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www.ildialogo.org Patrimoniale, per la sanità, il lavoro, l’ambiente il clima e la manutenzione del territorio,di Mattia Montanile

Editoriale
Patrimoniale, per la sanità, il lavoro, l’ambiente il clima e la manutenzione del territorio

di Mattia Montanile

Mattina MontanileCon 8 mila contagiati in due giorni, si fa un gran parlare sulla presunta curva in discesa su cui si argomenta la necessità della fase due, della riapertura e ritorno alla normalità, un approccio maldestro di tipo affaristico ed egoistico di un blocco sociale responsabile dell’uragano virale che ha investito l’umanità. Sia chiaro che la curva si può dichiarare discendente se il numero dei contagiati di ogni 24 ore è inferiore ai guariti, in assenza di tale condizione la curva se pur ammorbidita è sempre ascendente. Siamo ancora ben lontani da questa condizione ed ogni ragionamento sulla fase due è prematuro rischioso e irresponsabile.
Nel mondo 2 milioni di persone contagiati, oltre 100 mila i deceduti. Negli USA e in Gran Bretagna paesi anglofoni, imperialisti e capofila nel mondo ad avanzata economia capitalista siamo a 600 mila contagiati e a 3 mila deceduti ogni 24 ore. Trump e Johnson hanno prima avuto un approccio scriteriato alla pandemia derubricandola ad infezione poco più di un influenza e poi drammatizzandola indicando come probabili e possibili 100 mila morti in Usa, lasciando intendere che sotto questa cifra alla fine si può considerare vittoriosa la lotta contro il malefico virus.
Fosse comuni a New York per i malati di covid-19
Si tratta di un cinico tentativo di mettere le mani avanti per coprire le sue responsabilità. Negli USA con l’abrogazione da parte di Trump della riforma sanitaria di Obama, che ha tolto ai poveri e ai senza lavoro il diritto dell'assistenza sanitaria, oggi gli ammalati covid-19 senza assistenza ed anche i disabili sono affidati alle cure di volontari o a medici a ridotto regime salariale in strutture inadeguate e carenti di farmaci e apparecchiature, a cui spesso vengono negate terapie intensive e ossigenazioni. Ai deceduti poveri da morti vengono negate anche i container refrigerati e sepolti in fosse comune immortalate e trasmesse al mondo senza vergogna e con un disprezzo subumano barbaro, crudele e criminale.
In questo contesto in Italia, mentre si continuano a registrare un numero di contagiati doppio dei guariti e un numero crescente di contagiati attuali e complessivi con una media niente affatto rassicurante di 2 mila ogni 24 ore, c’è chi ha il coraggio irresponsabile di proporre le chiese aperte, e il ritorno alla normalità produttiva e della vita sociale, si tratta di un offensiva di un area politica geografica, ed economica nelle quattro regioni del Nord non capace e non disponibile a riflettere sulle proprie pesanti responsabilità sugli oltre 15 mila morti l’80 del totale di tutto il paese. Si distinguono in questa corsa al baratro i media che si ostinano a dare voce alle 50 mila aziende del Nord che hanno chiesto ai prefetti e al governo l’apertura generalizzata dell’apparato produttivo, le strutture della CONFINDUSTRIA regionale, e i media di proprietà di affaristi senza scrupoli.
La nostrana destra economica e sovranista che nella prima fase ha sottovalutato e criticato in modo scriteriato il distanziamento sociale e la chiusura di parte dell’apparato produttivo, sembra oggi alla ricerca di una ripresa, forse pensando ad una seconda catastrofe sanitaria come condizione per imporre una svolta autoritaria. I paesi sovranisti, Polonia e Ungheria, che rubano lavoro attirando imprese offrendogli condizioni salariali da fame e un regime di diritti da popoli sudamericani; il cosiddetto asse del Nord Europa, Austria, Germania, Finlandia spalleggiano l’Olanda che ci sottrae le sede legali delle aziende tra cui spiccano quelle della destra economica di Berlusconi ed Agnelli, offrendogli un paradiso fiscale con il consenso della comunità Europea, e si permettono di negare ai paesi più colpiti dal virus Italia, Spagna e Francia le risorse necessarie per far fronte ad un emergenza oggettiva e imprevedibile. Predicano rigore economico e il ritorno alla normalità mentre in Europa si registrano decine di migliaia di contagiati e diverse migliaia di morti al giorno.
Impongono alla economia italiana, a prescindere dalla effettiva necessità di rafforzamento delle strutture sanitarie e dalla verifica dei collaterali effetti e danni provocati dalla Pandemia, di stabilire il massimo degli aiuti fissandoli allo sforamento del 2% del Pil e quindi a 35/36 miliardi di Euro del tutto insufficienti, in pratica meno del 10% dei bisogni reali. Quest’asse immorale è in difesa sleale della logica del rigore, evita un ragionamento sulle priorità sociali ambientali, del cambiamento e della trasformazione, affamano, ricattano, ingrassano senza scrupoli, e si mettono di traverso alla emissioni di Euro bond e corona bond.
Si tratta di un operazione di strangolamento inaccettabile che configura le mira di questi paesi sul patrimonio artistico, monumentale, e delle infrastrutture civile Italiano che vogliono annettersi ed acquisire costringendo l’Italia così come hanno fatto con la Grecia, ad accedere al fondo salva Stato. L’Italia ha assoluto bisogno di aiutare l’Europa a liberarsi dal controllo finanziario e bancario che agisce seguendo le scelte e gli interessi degli organismi internazionali del capitale ma per vincere questa battaglia ha bisogno di fare una scelta netta a favore delle priorità degli interessi del popolo e del proletariato.
Per questo ha bisogno di tre provocazione esemplari: a) la patrimoniale, quella vera, sui grandi patrimoni non il palliativo di un prelievo sui redditi alti perché quelli sono già tassati; b) la rettifica della scelta dei 400 miliardi alle imprese senza indirizzo programmatico su investimenti, e scelte produttive, su controllo democratico su gestione e fisco, c) un piano nazionale per il riassetto del sistema sanitario, per il lavoro, la cura dell’ambiente del clima e la manutenzione delle infrastrutture capace di parlare al popolo italiano e agli europei.



Domenica 12 Aprile,2020 Ore: 14:16
 
 
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