Firenze
Incontro fra il Cardinale Antonelli e la comunità ebraica

A cura di Emanuele Viterbo

Dopo le recenti polemiche sul contenuto della "nuova preghiera" per il venerdì santo per i cattolici tradizionalisti, registriamo che qualcosa comincia a muoversi in senso contrario. Ne è testimonianza l’incontro del card. Antonelli con la comunità ebraica di Firenze sollecitato da una presa di posizione dell’Amicizia Ebraico Cristiana di Firenze (Clicca qui per leggere il documento) . Molto significativo nel documento della diocesi il richiamo alla dichiarazione "Nostra Aetate" del Concilio Vaticano II. Ci auguriamo che anche altri vescovi vogliano seguire l’esempio di Antonelli. (La redazione)


Oggi, 21 febbraio 2008, Sua Eminenza il Cardinale Enio Antonelli, Arcivescovo di Firenze ha fatto visita alla Comunità Ebraica di Firenze incontrando il Rabbino Capo Joseph Levi e la Presidente Daniela Misul.

Il Rabbino e la Presidente hanno apprezzato la volontà della Chiesa Fiorentina, nella figura del suo Arcivescovo, di far visita alla Comunità Ebraica, primo incontro nazionale fra un Cardinale ed un Rabbino dopo la modifica alla liturgia del venerdì Santo.

Il Rabbino ha ritenuto importante la volontà di ribadire, in questo momento delicato, i principi riguardanti il popolo ebraico e la sua fede, stabiliti dal Concilio Vaticano II.

Il cardinale ha voluto confermare che questi sono principi irrevocabili dal punto di vista della teologia cristiana, sottolineando, inoltre, che il senso di disagio venutosi a creare nel mondo ebraico sia probabilmente attribuibile alla poca sensibilità e conoscenza della sensibilità dell’altro.

Riportiamo il comunicato dell’Arcidiocesi di Firenze


IL SEGRETARIO
Emanuele Viterbo

Comunità Ebraica di Firenze
Via L.C. Farini, 4
50121 FIRENZE - ITALY
tel. +39.055.245252
fax +39.055.241811
e-mail comebrfi@tin.it
http://www.firenzebraica.net


Il comunicato dell’Arcidiocesi di Firenze


ARCIDIOCESI
DI FIRENZE

Nota
Oggi, 21 febbraio 2008, il Cardinale Arcivescovo ha fatto visita alla Comunità Ebraica. In merito al significato dell’incontro l’Arcidiocesi di Firen­ze comunica:
La Chiesa Cattolica considera il dialogo interreligioso un grande dono del Signore per questa nostra epoca.
Per i cristiani, la fede di Abramo, di Mosè e dei profeti è un bene pre­zioso nel quale essi riconoscono gli inizi della loro propria fede che trova la sua pienezza in Gesù Cristo.
La Chiesa che è in Firenze, mentre ringrazia Dio per l’amicizia e la sti­ma reciproca che condivide con i membri della Comunità Ebraica ormai da molto tempo, ricorda con gioia quanto afferma il paragrafo 4 della Dichiara­zione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane ’Nostra Aetate’ emanata dal Concilio Vaticano li: che cioè gli ebrei sono sempre «carissimi a Dio», perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili.
Essa, nello spirito della ’Nostra Aetate’ e alla luce del patrimonio spiri­tuale comune a cristiani ed ebrei intende «promuovere e raccomandare tra lo­ro la mutua conoscenza e stima che si ottengono soprattutto con gli studi bi­blici e teologici e con un fraterno dialogo».
Essa guarda con fiducia ai frutti che l’amichevole e sincero dialogo può portare.





Venerdì, 22 febbraio 2008