Lavoro.
Presa di posizione della Commissione globalizzazione e ambiente della FCEI

di Agenzia NEV del 2/02/2011

"Lavoro, bene comune": resa pubblica oggi una posizione protestante sul diritto al lavoro


Roma (NEV), 2 febbraio 2011 - “Il lavoro, un tema carico di valenze simboliche per l’elaborazione protestante, è riapparso dopo tanto all’attenzione mediatica non come costo da comprimere, ma come aspetto delle condizioni materiali dell’esistenza”. Con questa costatazione si apre il documento reso pubblico oggi dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), con il titolo “Lavoro, bene comune”.

"Sull'onda degli avvenimenti di questi mesi, e in particolare di gennaio, con questo testo esprimiamo una posizione di protestanti che in questo paese partecipano e sostengono chi sta riportando il tema del lavoro nelle agende dei governanti", ha dichiarato Antonella Visintin, coordinatrice della GLAM. La presa di posizione, lunga, articolata e ben documentata, parla di una "generazione distrutta dal precariato", e punta il dito contro le politiche nel settore dell'istruzione, ma anche contro le non-politiche nel settore dell'industria e del commercio. E sottolinea il rischio più grave: quello della perdita dei diritti. Invece “il lavoro – si legge nel testo GLAM - in quanto intervento e interazione con il resto del Creato non può non riflettere l’amore e la giustizia di Dio che ha creato l’umanità a sua immagine, ad immagine non di chi semina morte in ogni suo gesto ma di chi dà e porta la vita". Per la GLAM “il lavoro non è un idolo (mezzo di salvezza) e non è neanche amorale (intrinsecamente buono), dunque cristiani nel mondo ed anche in Italia si pongono l’antica domanda su cosa, quanto, come, perché e per chi produrre. Anche in presenza di un eventuale reddito di cittadinanza il lavoro continua ad essere centrale nella vita delle persone e la produzione di beni e servizi non può continuare ad essere un feroce gioco ad eliminazione tra Paesi e tra lavoratori”.

La GLAM ricorda poi che su questi temi è impegnata anche la rete CALL (Church Action on Labour and Life) promossa dalla Conferenza delle chiese europee (KEK) e nata la scorsa primavera. A marzo proporrà in Germania un seminario su “Lavoro e precariato” a partire dall'elaborazione di questionari che raccolgono i dati nazionali (per il testo completo vedi Documentazione).



Venerd́ 04 Febbraio,2011 Ore: 15:11