Politica - Dibattito
Incognite o certezze?

di Renzo Coletti.

Fedeli al nostro progetto editoriale di consentire il confronto fra le persone riproduciamo questo intervento di Renzo Coletti che crediamo sia rappresentativo di un sentimento molto diffuso fra i militanti di base della sinistra. Come è nostra abitudine abbiamo lasciato inalterato il testo per consentire a tutti di percepire fino in fondo la sofferenza profonda che oggi viene vissuta da migliaia e migliaia di militanti della sinistra. Invitiamo tutti a confrontarsi con questa sofferenza evitando di fermarsi a questioni di forma o di tipo personalistico.


LEGGO sul sito un articolo di Lidia Menapace: “Incognite del voto” (Clicca qui per leggere l’articolo). La domanda vi viene quindi spontanea: incognite o certezze? Le domande si susseguono e le possibili risposte mi irritano e inizio a scrivere.
Non sono mai stato molto tollerante, non vengo a facili patti con nessuno, ma quando vedo ridurre la politica ad una conta tra i sessi, mi riscaldo. Tra non molto avremo anche il mondo gay che proporrà la sua quota di rappresentanti in parlamento? Poi vi saranno gli emigrati, i religiosi, gli scienziati, le suore e i… cerebro lesi? Quelli certo non mancano e belano al Voto! Al Voto! Un bastaaa!!! Mi muore in gola e la rabbia aumenta. Poi la realtà mi colpisce come un pugno in faccia. Camice nere, svastiche, saluti fascisti, leggi repressive, polizia parallela, contractors, intercettazioni telefoniche, intercettazioni di messaggi, pestaggi, torture, genocidi, guerre pacifiste, stati canaglia, missioni umanitarie, esportazione democratica, esportazione di armi, di droga, di organi, alimenti geneticamente modificati, vaccini improbabili… mi fermo di botto. Respiro profondamente… a quando la guerra? Come diceva Guccini, tette al vento, culi all’aria, addomi al sole, telecamere guardone, neonati viziosi e padri generosi si alternano in giochi erotici sempre più fantasiosi e smodati. Cara Compagna Lidia, ci fai o ci sei? Dove riesci ad intravedere incognite? Mai nessuna campagna elettorale, (si fa per dire) è mai stata più certa nel suo risultato! Quale risultato? Beh… se non lo hai capito sino ad oggi, allora… sei stata partigiana? Se ti trovassi in un momento d’euforia in un confronto sessuale con un diciottenne… diresti forse: “la mamma ti ha detto niente?” “no!” “come la mettiamo? Tu non sai niente… io non ricordo…”.
Gentile signora onorevole,
potrei capire tutto e di più, ma una cosa non posso perdonarle. Quanto guadagna un parlamentare al mese? Quanto un sindaco, un assessore, un consigliere comunale o regionale? Dopo quanto un parlamentare ha diritto alla pensione? Di quante agevolazioni può usufruire? Ora una nuova domandina: lei ha combattuto o fatto la resistenza per quanto sopra citato o per un giorno usufruire del suo stato attuale? Se mi permetto di fare certe osservazioni e domande, è perché nella mia famiglia i partigiani ci sono stati e hanno combattuto pistola in pugno e libertà nel cuore. Si! Sono morti e spero non vedano cosa abbiamo fatto per la loro memoria e il loro sacrificio! Lei ha votato le leggi più infami che il parlamento italiano abbia mai fatto. Ha inviato militari e assassini di professione in paesi che non ci hanno fatto nulla e ha quindi tradito la costituzione e le leggi restanti di questo nostro paese ormai fallito e prostrato al colonizzatore anglo americano. C’è di più: i sovracitati imperi, sono a loro volta vittime e servi di banchieri e finanzieri o multinazionali. Quindi può dirmi quali incognite e cosa potrà modificare il voto di chi ancora si illude di esercitare un suo diritto dovere? Mi creda se le dico che in lei non cerco altro che di evidenziare le problematiche del nostro tempo. Lei forse è in buona fede o ha buoni sentimenti. Resta da chiedersi cosa possa motivare una persona onesta e pulita a entrare in un parlamento di criminali assassini e commedianti ipocriti. Non si senta colpevole più di tanto, vi è chi si dichiara Cristiano o di altra fede religiosa, che segue la stessa logica e in più il nostro amato e odiato Papa. Sua Santità, si sta adeguando al nuovo fascismo che lei e i miei cari hanno combattuto, ma ancora stanno combattendo con alcuni di noi che strilliamo ogni volta che ci pestano i piedi. Non preghiamo, non chiediamo nulla a dio, lui ci ha fornito di una mente, di senso critico, di capacità artistiche, ci ha insegnato il bello senza una sola ora di lezione scolastica, ci ha inculcato il senso del bene e del male, ci ha insegnato a scacciare i mercanti dal Tempio, ci ha iniziato all’Amore, ci ha teso una mano, e noi? Abbiamo inchiodato suo figlio ad una croce, mentre ogni giorno lo rifacciamo e verifichiamo le nostre potenzialità auto distruttive e sadiche. Le incognite restano comunque e vediamole insieme. Cosa creerà e sin dove si spingerà la recessione americana? Quali provvedimenti ci hanno garantito i nostri beniamini politici? Come reagiremo all’instabilità che si determinerà nella pretesa creazione di uno stato d’Albania? Ancora guerra e uranio impoverito? La guerra all’Iran, e la Siria, sarà il futuro che ci attende? La carenza alimentare già in stato avanzato come pure la carenza energetica, come verrà affrontata? Ci nutriremo a metanolo? Il materasso sarà ancora la cassaforte dove far svalutare i nostri risparmi? Quanto impiegheranno i ghiacciai a sciogliersi, Quante tasse dovremo pagare ancora per ucciderci con i gas di scarico delle auto, degli aerei, degli elicotteri, dei mostri bellici per eccellenza?
Quante forme di virus per guerre batteriologiche saremo in grado di superare tra una meditazione orientale e un mantra nostrano?
Torno al tu. Cara Lidia, dimostra la tua onestà intellettuale in un modo semplicissimo. Dopo aver letto questo mio articolo, rispondimi da compagna a compagno e dimmi se ho sbagliato a ritenerti capace di assumerti questo ruolo momentaneo di capro espiatorio, che non è che frutto della volontà di riprendere da dove tu e i miei cari hanno terminato.
“Fischia il vento … tuona la bufera… scarpe rotte, eppur bisogna andar…”


Renzo Coletti.



Venerdì, 15 febbraio 2008