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www.ildialogo.org Fermiamo i sovranisti e i loro imbrogli,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Fermiamo i sovranisti e i loro imbrogli

di Giovanni Sarubbi

Giovanni Sarubbi
S
ovranismo è uguale a guerra. Prendiamone atto prima che sia troppo tardi. Sovranismo porta allo scontro armato a cui si arriva dopo molte parole sconsiderate, truci, violente e a molti atti altrettanto violenti che riguardano la sfera economica, dazi, serrate, fallimenti.... Poi la “parola” passa alle armi. E sono morti, distruzioni, violenze orribili come sono tutte le guerre. È ciò che ha caratterizzato la vita dell’Europa nel 1800 e nella prima parte del 1900.
In Italia siamo per ora alle parole e agli atti sconsiderati. Seguiranno le azioni militari che saranno preceduti dagli “incidenti diplomatici”, come li hanno chiamati i due vicepremier Di Maio e Salvini in relazione alla questione dei migranti. Volevano accompagnare loro stessi i migranti della Sea Watch 3 in Olanda con un aereo.
Siamo per ora alle parole e agli atti sconsiderati nei confronti degli altri paesi dell’unione europea, Francia e Germania in primo luogo. Per ora ha risposto la Francia con il richiamo del proprio ambasciatore in Italia “per consultazioni”, come si dice in gergo diplomatico. Che è poi un modo per dichiarare che si è pronti alla rottura dei rapporti diplomatici se non vengono rimossi i motivi dello scontro. L’ultima volta che è successo fra Italia e Francia era il 1940, in piena Seconda Guerra Mondiale.
Francia e Germania sono considerati dai “sovranisti” nostrani i nemici dell’Italia per la loro politica economica.
Come abbiamo cercato di spiegare più volte, non si tratta di una questione di paesi, la Francia o la Germania, ma di sistema sociale. Si tratta del sistema economico capitalistico che concentra tutte le ricchezze nelle mani di sempre meno persone che per sostenere la propria ricchezza affamano il resto del mondo. Ma è il sistema capitalistico che bisogna mettere in discussione e distruggere alle fondamenta se si vuole risolvere la crisi economica in modo definitivo. Bisogna mettere in discussione la proprietà privata dei mezzi di produzione; bisogna socializzare la ricchezza prodotta dalle imprese di tutti i tipi ed impedire che essa venga accumulata nelle mani di poche persone.
Ma non è questo che vogliono i “sovranisti”, anzi al contrario le loro azioni economiche favoriscono le imprese capitalistiche ai danni dei lavoratori. Per le imprese (le cosiddette partite IVA) agevolazioni fiscali con tassa piatta al 15%; per i lavoratori dipendenti e i pensionati tasse dal 30 al 40% circa e per i tutti i pensionati blocco delle rivalutazioni con le quali è stato finanziato l’imbroglio della cosiddetta “quota cento”.
In Italia ci sono 47 grandi capitalisti che da soli possiedono ben 150 miliardi di euro di patrimonio personale, cioè di ricchezza diversa da quella delle aziende che essi gestiscono. Se ne conoscono solo una decina, i primi dieci più ricchi, fra cui il padrone di Luxottica o il solito Berlusconi. Nulla si sa degli altri 37. Ci sono ma nessuno li conosce. Possono dormire sonni tranquilli perché i “sovranisti” non toccheranno mai i loro patrimoni, neppure di striscio. Eppure i loro patrimoni sono il frutto del lavoro dei lavoratori delle aziende che questi signori controllano. Si tratta del cosiddetto “plusvalore” di marxiana memoria, che viene prodotto dal lavoro salariato e di cui si appropriano i capitalisti, che lo accumulano e lo gestiscono non secondo gli interessi sociali ma esclusivamente per i propri interessi, per aumentare i propri profitti e il proprio patrimonio.
Non bisogna avere una laurea in economia per capire che quando le ricchezze si concentrano in poche mani ciò provoca povertà diffusa perché solo pochi possono spendere a iosa. In più la società capitalistica ha realizzato un aumento esponenziale della disponibilità di merci che però non riescono ad essere vendute perché chi dovrebbe comprarle, innanzitutto i lavoratori salariati di tutti i settori produttivi o dei servizi, non hanno stipendi adeguati a soddisfare neppure le proprie esigenze fondamentali, cibo, spese casa, istruzione, sanità e quant’altro. È il fenomeno della cosiddetta “sovrapproduzione” (è sempre Marx) che porta al paradosso di avere i supermercati che scoppiano letteralmente di merci di tutti i tipi che però non possono essere acquistate perché tutti i soldi stanno in mano a pochi super capitalisti (i 47 che prima indicavamo in Italia). Un caso di "sovrapproduzione" è quello che vede protagonisti in questi giorni i pastori sardi che buttano via per strada il loro latte.
E invece di pigliarsela con costoro i nostri governanti vogliono fare la guerra alla Francia e alla Germania, nemmeno ai capitalisti di quei paesi ma proprio a quei paesi e a quei popoli.
Le grandi multinazionali che fanno capo alla Casaleggio&Associati vogliono per caso l’abolizione del sistema capitalistico? Pensiamo proprio di no! Le imprese agricole “padane” o le imprese industriali delle regioni del Nord dove c’è la maggioranza leghista, quelle responsabili in gran parte dell’inquinamento della cosiddetta “terra dei fuochi” in Campania, vogliono l’abolizione del sistema capitalistico? Pensiamo proprio di no! Vogliono agevolazioni fiscali, condoni tombali, finanziamenti statali a fondo perduto. Vogliono combattere contro le imprese di Francia e Germania e del resto d’Europa per guadagnare sempre di più. E vogliono condurre questa battaglia sfruttando il malcontento popolare che il loro sistema sociale ha provocato e di cui essi stessi sono responsabili, quando chiudono le fabbriche in Italia e le vanno ad aprire in Polonia, ad esempio, la dove è andato in visita il ministro padano dell’interno a magnificare la presenza economica “italiana”. E i nostri governanti “sovranisti” si prostrano ai loro piedi e spingono la gente ad odiare la Francia e la Germania sperando che in questo modo si possano trattare condizioni migliori al banchetto delle multinazionali sulla pelle dei popoli che sono messi gli uni contro gli altri, poveri contro altri poveri mentre i 47 multimiliardari italiani, insieme a quelli di Francia Germania e degli altri stati continueranno ad ingrassarsi sulla pelle dei poveri cristi.
Lo so, sono un comunista, un “catto-comunista” si sarebbe detto una volta. Uno che vuole mettere insieme il marxismo scientifico, che ha sviscerato la reale natura dei rapporti economici di produzione, e le religioni come quella praticata dai seguaci di Gesù di Nazareth o del profeta Muhammad, superando la metafisica che le imprigiona e le rende schiave di chi ha il potere economico e politico e le ha usate e vuole ancora usarle come carburante per la guerra.
Io credo fermamente che si possa invertire la rotta e fermare questa barca del mondo che sta navigando verso la propria autodistruzione.
Fermiamo i sovranisti e i loro imbrogli. Occorre farlo ora! E non cadiamo nelle provocazioni della mai morta "strategia della tensione" che, anche in queste ore, sta andando in scena in Italia e che fa solo ed esclusivamente il gioco dei sovranisti di turno.
Giovanni Sarubbi



Domenica 10 Febbraio,2019 Ore: 19:12
 
 
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