Riflessione
Cari fratelli musulmani, vi invito ad essere attivi
di Renzo Coletti
Ringrazio Renzo Coletti per questa sua riflessione. Il senso del mio "chiedere scusa" è legato all'idea che tutti siamo responsabili delle violenze che oggi stiamo vivendo. C'è la responsabilità diretta di chi commette azioni orribili; ma c'è anche la responsabilità di chi non ha visto, ho a fatto finta di non vedere, o di chi come me e quelli come me e Renzo Coletti che non sono riusciti ad incidere nella realtà della nostra società, pur avendo da tempo ed in tutti i modi possibili combattuto contro le ideologie come quelle che hanno portato alla strage della Norvegia. E' un "chiedere scusa" che gronda dolore per le giovani vite stroncate, per l'odio diffuso a piene mani, per la violenza che ancora bagnerà di sangue le strade del mondo. Ma è un chiedere scusa che non è un invito alla impotenza ma anzi è un incitamento a rendersi conto del baratro nel quale siamo per uscirne tutti insieme, perchè l'umanità è una sola e o ci si salva tutti o nessuno. (Giovanni Sarubbi) Questo editoriale di Giovanni Sarubbi, scandisce le tematiche del nostro tempo: un tempo che si nutre della disinformazione, nel creare un nemico per tutte le stagioni, un vuoto culturale, un pensiero unico, associazioni di idee contorte e perverse. Personalmente non amo chiedere scusa senza essere colpevole, quindi non mi associo a questo seintimento, visto non vi associo neppure alla cultura dominante, al razzismo, al fondamentalismo, al tradimento di tutte le ideologie, le dottrine, le Fedi. Chiedere scusa per coloro che combatto da sempre, non è nel mio carattere, ma resta comunque l’amaro in bocca nel vedere quanto siamo giunti allo stato di barbarie. Chiedo invece scusa ai compagni musulmani, ai compagni tutti, per non essere riuscito a trasmettere la volontà di sconfiggere la tolleranza, il pacifismo, l’ipocrisia, il fondamentalismo che nasce da ogni ideologia e dottrina o da qualsiasi religione. Giovedì 28 Luglio,2011 Ore: 10:36 |