- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (296) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel Mondo",di Giuseppe Bruzzone

Editoriale
"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel Mondo"

di Giuseppe Bruzzone

Ritorno per l'ultima volta sull' esame di questa splendida frase di Gandhi. Questa frase comprende anche l'oggi, il nostro tempo, la situazione nucleare in cui ci troviamo, per cui pochi, possono decidere per moltissimi, anche della loro possibilità di vita o di morte. Mai avvenuta in passato, nei gruppi-stato, in cui come persone, individui, siamo inseriti. Anche allora si poteva morire, ma mai con l' enorme capacità distruttiva odierna.
Ci rendiamo conto che abbiamo portato il Sole, il "nostro" Sole che ci permette la Vita come esseri umani, come Natura, sulla Terra ? Le esplosioni atomiche vi avvengono, ma noi, suoi abitanti, siamo a migliaia di Km. di distanza. Avere queste esplosioni accanto a noi, vorrebbe dire milioni di gradi di calore sviluppato, che dissolverebbero qualsiasi presenza umana e non, e venti radioattivi di aria calda, che per altrettanti grandi spazi, spazzerebbero ogni ostacolo davanti a sé provocando morte e distruzioni a misura della potenza impiegata.
Fa riferimento alla persona, all' individuo come Franco Fornari in "Psicanalisi della guerra atomica", studioso della vita delle persone, dei gruppi stato, che indica nel ritorno al soggetto una possibile definitiva risoluzione del problema Pace, attinente il nostro mondo nucleare, proprio come Gandhi che afferma il tuo cambiamento personale, perché possa esserci quello del mondo. I gruppi stato non si amano, possono allearsi fra loro, ma sempre contro qualcuno. Vige la legge della morte tua e vita mia, storicamente deleteria per i suoi innumerevoli morti, e a maggior ragione in tempi nucleari, con la presenza di queste armi assolute. Ecco perché tu persona, individuo, devi essere responsabile della tua violenza, senza cederla allo stato perché può distruggerti, insieme a sé stesso. Ci pensino bene coloro che parlano ancora oggi della difesa della Patria o dello Stato, come fossimo nel Novecento. Questa padronanza di sé stessi avrebbe tanti significati e aprirebbe prospettive di una nuova vita umana, sociale dopo il superamento di questo pericolo di sparizione della nostra specie ( parolone? Non sono io il primo a dirlo ). Vorrebbe dire che c' è la consapevolezza che siamo una stessa Razza Umana che vive sul Pianeta in cui ci troviamo, che i problemi climatici devono essere affrontati subito insieme a quelli della Pace, perché se così non fosse potremmo scegliere di fare le vacanze nell'Artico invece che a Milano Marittima, considerate le alte temperature e lo scioglimento dei ghiacciai. ( Che evidentemente non è "solo" una cosiddetta notizia giornalistica , ma un problema) Che i soldi che vengono destinati alle armi sarebbero dirottati per risolvere problemi sociali e politici. Solo questo non risolverebbe tante situazioni ? E in Africa invece di imporre mono culture o corrompendo dirigenti locali per i controllo di miniere o giacimenti, per noi occidentali "interessanti", armando anche gruppi locali per ragioni "geopolitiche", non potremmo cambiare le stesse e non lamentarci perché migliaia di persone scappano in definitiva per cause anche nostre ? E in Siria ? I soldi che anche noi italiani abbiamo dato al governo turco perché "trattenga" i siriani bombardati da armi occidentali e non ci facciano avere il problema, che si è posto, di altri desiderosi, di "crociere" in mare? E i vaccini del Covid ? Questo virus non ha colpito, chi più chi meno, tutti i Paesi ? E allora perché non fare una ricerca comune che comprenda alcune diversità dello stesso in varie zone comunque estese, nell' interesse generale ? Perché, per ragioni politiche, accusare avversari politici sostenendo che essi stanno cercando di rubarne gli studi quando è abbastanza notorio, anche in termini ufficiali, che gli stessi spiano amici e nemici in modo quotidiano ? Ecco quelle che io chiamo furbastrerie, devono finire. In uno Stato Uomo di cui ognuno ha la responsabilità di sé stesso, convivendo con altri, e per evitare conflitti, pensando anche al futuro dei nostri figli e nipoti.
Milano 2 agosto 2020
Giuseppe Bruzzone
(Un pensiero per Hiroshima e Nagasaki . MAI più, è il pensiero più importante, per le persone che mi sono vicine, senza escludere le altre)



Martedì 04 Agosto,2020 Ore: 15:07
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Editoriali

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info