il 30 è partito da Napoli una mega pernacchia in stile eduardiana alla volta del pescecane leghista. Daeci dentro ragazzi, siamo con voi

SONO FASCISTI
I fascisti sono vigliacchi. Sanno fare agguati come con Matteotti, o sanno rastrellare popolazioni inermi per trucidarle come hanno fatto durante la repubblica di Salò. Oggi da vigliacchi si sono astenuti sulla mozione di Liliana Segre per la costituzione di una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo. Volevano votare contro ma non ne hanno avuto il coraggio. Vogliono far passare razzismo e fascismo come una legittima opinione politica. «Non vogliamo bavagli» ha detto Salvini. Discriminare bambini figli di immigrati nel servizio mensa, come hanno fatto i sindaci leghisti, o discriminare i Rom nell’assegnazione di case popolari, come hanno fatto a Roma, non sarebbe razzismo ma una legittima posizione politica di chi grida “prima gli italiani”. Vogliono che la discriminazione divenga un fatto legittimo, come hanno fatto con gli omicidi mascherati da “legittima difesa”, e temono qualsiasi iniziativa che possa impedire loro di continuare la loro politica. La libertà per loro è libertà di delinquere.
Sono fascisti, cosa ci si poteva aspettare? E di che rammaricarsi per chi pochi giorni fa ha festeggiato l’anniversario della marcia su Roma? La politica fascista è fatta di inganni, di violenza e di apparente richiesta di legalità. Ordine, disciplina, dio patria e famiglia, tutte parole dietro cui da sempre nascondono la loro corruzione. Guardate i loro curriculum. Sono corrotti e condannati per reati ai danni dello stato. Noi non dimentichiamo. Il fascismo non passerà.


Fausto Amodei - La Badoglieide


01/11/19 : 8:13:14

LUNGA VITA A LILIANA SEGRE.
L’astensione dei fascio-leghisti sulla commissione Segre tiene ancora banco. Ieri la senatrice Segre in una intervista a “La Repubblica” ha raccontato della telefonata ricevuta da Giorgia Meloni: «Mi ha telefonato l’altra sera: sa ci siamo astenuti perché noi difendiamo la famiglia. Le ho risposto: cara signora, io difendo così tanto la mia famiglia che sono stata sposata per sessant’anni con lo stesso uomo. Qualcuno mi dovrà spiegare cosa c’entri tutto questo con la commissione contro l’odio». E la senatrice ha risposto anche a Salvini che ha «paragonato la commissione all’organo di uno stato di polizia per l’imposizione del pensiero unico» citando addirittura Orwell. I fascio-leghisti sostengono che la “Commissione sul hate speech rischia d’essere strumento di censura per il pensiero non conforme”. Difendono la galassia dei gruppi neonazisti che incitano all’odio razziale (hate speech = discorsi di odio) e compiono azioni violente nei confronti di migranti, rom, musulmani, ebrei. «Pensavo che sulle discriminazioni razziali non ci fossero margini per i distinguo», ha detto la senatrice Segre. O si è razzisti o non lo si è, o si è fascisti o non lo si è. Bianco o nero. Non possono esserci equivoci.
I distinguo sul razzismo o le elucubrazioni pseudo-giuridiche nascoste dietro agli inglesismi, dicono di come questo paese non si sia liberato ancora dal fascismo e dal mito di Mussolini. Ma noi, con la senatrice Segre, non dimentichiamo.


Le peggiori bufale del ventennio


02/11/19 : 8:14:58

LA CRISI DELLA SINISTRA(1)
«Io non evocherei socialismo o comunismo ESPLICITAMENTE perché chi si ritene "moderato” non si sentirebbe attratto verso una proposta di sinistra radicale». Così mi ha scritto un lettore in questi giorni.
È una questione antica legata all’idea che le classi non esistono e non esistono quindi gli scontri tra interessi diversi e che sia tutta una questione di trovare un linguaggio moderato che possa andare bene a tutti, come se la democrazia possa prescindere dal peso che ogni classe ha nella società.
È una idea che la Costituzione esclude la dove parla di “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” (art. 2) e che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,economica e sociale del Paese.” (Art. 3)
Ed è una idea che nacque al XIII congresso del PCI quando fu eletto segretario Enrico Berlinguer. In quel congresso il PCI lanciò l’idea di «alternativa democratica» contrapposta alla «alternativa di sinistra». Quando l'11 settembre del 1973 ci fu il golpe in Cile, Berlinguer e il PCI accelerarono sulla «alternativa democratica» formulando l’idea del “compromesso storico” che fu proposta da Berlinguer con tre articoli su Rinascita dal titolo complessivo di “Imperialismo e coesistenza alla luce dei fatti cileni”(vedi link).  È quello il punto di partenza della crisi della sinistra italiana. Ne riparleremo. Per non dimenticare.


Quello lì ( compagno Gramsci) - Claudio Lolli


03/11/19 : 8:44:47

4 NOVEMBRE NON FESTA MA LUTTO
La prima guerra mondiale fu una carneficina. Non c’è nulla da festeggiare. Quella guerra ha ingrassato i monarchi sabaudi e le industrie della guerra, FIAT in testa. In quella guerra sono morti milioni di contadini, soprattutto del Sud Italia, che gli ufficiali sabaudi uccidevano nelle trincee quando rifiutavano di andare all’assalto delle trincee austriache. Oltre dieci milioni furono i soldati uccisi, oltre 21 milioni furono i feriti. Dei morti italiani non c’è un numero preciso che è stimato in 650mila ma è largamente inferiore alla realtà. E non c’è nulla da festeggiare per le forze armate il cui scopo è la guerra che significa commettere omicidi e distruzioni su larga scala. Si stima che la guerra costò 1.195 miliardi e 100 milioni di franchi oro dell'epoca. Una cifra spropositata che ingrassò re e industriali, mise in ginocchio le popolazioni e mise in moto un sistema corruttivo che si è incarnato poi nel fascismo.
Basta guerre e nazionalismi. Basta esaltazione del militarismo e delle stupide marce militari. La guerra è follia. Basta “feste” che offendono la dignità dell’uomo e lo condannano all’autodistruzione e a rendere la Madre Terra inospitale e inadatta alla vita.
«Noi rivolgiamo un appello come esseri umani ad esseri umani: ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto. Se sarete capaci di farlo vi è aperta la via di un nuovo Paradiso, altrimenti è davanti a voi il rischio della morte universale»(Albert Einstein - Testamento spirituale (messaggio contro la guerra atomica)).


04/11/19 : 6:54:12

PADRONI
Le grandi aziende possono fare quello che vogliono. La loro libertà di fare o non fare è assoluta. La FIAT ha deciso di farsi comprare dalla Peugeot e il governo italiano è stato informato a mezzo stampa. Questa nuova concentrazione industriale, tutti lo sanno, porterà chiusure di stabilimenti e migliaia di licenziamenti, ma il padrone ha deciso e il governo ha detto che “chiederà informazioni”. E a Taranto ArcelorMittal lascia l’ex ILVA e lo fa il giorno prima del venir meno dello “scudo penale” , di quelle norme cioè che escludono, unico caso in Europa, responsabilità penali per gli affittuari e gli acquirenti dell’ex ILVA. La fabbrica «uccide cittadini e operai» ed «è totalmente illegale», dice Michele Emiliano governatore della Puglia, e se lo dice lui è sicuramente così. Operai e cittadini di Taranto continuano a morire di tumore, con i bambini in prima fila.
Due “casi industriali”, solo gli ultimi di una lunga serie, che hanno un impatto sociale enorme. Come con le oltre 200 vertenze aperte al MISE e ferme lì da anni. Occorrerebbe una svolta radicale.
Se qualcosa ha un impatto sociale così evidente, occorrerebbe che sia lo Stato in prima persona a gestirlo. Occorrerebbe la nazionalizzazione perché i privati pensano solo al loro arricchimento sulla pelle delle popolazioni. Usano lo Stato come una mucca da mungere. L’alternativa è il socialismo, cioè la gestione sociale dell’economia. I “padroni” sono oramai la palla al piede della società. Ricordatevelo quando vi parleranno di privatizzazioni.


La Ballata della Fiat


05/11/19 : 7:57:08

MORTI
A un Papa Francesco che parla di ecologia, di follia della guerra, di lotta alle diseguaglianze, di aperture ai popoli indigeni, di accoglienza dei migranti, contrappongono il cardinale Ruini, un sostenitore della guerra in Iraq e dei ricchi e gaudenti dei governi della destra berlusconiana.
"Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio".(Lc 9,60), dice il Vangelo di Luca dove il termine “morto” significa in realtà “ciò che è passato” e l’intera frase va letta come : “Lascia che la gente che vive nel passato – i morti – seppellisca i suoi morti. Tu va e annuncia la novità”.
E Ruini è il passato, è uno di quelli che ha portato la Chiesa Cattolica sull’orlo dell’estinzione per la molteplicità di scandali finanziari e sessuali che ne hanno caratterizzato la gestione. Chi si abbraccia un “morto” è morto egli stesso e raccoglie attorno a se solo altri morti, chiusi alla vita, intolleranti e violenti che di morti e violenza si cibano. È il passato della chiesa che marciava insieme alle milizie fasciste e che intonava i “te deum” a Mussolini. È il degno erede di quel cardinale di Bologna degli anni ‘30 che riteneva “Mussolini il condottiero cristiano che giganteggia nel mondo”. È il rappresentante di quella “religione oppio dei popoli” contro cui si schierò per primo lo stesso Gesù che, con una frusta, cacciò mercanti e fedeli dal tempio e che non ha fondato alcuna religione.
Siete proprio ridotti male se il vostro futuro è rappresentato da uno come Ruini. Noi non dimentichiamo.



Canusìa - Stornelli anticlericali del '48


06/11/19 : 7:49:14

CLERICALISMO
Un diacono cattolico di Avellino, rispondendo al mio “buongiorno” di ieri in cui parlavo di Ruini, mi ha così scritto: “Giovà buongiorno. Se sei anticlericale sei anche contro di me perché io faccio parte del clero. E sei anche contro i tanti cattolici, laici e clero, che pur nella sofferenza sono rimasti nella Chiesa.... Quindi, se mi confermi la tua anticlericalità assoluta, che è diversa da una critica costruttiva, ti devo cancellare. Ciao”. Gli ho ricordato il passo del vangelo di Luca dove Gesù rimprovera i suoi discepoli che volevano bruciare un villaggio di samaritani perché non li aveva ricevuti. L’intolleranza religiosa, lo sbandierare rosari, croci o il portare in giro statue di madonne e santi ad inchinarsi al mafioso di turno, non fa parte di ciò in cui credono i seguaci di Gesù. E quando gli ho detto che “Sono anticlericale come lo è stato Gesù quando con la frusta cacciò tutti dal tempio, mercanti fedeli e sacerdoti, e se ti senti tanto clero come Ruini auguri”, mi ha risposto “Ok. Bye bye”. E mi ha cancellato dai suoi contatti Facebook e mi ha bloccato sugli altri social-network. Amen.
C’è chi è più papista del papa e difende il suo stato “clericale” come un vecchio vescovo del medioevo. Ma la parola ultima contro il clericalismo l’ha scritta Papa Francesco nella lettera al popolo di Dio del 20/08/2018. Vi invito a leggerla qui. “Dire no all’abuso significa dire con forza no a qualsiasi forma di clericalismo”, ha scritto. Viva Papa Francesco. E ho detto tutto.


P.S. Come antidoto al clericalismo consiglio l’ascolto di canzoni anticlericali


Addio Lugano Bella


07/11/19 : 7:40:13

RESISTENZA
Il fascismo è andato al potere nel ‘22 alternando “legalità” e squadrismo. Da un lato iniziative parlamentari, dall’altro assalti alle camere del lavoro, sedi di leghe, di cooperative, circoli, redazioni di giornali e tipografie, aggressioni e omicidi di dirigenti del movimento operaio. Come sta avvenendo oggi. Stessa sostanza con forme diverse. In parlamento si sono opposti alla mozione presentata da Liliana Segre contro i “discorsi di odio”(hate speech), nella società sono alleati di movimenti apertamente fascisti e razzisti, come Forza Nuova e CasaPound. Movimenti che hanno dato, per esempio, appoggio legale allo stragista di Macerata Luca Traini che il 3 febbraio del 2018, in piena campagna elettorale, ferì 6 persone di origine sub sahariana. L’obiettivo sono i “pieni poteri” non per far comandare “il popolo” ma i ricchi e gaudenti evasori fiscali con ville alle Cayman. Come fece il regime fascista. Basta guardare chi li appoggia.
E occorre resistere e i segnali ci sono tutti come quello della grande manifestazione spontanea di due giorni fa a sostegno della libreria “La pecora elettrica” di Centocelle a Roma, bruciata di nuovo, dopo il rogo del 25 aprile scorso che l’aveva distrutta. Ecco per resistere occorre consapevolezza che abbiamo di fronte un mostro “con sette corna e dieci teste” che si presenta sotto vesti affascinanti ma le coppe che offrono da bere sono “colme degli orrori e delle immondezze della loro prostituzione”. Non è oro tutto ciò che luccica.

foto di Stefania Salomone
Centocelle 6 novembre 23.15


SETTE FRATELLI - Modena City Ramblers


08/11/19 : 7:54:48

OSTALGIA
9 novembre. Trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino che produsse una serie di sconvolgimenti epocali. Tutto il cosiddetto “campo socialista” si sgretolò compresa l’URSS. Il capitalismo rinacque in tutti i paesi dell’est. La Germania si riunificò sotto il segno del marco. Dopo soli tre giorni, il 12 novembre, Occhetto segretario del PCI, annunciò alla Bolognina la svolta che porterà il 3 febbraio 1991 allo scioglimento del Partito Comunista Italiano e alla formazione del Partito Democratico della Sinistra. Il 70% degli iscritti al PCI accetto la svolta occhettiana che maturava da tempo.
Se gli alberi si giudicano dai frutti, quelli prodotti dalla caduta del muro sono stati pessimi. La Germania Est è stata ridotta alla fame con un piano di privatizzazioni che ha distrutto tutto il suo apparato produttivo e il lander che corrisponde alla vecchia Germania est è il più misero di tutta la Germania. E all’est è rinato il partito nazista tanto che a Dresda, qualche giorno fa, il consiglio comunale ha dichiarato lo “Stato d’emergenza nazismo” per le ripetute violenze di cui è vittima la Germania. Ed è nata la cosiddetta “ostalgia”, la nostalgia per i tempi che furono, che nel 2009 venne certificata da un sondaggio del governo tedesco secondo il quale il 49% della popolazione dell’est riteneva cheLa RDT aveva più lati positivi che negativi. C’erano alcuni problemi ma si viveva bene(Anschluss, l’annessione, Vladimiro Giacchè).
Si stava meglio quando si stava peggio. Il socialismo è la via.


Canto Comunista: Chi Non Vuol Chinar La Testa


09/11/19 : 7:35:01

REPETITA IUVANT
Il “maggioritario”, sindrome dell’uomo solo al comando, è la malattia grave della politica italiana. La politica è ricerca del consenso, è pazienza, è ascolto di tutte le posizioni, è ricerca della soluzione che vada negli interessi della collettività. Il comando invece è brutalità. Lo chiamano decisionismo.
E così ogni sindaco e ogni assessore diventa un podestà un uomo con pieni poteri che vede qualsiasi critica alle proprie scelte come un attentato al proprio ruolo e prestigio e come l’accusa di essere un delinquente. E la vita della “maggioranza” diventa quella di una casamatta assediata. E il confronto politico diventa scontro giudiziario con gli organi giudiziari usati per minacciare chi si oppone. Una vecchia storia ed un vecchio malcostume.
Il maggioritario è la base della corruzione diffusa nella nostra società e della penetrazione della delinquenza organizzata nelle istituzioni, perché il potere è concentrato in poche mani e meno sono le persone da corrompere più facile è la corruzione.
Ma la Costituzione non parla di maggioranza e opposizione. Parla di partiti che “concorrono con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (art. 49). “Concorrere”, cioè cooperare, alla realizzazione del bene comune del paese che non coincide mai con gli interessi di singole persone o classi economicamente più forti e capaci di influire, con la violenza o la corruzione, sulle scelte degli organismi politici. La via è il socialismo che significa bene comune al primo posto.

Monumento alla shoah di Berlino, la conseguenza ultima del maggioritario


MCR - Oltre il ponte


10/11/19 : 8:07:12

MORIRE PER IL PETROLIO
La guerra è follia. Sono folli i politici che la deliberano i generali e i soldati che la combattono. Sono folli e criminali i produttori di armi, che traggono profitto dalle campagne di odio contro una inesistente invasione che porta la gente ad armarsi. Sono folli e ipocriti quelli che esprimono “dolore e vicinanza” ai militari italiani feriti in Iraq ieri e che dicono, come ha fatto Salvini, “Servono soldi per loro, non pacche sulle spalle”.
No, non servono soldi per i militari, per le armi e le guerre che si combattono per il petrolio e le materie prime. Servono soldi per gli asili nido, gli ospedali, le scuole, i trasporti pubblici, il disinquinamento di tutti i territori inquinati dalla follia di una industria che pensa all’arricchimento dei proprietari e non alla salute dei cittadini. Servono soldi per un sistema economico senza lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e che garantisca a tutti “un’esistenza libera e dignitosa”, come scrive l’art. 36 della Costituzione.
Le missioni militari italiane all’estero, e ce ne sono ben 37, violano la Costituzione (art. 11), non ci garantiscono alcuna sicurezza e non tengono alto alcun onore dell’Italia. Ingrassano i petrolieri. L’onore dell’Italia sarebbe alto se la smettessimo di sfruttare i paesi africani e depredarli delle loro risorse trasformandoli in un inferno da cui non si può che scappare. Per questo c’è la guerra e non c’è guerra senza morti e feriti. E occorre disertare e fermare tutte le guerre. Via l’Italia dalla guerra.


Maledetta la guerra e i ministri


11/11/19 : 7:51:51

OSTALGIA(2)
«Ci sono 77 muri nel mondo e 45 Paesi ne pianificano o ne stanno costruendo uno. Oltre 800 miglia di muri sono state costruite in Europa dal 2015». È un tweet di Trump del 16 gennaio 2019. I cattivi però continuano ad essere i dirigenti degli ex paesi socialisti e si continua a ripetere il falso storico dei “regimi socialisti” caduti con una “rivoluzione non violenta”. E la guerra fredda cosa è stata un pranzo di gala? E la corsa agli armamenti e i continui esperimenti nucleari? E l’assalto alle economie dei paesi socialisti durato per 40 anni? Si confonde il “libero mercato” con la parola “libertà” e non si parla di “regimi capitalisti” dove gli operai sono schiavi e i poveri ingrassano i ricchi. Si continua a ripetere la propaganda capitalistica che nell’89 ha abbagliato gli abitanti della Germania Est che ora vivono, al 49%, in una condizione di nostalgia per il tempo che fu. E si cancella la disoccupazione prodotta dalla privatizzazione delle economie statali. Milioni di persone sono morti per fame, per disperazione o costrette ad emigrare nell’occidente che gli ha offerto sfruttamento e razzismo. E i fili spinati e i muri prodotti dagli attuali regimi capitalistici non sono forse figli delle cosiddette “rivoluzioni non violente”? E le privatizzazioni che in occidente hanno distrutto quel poco di welfare che esisteva? E la “terza guerra mondiale a pezzi” che stiamo vivendo non è forse figlia della caduta del muro di Berlino? Un po’ di sano “materialismo storico” non guasterebbe. Il socialismo è la via.


Inno del primo maggio - Pietro Gori - 1892 - sull'aria del Nabucco di Verdi


12/11/19 : 7:51:52

FASCISMO
Volevano far saltare la moschea di Colle Val Delsa in provincia di Siena. 12 estremisti di destra sono stati arrestati. Avevano un arsenale. Volevano creare una struttura paramilitare per “fare giustizia sommaria“. Orianna Fallaci il 30 Maggio 2006 dichiarò che l’avrebbe fatta saltare in aria e nessuno la incriminò. Non è la prima organizzazione paramilitare nazifascista scoperta negli ultimi anni. Una di esse aveva persino un missile.
Non mi stupisco. Quelli della mia generazione hanno vissuto il periodo delle stragi di stato iniziate il 12 dicembre del 1969, 50 anni fa, con la strage di piazza Fontana fino alla strage di Bologna (2 agosto 1980), senza dimenticare la strage di Portella della Ginestra (1º maggio 1947) o il Piano Solo (1964), il colpo di Stato progettato da Giovanni de Lorenzo generale dei Carabinieri.
Il fascismo è una costante della politica Italiana. Dal 1945 esso è l’arma di riserva dei settori più reazionari della borghesia italiana. Negli anni ‘70 una serie di organizzazioni nazifasciste tristemente note, dedite ad attentati ed omicidi, i “NAR”, “Terza Posizione”,”Costruiamo l’azione”, nacquero attorno al MSI.
Nulla di nuovo. Anche oggi c’è una destra parlamentare è una extraparlamentare che fanno finta di non conoscersi ma poi li trovi insieme nelle manifestazioni o nelle elezioni. La cosa diversa è che il MSI degli anni ‘70 era una minoranza che al massimo ha raggiunto l’8% dei voti. Oggi la destra, grazie al maggioritario, può riuscire ad andare al governo del paese. Come il fascismo nel 1922.

Bologna, stazione Centrale, 2 agosto 1980
Bologna, stazione Centrale, 2 agosto 1980


INNO DEI PEZZENTI - Marsigliese dei Lavoratori


13/11/19 : 7:50:43

CADAVERI
E si, non ci sono più i cattolici di una volta, quelli che un “papa eretico” lo avrebbero bruciato vivo o che, dopo morto, avrebbero messo in scena un bel Sinodo del cadavere come fecero con Papa Formoso nell’anno 897 d.c.. Quelli che oggi si oppongono a Papa Francesco e lo definiscono eretico perché avrebbe sostenuto “l’adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama” durante il recente Sinodo sull’Amazzonia, la loro forza la debbono solo ai giornalisti, alle TV e ai giornali che parlano di loro. Chi li conosce questi 100 zombie che si definiscono “chierici, studiosi e intellettuali cattolici” che attaccano Papa Francesco con l’accusa ridicola di idolatria? L’accusa è ridicola perché proviene da chi sostiene il culto idolatrico di statue di santi e madonne che imperversa nella chiesa cattolica sin dai tempi dell’imperatore Leone III Isaurico nel 726 d.c.. Un culto che frutta ingenti guadagni e che non provoca alcuna preoccupazione di “dannazione eterna” in chi lo pratica e che oggi questi zombie lanciano contro i seguaci di Papa Francesco.
L’accusa di eresia ha l’evidente obiettivo di dichiarare nulli tutti gli atti di Papa Francesco e arrivare così alla convocazione di un nuovo conclave. Questi 100 zombie rappresentano quei poteri terreni che odiano Papa Francesco per ciò che sta facendo sul clima, sulla guerra, sui migranti, contro le diseguaglianze economiche. E i giornalisti che danno voce a questi zombie sono anch’essi a libro paga degli stessi padroni del mondo. Altro che dannazione eterna. Lunga vita a Papa Francesco.

Processo al cadavere del papa Formoso (Le pape Formose et Etienne VII, dipinto di Jean-Paul Laurens, 1870)
Processo al cadavere del papa Formoso (Le pape Formose et Etienne VII, dipinto di Jean-Paul Laurens, 1870)



14/11/19 : 8:15:24

PROSTITUZIONE
Secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana la prostituzione “esiste dalla nascita dell'umanità”. Non avevo mai pensato ad Eva come ad una prostituta e ad Adamo come un “puttaniere” con il padreterno nella funzione di pappone. Neanche il peggiore anticlericale lo ha mai fatto. Il “cattolico” leghista Fontana sì! Quello secondo cui la “Razza bianca è a rischio.
I leghisti hanno il chiodo fisso della prostituzione. Poi si arrabbiano se uno li chiama fascisti. Sono tali e quali a Mussolini che, si racconta, avesse prostitute in ogni stanza pronte a soddisfare quella che Fontana chiama “qualche necessità fisiologica”. Come i cani o i cavalli che quando hanno il calore non ne possono fare a meno. O come quando ti scappa la pipì e hai la prostata ingrossata e la fai dovunque anche se dietro di te c’è il vigile pronto a farti la multa. E questi sarebbero i difensori della famiglia.
Fontana vuole aggiungere la legalizzazione della prostituzione fra le materie della autonomia regionale e dice che così verrà sicuramente rieletto. Vuole “l’autonomia sessuale”.
“Perché – si è chiesto fontana - dobbiamo lasciare che si arricchiscano SOLO persone al di fuori della legalità?”. Ecco il punto, vogliono partecipare anche loro a spartirsi la torta dello sfruttamento delle prostitute. Hanno l’anima del pappone. E se ne fregano della Corte Costituzionale che ha chiuso qualsiasi possibilità alla legalizzazione della prostituzione. Manca solo il “prezzi ridotti per studenti e militari”.


Modena City Ramblers - Ebano


15/11/19 : 7:39:11

CATTOLICO
È una parola che significa “universale”. “Chiesa cattolica” dovrebbe significare “chiesa universale”, cioè aperta al mondo, alla sua complessità a tutte le etnie, culture, tradizioni culturali senza esclusioni di alcun tipo. E, se fosse una chiesa basata sul Vangelo di Gesù di Nazareth, dovrebbe essere chiesa dei poveri e non dei ricchi. Il termine chiesa deriva dal greco ecclèṡia che indicava l’assemblea popolare di tutti i cittadini delle città in cui si discuteva e si deliberava sulle questioni di interesse generale. Una struttura laica, dove il sacro era bandito e dove al centro delle questioni c’era il “bene comune”, cioè quello della collettività e non delle classi ricche. La chiesa di Gesù di Nazareth era una chiesa dei poveri diventata chiesa dei ricchi, e quindi una struttura di potere, a partire dalla sua trasformazione in religione dell’impero romano dal 325 d.C.. “Cattolico” da aggettivo è diventato un sostantivo, rappresenta una sostanza, beni materiali, una organizzazione, uno Stato, quello Vaticano, che ha poteri e beni materiali di dimensioni enormi e che usa le offerte dei fedeli per investimenti mobiliari o immobiliari con un patrimonio immobiliare stimato di duemila miliardi di dollari e una decina di miliardi di beni mobili. E dove ci sono soldi e potere c’è abuso di potere e corruzione. L’ultimo caso quello che ha portato alle dimissioni il comandante delle guardie svizzere in Vaticano. Forse per questo un Papa che cerca di applicare il Vangelo di Gesù di Nazareth non è ben visto in Vaticano.


SERENATA ALFONSINA. Storica satira anticlericale

ilsole24ore.com

ilsole24ore.com



16/11/19 : 7:54:09

NON È PAUPERISMO
«Il messaggio evangelico NON È INDIRIZZATO AI SOLI POVERI ma a tutti». Così mi ha scritto un lettore in risposta al mio buongiorno di ieri. Ma quello che ho affermato ieri non è “anelito pauperista”, come lo ha definito il mio lettore, ma l’essenza stessa del Vangelo di Gesù di Nazareth. Sono decine i passi evangelici che lo testimoniano a cominciare da Luca 4, 18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi». Liberazione per i poveri e condanna netta e senza equivoci per i ricchi espresso in Luca6,24-25 : «Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione». Senza dimenticare il passo della cruna dell’ago e del Cammello di Matteo 19, 24:«Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». O la parabola del giovane ricco di Luca 18,18-23.
Lo ripeto non c’è posto per i ricchi nella ecclèṡia di Gesù di Nazareth. Non si può essere ricchi ed essere al tempo stesso seguace di Gesù che annunciava la liberazione dei poveri e la costituzione di “ecclèṡia” che mettessero al centro il bene delle comunità e non dei ricchi. Vedi lettera di Giacomo. Per questo egli è stato considerato come il primo socialista della storia. Il cristianesimo, religione inventata al primo Concilio di Nicea del 325 d.C., convocato e presieduto dall’Imperatore Costantino il grande, è un’altra cosa.


Quando il grano maturò (Canzone del 25 aprile)


17/11/19 : 7:29:34

POVERI
Gucci, Fendi, Yves Saint Laurent, i marchi del lusso, i loro prodotti sono carichi del sangue dei lavoratori. Accade a Melito in provincia di Napoli. Il proprietario di un laboratorio che lavorava per conto dei marchi predetti è stato arrestato per aver chiuso in un caveau, durante una ispezione dei NAS, 43 operai che lavoravano al nero, 2,5 euro l’ora. I ricchi sono tali perché sfruttano i poveri. “Stanno in agguato per ghermire il povero…attirandolo nella rete” scrive il Salmo 10,9.
Ed è accaduto il giorno prima della giornata mondiale dei poveri proclamata nel 2016 da Papa Francesco. “La speranza dei poveri è in Dio”, ha titolato ieri l’Avvenire, ma la responsabilità della loro esistenza è dei ricchi come ricorda Papa Francesco.
«Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno»(Atti 4,34-35). Questa era la ecclèṡia voluta da Gesù.
Le chiese cristiane, dopo il 325 d.C., hanno abbandonato il loro comunismo originario e non chiedono più ai ricchi quel cambiamento di vita che Gesù chiedeva ai pubblicani o ai farisei che volevano seguirlo. Nessuno ha chiesto agli Agnelli di socializzare la FIAT. Anzi, quando Giovanni Agnelli è morto il suo funerale è stato celebrato dal cardinale di Torino.
E c’è chi parla di “vangelo della prosperità” e chi, fra i chierici e nonostante Papa Francesco, benedice i mafiosi e le armi. Un po’ di Siberia gli farebbe bene. Adda venì Baffone.


INNO DEI PEZZENTI - Marsigliese dei Lavoratori



18/11/19 : 7:45:17

PESCI
Sardine sì sardine no! Meglio SARDINE. Ricordo una grande manifestazione degli inizi degli anni ‘80 contro il taglio della “scala mobile dei salari”, voluto dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi con quello che è passato alla storia come “il patto di san Valentino”, firmato proprio il giorno di san Valentino il 14 marzo del 1984. Firmarono CISL,UIL e componente socialista della CGIL che nella sua maggioranza comunista si oppose e convocò immediatamente una manifestazione nazionale a Roma. Era il 24 marzo del 1984. Io c’ero. E mi feci tutta la manifestazione con un cartello appeso tipo “uomo-sandwich” con la scritta “meglio islamici che filopadronali”. Realizzai quel cartello in risposta al segretario della CISL dell’epoca, Pierre Carniti, che accusò la maggioranza comunista della CGIL di essere come gli ayatollah iraniani che da qualche anno avevano preso il potere in Iran. "Meglio sardine che fascioleghisti” direi oggi. Oggi i giovani non sanno neppure cosa sia ma fino al 1984 esisteva in Italia un meccanismo di aggiornamento automatico dei salari che aumentavano con l’inflazione. Più cresceva l’inflazione più i salari venivano aumentati e protetti. Ma questa è un’altra storia. “TIEMPE I TEMPESTE OGNI PERTUSO E’ PUORTO”, si dice a Napoli. E non serve tradurre. E oggi la tempesta è talmente tale, anche quella propriamente detta, che non si può fare gli schizzinosi e SE SONO SARDINE, VIVA LE SARDINE. Noi non dimentichiamo.


TU SCENDI DALLE STELLE. Storica satira anticlericale


19/11/19 : 7:58:59

GLI ANNI DI PIOMBO
Negli anni ‘60 e ‘70 non era facile partecipare ad una qualsiasi manifestazione politica o sindacale che fosse. Ricordo il mio primo sciopero. Anno scolastico 1966-1967. Avevo 15 anni. Frequentavo la II classe di un istituto tecnico in quel di San Giorgio a Cremano(NA). Scioperammo contro l’abolizione degli esami di riparazione a settembre. Sciopero spontaneo, senza preavviso. Facemmo un corteo attraversando tutta la città. Come dal nulla comparvero i poliziotti. Mi sembrarono una moltitudine. Non ne avevo mai visto nessuno ed erano armati come per andare alla guerra. Ci circondarono e ci costrinsero a disperderci quando giungemmo davanti alla “Caserma Cavalleri” sede della Scuola Specializzati Trasmissioni di San Giorgio a Cremano. Eravamo ragazzi e non opponemmo resistenza. Io e altri due ragazzi che eravamo i più attivi alla testa del corteo, fummo presi e identificati. Ci portarono al provveditorato dove ci sottoposero ad una sorta di interrogatorio. Volevano sapere le ragioni del nostro protestare. Ricordo il mio sconforto. Non capivo il perché di tutto quello che ci stava capitando. Lo capii nei giorni successivi quando mio padre fu chiamato dai poliziotti che gli raccontarono quello che io avevo fatto. Volevano intimidirmi e costringermi a “rigare dritto”. Tutto sommato il mio primo impatto con la polizia non fu violento. Non andò bene ad altri studenti in altri luoghi della provincia di Napoli che furono brutalmente caricati e dispersi.
(Continua domani)


Fausto Amodei - Se non li conoscete


20/11/19 : 7:56:44

GLI ANNI DI PIOMBO(2)
Con “anni di piombo” si indica il periodo storico compreso tra il 1969 e il 1984 caratterizzato da scontri di piazza e terrorismo. In realtà gli “anni di piombo” iniziarono con la strage di Portella della Ginestra del 1° Maggio 1947, 38 vittime, tutti contadini poveri, 11 morti fra cui una bambina di 8 anni e 27 feriti. È in quegli anni, sotto la guida del ministro dell’Interno Mario Scelba, che prende corpo una gestione dell’ordine pubblico concepita come una guerra contro chiunque desse vita a manifestazioni politiche o sindacali. Fu Scelba, chiamato a capo del Ministero dell’Interno agli inizi del 1947, a creare il “reparto celere” fortemente ideologizzato in cui si implementava la mistica dell’ordine. I reparti della Celere vennero concentrati nelle regioni cosiddette “rosse” e nelle città industriali, nella capitale e nelle zone calde del conflitto sociale. Nel 1947 iniziò la “Guerra Fredda” voluta dal presidente USA Harry Truman, quello che aveva deciso il bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagasaki. Comunisti e socialisti furono cacciati dal Governo guidato da De Gasperi. E Scelba cacciò tutti i partigiani dalla polizia che, secondo le sue parole, non avrebbero accettato “quella inflessibile determinazione che avrebbe reso necessaria la possibilità di sparare”. Sparare sulle folle inermi o caricarle con le camionette o i gipponi lanciati a tutta velocità sulla folla. Ed è quello che avvenne più e più volte a Genova e a Reggio Emilia nel 1960 e negli anni successivi. (Continua domani)


Ballata dell'anarchico Pinelli


21/11/19 : 7:31:12

GLI ANNI DI PIOMBO(3)
Negli anni ‘60 quando partecipavi ad una manifestazione ti rendevi conto immediatamente di essere in guerra. I reparti celere facevano impressione. Erano lì per menare e anche per sparare, come aveva scritto Scelba. E se vieni caricato se puoi scappi o se costretto ti difendi. Ed è lo Stato che aveva dichiarato guerra ai suoi cittadini rei soltanto di chiedere lavoro, case, ospedali, trasporti pubblici. E finché ci sarà sfruttamento del lavoro, ci saranno scioperi e manifestazioni che non possono essere represse a prescindere. Eppure questo era ciò che accadeva nei cosiddetti “anni di piombo”. Eravamo in guerra e non lo sapevamo. E le cariche si facevano con le camionette o i gipponi lanciati a tutta velocità contro i cortei nei cosiddetti “caroselli di Scelba”, dal nome del ministro degli interni che li ideò.
A bordo c’erano giovani del sud, disoccupati che si erano arruolati in quello che era un corpo militare addestrato per fare la guerra alle manifestazioni di piazza. E quando qualcuno di essi, nel corso di queste vere e proprie azioni di guerra, veniva ferito o ucciso li si trasformava in eroi o martiri. Ma loro cercavano solo un lavoro e uno stipendio fisso che gli consentisse di mettere su casa. Non sapevano nulla di eroismo o martirio. Mandati alla guerra e a morire per combattere contro povera gente, come erano loro stessi, che lottavano per la casa per salari degni di un vivere civile, per i servizi pubblici essenziali. Ed è lo Stato il responsabile di quei morti. (Continua domani).


Claudio Lolli - Vent'anni


22/11/19 : 7:14:57

GLI ANNI DI PIOMBO(4)
Il 1960 è l’anno dei 4 mesi di governo del democristiano Tambroni appoggiato dai fascisti del Movimento Sociale Italiano(MSI), diretti eredi del nazifascismo, che sono fuorilegge per la Costituzione. Nel mese di maggio il MSI convocò provocatoriamente il suo congresso nella città di Genova, medaglia d’oro della Resistenza, fieramente antifascista, con tantissimi partigiani e operai assassinati e deportati. La notizia scatenò l’indignazione dei genovesi. Migliaia di giovani, che la stampa etichettò come “i ragazzi con le magliette a strisce” per il tipo di maglietta che decisero di indossare, diedero vita a imponenti manifestazioni antifasciste che da Genova si estesero in tutta Italia. Grandi manifestazioni pacifiche che furono represse violentemente dalle forze di polizia. Ci furono scontri a Roma, Reggio Emilia, Catania, Palermo, Parma, Modena e Napoli. 11 gli operai e i contadini uccisi dalla polizia, migliaia i feriti, centinaia gli arrestati. Feriti e picchiati anche alcuni deputati davanti al Parlamento. Un contadino ucciso il 5 luglio a Licata; 5 operai uccisi il 7 luglio a Reggio Emilia; un giovane disoccupato massacrato a manganellate l’8 luglio a Catania e altri 4 morti a Palermo. A sostegno di questi ragazzi, la cui iniziativa colse di sorpresa gli stessi partiti di sinistra PCI e PSI, scesero in piazza tutti i vecchi partigiani a cominciare da Sandro Pertini che tenne a Genova un discorso memorabile(Leggilo qui). E vinsero. Il congresso del MSI non si tenne e il governo Tambroni si dimise il 19 Luglio. (continua domani)


Pertini a Genova il 28 giugno 1960


Fabrizio De Andrè - Canzone del Maggio


23/11/19 : 7:03:33

GLI ANNI DI PIOMBO(5)
Dal 1947 al 1981, anno della smilitarizzazione, la polizia in Italia è stata quella che gli storici hanno chiamato «La tutela a mano armata del capitale sul lavoro». Era finalizzata ad impedire qualsiasi manifestazione sindacale. Ricordiamo la strage di Melissa in Calabria del 1949 quando nel corso di occupazioni di terre la polizia uccise tre persone. Il 9 gennaio 1950 a Modena la polizia sparò sugli operai in sciopero uccidendone 6. In Sicilia ad Adrano venne ucciso Girolamo Rosano nel gennaio del 1951; nello stesso mese a Piana degli Albanesi la polizia uccise Damiano Lo Greco; a Comiso, un edile, Paolo Vitale, venne ucciso dalla polizia nel 1956 nel corso di uno sciopero. Nessuno è mai stato condannato per queste morti.(Per un elenco completo vedi link)
Ma non c’era solo questo. C’era anche chi nei servizi segreti pianificava quella che poi sarebbe diventata la “strategia della tensione”. «Bisogna creare gruppi di attivisti, di giovani, di squadre che possono usare tutti i sistemi, anche quelli non ortodossi, della intimidazione, della minaccia, del ricatto, della lotta di piazza, dell’assalto, del sabotaggio, del terrorismo».
Sono le parole che il 12 settembre 1963 il colonnello Renzo Rocca, responsabile dell’Ufficio Rei del Sifar (il Servizio segreto militare), inviò al generale Giovanni Allavena (il cui nome era nelle liste della P2) allora capo del reparto D (controspionaggio) del Servizio. E nel 1964 ci fu il tentato golpe del generale dei carabinieri Giovanni De Lorenzo. (Domani ultima puntata).




Figli dell'Officina - (Avanti Siam Ribelli)


24/11/19 : 7:42:08

GLI ANNI DI PIOMBO(6 ED ULTIMA)
Per i primi trent’anni della nostra repubblica abbiamo dovuto contrastare il fascismo che in tutti i modi tentava di ritornare al potere. La Costituzione antifascista era appena entrata in vigore il 1 gennaio 1948 e dopo appena un mese ci furono i primi morti per mano della polizia di Scelba e dei fascisti in Puglia. 83 morti fra operai e contadini furono il risultato della repressione poliziesca dal 1948 al 1950. E poi nel 1953 si cercò di stravolgere la Costituzione con una legge elettorale maggioritaria, la cosiddetta “legge truffa”, un facsimile di quella fascista. E poi il governo Tambroni e il tentato golpe del 1964. Centinaia di migliaia di giovani hanno sconfitto quei tentativi e hanno difeso la Costituzione.
Ma l’attacco alla democrazia è continuato con le stragi, a cominciare da quella di Piazza Fontana e poi col terrorismo. Stragi di Stato sono state definite, per la complicità riscontrata fra i servizi segreti e i fascisti che le hanno realizzate. Si voleva impedire che i principi sociali della nostra Costituzione potessero trovare attuazione sotto la spinta del grande movimento di massa mondiale del periodo 1968-1969. Ed è sempre istruttivo ed illuminante leggere la famosa intervista di Kossiga del 2008 che racconta chi è stato il responsabile degli anni di piombo e di tutti i morti che hanno insanguinato le nostre città (vedi link). "Le bombe nelle piazze, le bombe nei vagoni, le mettono i fascisti, le pagano i padroni", diceva una vecchia canzone di quel periodo. E si continua ancora su quella strada. Noi non dimentichiamo.


IL CREATORE E IL SUO MONDO. Storica satira anticlericale


25/11/19 : 7:44:58

PANINI
«Darei la vita per 5 minuti di guerra», disse a noi militari di leva un tenentino assetato di sangue ad Udine all’inizio degli anni ‘70. Ce n’erano militari così. Ma erano una minoranza. La grande maggioranza era lì per il pane, nel senso più stretto del termine. C’era un capitano che ogni mattina mandava il primo soldato che incontrava da un maresciallo in cucina. «Ti deve dare una cosa per me» gli diceva. E si trattava di due bustoni di carta pieni di panini caldi. E altri facevano il pieno ogni giorno gratis al distributore della caserma e si consumavano 6000 litri di benzina al giorno. E lo stesso capitano dei panini diceva anche che nel mondo esistevano solo «ministeri della difesa e non ministeri della guerra e se tutti vogliono difendersi – si chiedeva - a che cosa servono gli eserciti?». Lui la sua risposta personale l’aveva data. Panini appena sfornati la mattina e serbatoio pieno. Oggi visto che la leva è stata abolita, forse i tenentini assetati di sangue sono di più. Per fortuna c’è Papa Francesco che ha detto in questi giorni parole nette contro la guerra e tutte le armi a cominciare da quelle atomiche definendole immorali e un crimine contro l’umanità. “Saremo giudicati per questo”, ha detto aggiungendo ancora: “Come possiamo parlare di pace mentre costruiamo nuove e formidabili armi di guerra? Come possiamo parlare di pace mentre giustifichiamo determinate azioni illegittime con discorsi di discriminazione e di odio?” La guerra è follia. La pace e il socialismo sono la via.


PIPPO POLLINA - Chernobyl 10 anni dopo


26/11/19 : 6:53:31

LA SORELLA DELL’ANNO
Se esistesse un premio “la sorella dell’anno”, questo spetterebbe certamente a Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano Cucchi ucciso a Roma il 22 ottobre 2009 da due carabinieri mentre era sottoposto a custodia cautelare. Una sorella tenace, che non ti abbandona mai, che ti critica quando deve ma che è solidale con te fino in capo al mondo e se sei soggetto ad una ingiustizia ti difende e si batte per te. È quello che ha fatto Stefania Cucchi. Ci ha messo 10 anni ma alla fine è riuscita ad ottenere giustizia per il fratello e la condanna dei carabinieri che lo hanno ucciso. Ha dovuto subire ingiurie di tutti i tipi da chi, come i fascio-leghisti, ritiene giustificata qualsiasi tipo di violenza perpetrata dalle forze dell’ordine ai danni dei cittadini. La vorremmo tutti una sorella così.


27/11/19 : 6:46:09

SANITÀ
La sanità è al collasso. Gli ospedali soffrono da anni di una cronica carenza di infermieri e medici. Mancano 20mila infermieri e 6mila medici secondo statistiche che ogni tanto vengono fuori. I turni di lavoro di 24 ore sono la norma in molti settori. Chi deve fare un intervento in day surgery è costretto ad effettuare a proprie spese gli esami di routine all’esterno dell’ospedale. Le liste di attesa sono lunghissime. E il motivo è semplice. Si usano i soldi per le spese militari, gli F35 ad esempio, e per finanziare le grandi imprese di cui si sostengono i profitti. E le imprese non vogliono pagare neppure una lira di tasse e i partiti padronali della destra sovranista fascio-leghista che li sostengono ora vorrebbero manomettere la Costituzione per abolire tutte le tasse. Tanto i padroni non hanno problemi di soldi per curarsi. I pensionati e i lavoratori invece si. Il socialismo è la via.


BANDIERA ROSSA (CLAUDIO VILLA)


28/11/19 : 8:00:31

VENTRE
Il nazismo ed il fascismo non sono finiti. Il ventre che li ha generati è ancora fecondo, scriveva Bertold Brecht. E quel ventre si chiama “capitalismo imperialistico” giunto alla massima concentrazione di capitali in pochissime mani a livello mondiale, e alla massima concentrazione di potenza militare in un’unica superpotenza, gli USA, che vogliono imporre il proprio dominio al resto del mondo. E come negli anni ‘20 del secolo scorso, ci sono i nazifascisti armati fino ai denti, come abbiamo visto ieri, e ci sono i nazifascisti in doppio petto, che si nascondo sotto il nome di sovranisti e vengono coccolati da tutti i mass-media mainstream. Non occorrono molte parole. Occorre una vasta e potente iniziativa antifascista come quella che stanno facendo le cosiddette “sardine”. Prima che sia troppo tardi.

Monaco 10 marzo 1933, Michael Siegel avvocato ebreo, costretto a marciare per strada, da un drappello di SS, a piedi scalzi, testa rasata, senza pantaloni ed obbligato a portare un cartello con la scritta: "Non mi lamenterò più con la polizia"

Di Bundesarchiv, Bild 183-R99542 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5368851


Fabrizio de Andrè - CANTO DEL SERVO PASTORE (Indiano)


29/11/19 : 7:36:14

ANTICOMUNISMO
Il cristianesimo primitivo è nato comunista. «La moltitudine dei credenti - scrive il libro degli Atti - viveva di un cuore solo e di un'anima sola. Nessuno di loro reputava proprio quel che possedeva. Ma tutto era comune fra loro... Non c'erano poveri nella comunità. Chiunque possedesse campi o casa, vendeva tutto, per deporre ai piedi degli Apostoli la somma ricavatane. E tutto si divideva fra i singoli secondo i bisogni di ciascuno» (At 4,32-35). Poi dal 325 d.C. il cristianesimo è divenuto religione dell’impero romano ed è diventata la religione dei ricchi. E il cristianesimo è diventato addirittura anticomunista. Ma chi sono gli anticomunisti? Sono anticomunisti i mafiosi, i camorristi gli ndranghetisti. Sono anticomunisti gli evasori fiscali che rubano alla collettività. Sono anticomunisti i proprietari delle multinazionali. Sono anticomunisti nazisti e fascisti che sono i servi delle grandi multinazionali. È facile scegliere da che parte stare se si è onesti. Il socialismo è la via.

Di Gabriele Galantara - GALANTARA - Il morso dell'asino - Universale Economica Feltrinelli 1980, scansione e correzioni effettuate da me, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=6118779


30/11/19 : 12:17:41



Domenica 01 Dicembre,2019 Ore: 17:52
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Editoriali

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info