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www.ildialogo.org Earth Overshoot Day (EOD)<br />Il giorno del sorpasso,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l’otto ogni mese
Earth Overshoot Day (EOD)
Il giorno del sorpasso

Anno dopo anno diventiamo sempre più avidi


di Michele Zarrella

Il primo agosto, secondo il Global Footprint Networ, organizzazione di ricerca internazionale, abbiamo consumato le risorse naturali che la Terra mette a disposizione. Cosa vuol dire?

Vuol dire che ognuno di noi da oggi è in debito. la nostra specie consuma – e, cosa gravissima, spesso spreca – più di quello che il pianeta può produrre. Vuol dire che abbiamo sfruttato e consumato in anticipo – e di molti mesi – tutte le risorse naturali rigenerabili che ci mette a disposizione ogni anno il pianeta. Vuol dire che La Terra non può più rigenerare quanto consumeremo dal 2 agosto fino a 31 dicembre e dobbiamo andare in prestito. Da oggi il nostro conto è in rosso perché da oggi la Terra è in overshoot: non può cioè rigenerare quanto consumeremo fino a fine anno. È come se una famiglia che guadagna 30.000 €/anno ne spende 35.000.

 

Può durare per molto un comportamento simile?

Dipende da come si onorano i debiti. Se una famiglia fa dei debiti, e poi li onora tutto torna come prima. Ma se non ripaga i debiti le conseguenze sono pericolose. Così sarà con il pianeta. L’Homo sapiens sapiens non può fare sempre debiti e non onorarli.

 

Da quando succede ciò?

Dagli anni Settanta quando il “sorpasso” avveniva gli ultimi giorni di dicembre, ora avviene il primo agosto in un crescendo annuale insostenibile per la nostra specie.

 

Cioè ogni anno la data dell’EOD risulta in anticipo rispetto all’anno precedente.

Per capirci basta guardare la storia. Nel 1987 l’EOD cadde il 19 dicembre. Successivamente tale data è caduta sempre prima nel calendario. Nel 2000 avvenne il primo novembre. Nel 2010 l’EOD si ebbe il 12 ottobre. Nel 2016 l’8 agosto. E quest’anno il primo agosto.

 

Insomma invece di onorare i debiti continuiamo a farne sempre più.

Esatto. E in una progressione irrazionale. E con conseguenze disastrose. “La fame dell’uomo bianco divorerà la terra e la renderà un deserto.”, scriveva 150 anni fa il Capo Seattle nella Lettera agli Stati Uniti d’America [https://www.disinformazione.it/letteraindiani.htm]. “Se qualcuno osservasse dall’esterno la società planetaria, si stupirebbe di fronte a un simile comportamento che a volte sembra suicida.”, scrive papa Francesco nel par. 55 dell’enciclica LAUDATO SI’ del 2015 [http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html].  

 

Sul pianeta chi consuma di più?

I maggiori consumatori sono gli abitanti del Qatar e del Lussemburgo. Se tutta la popolazione consumasse come questi ultimi l’EOD cadrebbe a metà febbraio circa. Se tutti consumassimo come gli americani l’EOD cadrebbe a metà marzo. Ma noi italiani non siamo gli ultimi. Al nostro ritmo non arriveremmo a fine maggio. Per quanto consumiamo l’umanità avrebbe bisogno di due pianeti come la nostra Terra. Più precisamente di 1,7, commenta il WWF, partner di Global Footprint Network. E per soddisfare il fabbisogno degli italiani servirebbero 4,3 Italie.
 

Ma un pianeta di riserva non l’abbiamo.

No. E se pure ci fosse nell’Universo non abbiamo le tecnologie per poterlo raggiungere. Né possiamo pensare di mandare mezza popolazione mondiale sulla Luna o, in futuro, su Marte.

 

Cosa fare?

L’analisi del Global Footprint Network si basa sul consumo di frutta, verdura, carne, pesce, acqua e legno. Se l’umanità riducesse i consumi e riuscisse a spostare la data dell’EOD in avanti ogni anno di 5 giorni, si tornerebbe in pari entro 30 anni. Ci conviene quindi cambiare rotta prima possibile. Per esempio, eliminando gli sprechi di cibo e riducendo il consumo di carne, potremmo spostare in avanti nel calendario di un mese la data dell’overshoot day. Dimezzando poi il carbonio che immettiamo nell’atmosfera guadagneremmo tre mesi. Dunque tocca a noi: i piccoli grandi gesti di ognuno di noi diventano importantissimi per il futuro nostro e dei nostri nipoti. Riduciamo immediatamente gli sprechi, utilizziamo energie rinnovabili, diveniamo responsabili e rispettiamo l’ambiente che ci permette di vivere.

Gesualdo, 8 agosto 2018

*Ingegnere e astrofilo

Per contatti

zarmic@gmail.com

 

 

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Mercoledì 08 Agosto,2018 Ore: 08:06
 
 
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