Razzismo - Lettera
Cosa mi resta per sentirmi ancora cittadina ?

di Augusta De Piero -Udine

Cari amici
Il 31 ottobre scorso vi ho trasmesso una lettera che avevo scritto al presidente dell’Ordine dei medici e che avete, con un gesto di partecipazione che ho molto apprezzato, pubblicato fra gli appelli (Clicca quì per leggere quella lettera).
Purtroppo l’emendamento presentato dalla Lega Nord che in quella lettera-appello é descritto, dopo essere stato ritirato (si dice per pressioni del governo), é stato riproposto al dibattito parlamentare.
La fonte delle informazioni é sempre il prezioso sito facente capo alla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni.
Nel sito Simmweb, pur costantemente aggiornato, non ho trovato (ancora) traccia di interventi politici, sia di rappresentanti di partito, sia di rappresentanti istituzionali.
Né l’opinione pubblica, rinnovata maggioranza silenziosa, li sollecita.
I numerosi appelli di organizzazioni e ordini professionali non sono diventati fondamento per una riflessione pubblica e condivisa.
Mi chiedo, ma forse perdo tempo, chi sosterrà i medici capaci di rispettare il proprio Codice deontologico ? Come faranno i responsabili della sanità nelle istituzioni locali (almeno quelli che non si siano consapevolmente o per noia adeguati alla pazza bestialità dominante) ad accettare di trasformare un bene primario, già riconosciuto diritto, in un privilegio a differenziazione geografica? E di farlo per i residenti nel proprio territorio, persino se bambini? Avranno la sfrontatezza di dare spazio all’organizzazione di futuri family day?
Sorvolo sugli Atei devoti [1] ad alleanza papale che voteranno in parlamento in favore dell’emendamento della Lega Nord.
E sorvolo ancor più decisamente sui “devoti cristiani” tout court che si faranno obbedienti ai più opportunistici dictat di partito.
Basta la convenienza a giustificare una simile resa?
E sorvolo soprattutto su tutti coloro – quali che siano le loro posizioni nei confronti delle “cause ultime” – che hanno giurato fedeltà alla Costituzione .
Sorvola qui, sorvola là cosa mi resta per sentirmi ancora cittadina e non suddita dell’incoscienza?
E come farò ad affidare la mia salute a un medico che si faccia beffe di ciò che ha giurato?



Augusta De Piero -Udine
diariealtro.splinder.com



Note

[1] questo indirizzo rimanda alla registrazione sonora di un’intervista molto interessante con il direttore dell’osservatore romano



Venerdì, 14 novembre 2008