Il dopo Referendum
RITORNARE ALLO SPIRITO DELLA COSTITUENTE

di Mauro Matteucci

- Innanzi tutto è stata una vittoria della nostra Carta costituzionale, nonostante decenni in cui si è fatto di tutto, dalla destra e dalla cosiddetta sinistra per stravolgerla, rimuoverla dalla coscienza delle persone, per non realizzarne il progetto sociale e etico complessivo. Grandissimo merito va agli innumerevoli Comitati del NO formati da volontari attivissimi e preparati, spesso lontani dai partiti, all'ANPI (straordinario Carlo Smuraglia nonostante gli oltre 90 anni!) all'ARCI e alla CGIL, anche se - e non è un caso - nessuno ne parla, ma tutti i giornalisti sembrano pendere dalle labbra dei vari Salvini, Melloni e Berlusconi considerati i veri vincitori, mentre è stata la "gente" nel senso di cittadini responsabili"- che almeno questa volta hanno rifiutato di divenire sudditi - i veri protagonisti di una vittoria dalle dimensioni insperate.
- Credo che molti fattori abbiano contribuito alla nettissima vittoria del NO, ma soprattutto tre: i valori fondanti della Costituzione che sono infinitamente più validi e più forti dei disvalori affermatisi, anche per colpa dei politici, come il denaro, il successo, l'egoismo sociale; secondo, il  gravissimo disagio socio-economico che colpisce ampi strati, dai giovani disoccupati, sottoccupati, precari o schiavizzati ai pensionati al limite della sopravvivenza, alla rapina della grande finanza e delle banche nei confronti delle classi medie e popolari. Ultimo, l'arroganza mista a ignoranza dei cosiddetti nuovi politici, dall'ineffabile premier ai suoi fedelissimi, che in una riflessione da voi pubblicata ho chiamato "La Banda dei Pinocchi" Chi ha un minimo di senso del "rispetto" ha visto i confronti tra grandi costituzionalisti come Zagrebelsky e De Siervo con Renzi e la Serracchiani, credo sia rimasto sconvolto dall'aggressività e dall'improntitudine di questi ultimi due.
- Si parla molto di scenari post-referendum e anche qui avrei alcune cose da dire. Personalmente sono contrarissimo al ritorno degli impresentabili D'Alema, Veltroni, Bersani, Cuperlo e via riesumando, così come un Renzi-bis sarebbe uno schiaffo ai milioni di Italiani che hanno trovato la forza di rimandarlo a Rignano a imparare la lezione dell'umiltà. Credo che bisogna rimettere al centro il bene comune e un modo davvero nuovo-vecchio di fare politica, che sappia ricollegarsi alle grandi intuizioni dei Padri costituenti. Questi, in un momento drammatico della storia italiana - era appena finita una guerra che aveva devastato il Paese e le coscienze - furono capaci di elaborare un progetto che, insieme alla Resistenza, rappresentò la risurrezione dell'Italia. Il nuovo sarà proprio rappresentato da un progetto che, basandosi sulla solidarietà, sull'uguaglianza, sulla libertà, sia capace di affrontare le sfide complesse del tempo presente.
  Come educatore - non sono un politico - non ho che da richiamarmi alle parole del grande maestro di Barbiana: Dovevo ben insegnare come il cittadino reagisce all'ingiustizia. Come ha libertà di parola e di stampa ... Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto.
Mauro Matteucci



Mercoledì 07 Dicembre,2016 Ore: 22:02