Le prime adesioni al nostro appello

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Di seguito riportiamo le prime adesioni al nostro appello "contro la dittatura" in relazione alla prossima scadenza elettorale del 13 maggio 2001. Riportiamo anche le voci di dissenso ricevute e lo facciamo senza alcuna remora sia perchè il nostro non è un appello al voto per questo o quel partito, sia perchè non abbiamo paura di confrontarci con alcuno, sia perchè, infine, non costringiamo nessuno ad aderire ad idee che non sono le sue. Il nostro appello non è neppure lontanamente paragonabile alla violenza della pubblicità, questa si che ottenebra il cervello, che ognuno di noi subisce quotidianamente in varie forme. Il nostro scopo, lo ripetiamo, e solo quello di fare tutto il possibile per difendere la nostra democrazia da una destra pericolosa sotto tutti i punti di vista. Crediamo del resto di essere in buona compagnia, fra cui citiamo un "moderato", che certo non si potrà accusare di farneticazioni, come l'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che, recentemente, dall'interno di una chiesa protestante come quella metodista di Roma, ha lanciato l'allarme contro una destra che vuole mettere in discussiome persino la prima parte della nostra Costituzione fra cui l'art. 41. Ringraziamo quanti hanno voluto aderire e rilanciare il nostro appello facendolo proprio. Continuate a scriverci. La Redazione

Davide P. chiarotta@libero.it

Carissimo Giovanni, sono Davide di Tempi di Fraternità. Sottoscriviamo in pieno questo documento, così come abbiamo fatto con altri che, sullo stesso tenore, ci sono stati sottoposti.

Sottoscriviamo con questa dicitura:

EDITRICE E REDAZIONE DEL MENSILE "TEMPI DI FRATERNITA' " - TORINO

Buona Pasqua!! Davide

Claudebarkate@aol.com

ricevuto, completamente in accordo, stampo il tutto e lo farò circolare il più possibile. Auguri a tutti noi, arrivederci al 14.05.2000. ilda

Giovanni Pistone [pistone@calvino.polito.it]

Caro Giovanni Sarubbi,

anche se e` tradizionale sotto elezioni spararle grosse, devo dirti che il tuo appello "contro la dittatura di Berlusconi" mi e` sembrato assolutamente esagerato, per non dire delirante. Questo tipo di atteggiamento contro la politica e, in generale, contro le "cose mondane", non ha nulla di evangelico ed ha gia causato infiniti errori e sofferenze. L'abolizione dell'economia non porta il Regno, ma solo orrende dittature in cui tutti sono eguali perche` tutti sono mendicanti di fronte al potere. Il fondamentalismo islamico e il nazionalismo arabo non sono invenzioni di Biffi, ma un tragico problema dei paesi arabi ,che le democrazie europee devono sforzarsi di affrontate nell'interesse proprio e dei paesi arabi stessi. In generale tutta la dichiarazione denuncia la pagliuzza e non vede la trave.

Ti invito dunque a non restare nel deserto ad imprecare contro diavoli che spesso sono dentro di noi e non fuori, ma ad andare a cena da Zaccheo (Lu 19,5) senza paura.

In conclusione mi dissocio nettamente dall'appello e protesto per l'uso di propaganda elettorale che viene fatto della lista di indirizzi della Facolta`.

Giovanni Pistone

Torino On Monday 02 April 2001 22:10, you wrote:

enrico.cerasi@libero.it

 Caro Giovanni, scusa se ti rispondo un po' frettolosamente, a caldo. Sono d'accordo con quanto dici, soprattutto nella sostanza. Siamo - e non solo in Italia - ad una svolta, che in parte è già avvenuta, in parte deve avvnire ancora. DEl resto, non vi è nulla, nel regno umano, che sia eterno: tantomeno i principi e le regole di democrazia ecc. E' vero invece che la percezione di questa svolta è, per lo più, assai insufficiente. Temo che la proposta che tu avanzi sia un po' in contrasto con la lucidità con cui hai descritto la situazione. A mio avviso il livello parlamentare, ma anche genericamente civile e democratico, non è il livello opportuno. E' vero invece che la destra ha già vinto a livello materiale, di rapporti di forza tra classi sociali, ed è da lì -   a mio modestissimo avviso - che bisogna, volenti o nolenti, ripartire. Come? Innanzitutto con una fraternizzazione con tutti gli sfruttati che vengono in Italia, di qualsiasi religione e di qualsiasi provenienza.

Un saluto fraterno

Enrico Cerasi.

Enrico Peyretti peyretti@tiscalinet.it

D'accordo sul vostro messaggio. Vorrei notizie maggiori e dettagliate su "Il Dialogo".

Grazie

     Enrico Peyretti (del mensile "il foglio", Torino)

ginoemaria@iol.it

Sono perfettamente d'accordo. Grazie e buon lavoro

L.Dentico

drgt2000@infinito.it

mercoledì 04/04/01 12.44

Caro Giovanni,

non sono d'accordo sui toni esasperati del tuo appello nè, tantomeno, sulle visioni apocalittiche della perdita di libertà religiosa e di coscienza. Il processo di democratizzazione dell'Occidente non può essere interrotto da un Berlusconi qualsiasi. Basti pensare alla mobilità delle piazze nel 1994 quando milioni di persone manifestarono contro la finanziaria del centrodestra allora al governo e fu, in buona parte, modificata. Sai che su Biffi la vedo diversamente da te e non ho motivi per rivedere il mio pensiero sull'immigrazione e su altre questioni sociali che mi vedono in disaccordo con te e con altri comuni amici.

Quello che veramente mi preoccupa, in caso di vittoria del centrodestra, è lo stato sociale. Alla luce dell'esperienza americana ho paura che l'eccessiva privatizzazione possa aumentare la forbice tra i nuovi ricchi (quelli della net-economy, per intenderci) e gli attuali dipendenti, pubblici e privati, che correrebbero il rischio di oltrepassare, in basso, la soglia della povertà. Anche nel campo della sanità credo che il sistema delle assicurazioni private penalizzerebbe i più deboli. Negli Stati Uniti i licenziamenti, anche in colossi dell'informatica (Altavista, Amazon che è fallita, ecc.) sono all'ordine del giorno. In poche parole: chi non vuol fare l'imprenditore ma vuole continuare a fare l'insegnante o l'operaio, ha diritto ad uno stipendio dignitoso, o no? Questo mi preoccupa veramente.

Cari saluti. Nicola De Rogatis - Avellino.

Luisa Valvano[l.valvano@interfree.it

mercoledì 04/04/01

Mi associo al sentito appello .....

e mi auguro che l'espressione del voto che rappresenta la manifestazione più alta della democrazia venga utilizzata ora più che mai per mantenere viva la dignità di chi avverte il nobile sentimento di libertà ed uguaglianza della società civile. Buon lavoro Luisa Valvano

chiara [kia2001@katamail.com]

mercoledì 04/04/01

Segnalazione sito

Cari amici de Il dialogo,

avendo visitato ed apprezzato molto il vostro sito, vi vorrei segnalare il sito della Comunità cristiana di base di Pinerolo che secondo me tratta anche tematiche affini a quelle riscontrate nel vostro sito è può essere un bel momento per un dialogo costruttivo ed un proficuo scambio di idee, materiali, opinioni.

L'indirizzo è http://web.tiscalinet.it/viottoli

Buon lavoro. Grazie

Saluti - Chiara

ANNA LUISA FRIGO [annalfri@tin.it]

giovedì 05/04/01

Non amo le catene ma l'ho ricevuto e lo condivido: ho pensato che forse Internet é anche lo spazio in cui le formiche comunicano fra loro la paura d'esser schiacciate per cui lo rilancio ...... a volte mi é successo d'esser costretta a cambiar luogo di pic-nic a cusa di formichine particolarmente agguerrite....

Annalisa Frigo

-----Messaggio originale-----
Da: aginulfo74 [mailto:aginulfo74@libero.it]
Inviato: martedì 17 aprile 2001 22.27
A: direttore@ildialogo.org
Oggetto: in dissenso al Vs.appello contro la dittatura

 

Mi sembra assolutamente paranoico,chiaramente apocalittico e lontano dalla realtà,cio dimostra la degenerazione sociale del Protestantesimo italiano sempre più attratto da posizioni politiche che poco hanno a che fare con le tradizioni sociali del "Cristianesimo", posizioni estremistiche e facilmente strumentalizzabili.Senza poi comprendere che attualmente il cittadino che vota vuole una politica che si limiti ad una buona amministrazione e da anni hanno gettato alle ortiche i paraocchi ideologici che voi indossate con tanto orgoglio

 Fruncillo Angelo  

Montefredane -Av-

Da: Redazione Il Dialogo [redazione@ildialogo.org]
Inviato: mercoledì 18 aprile 2001 0.14
A: aginulfo74
Oggetto: R: in dissenso al Vs.appello contro la dittatura
Gentile sig. Frungillo,

la ringraziamo per il suo dissenso. Nel nostro appello, come certo avrà notato, non ci siamo permessi di etichettare gli elettori della “Casa delle libertà” o di Forza Italia come “collusi con la mafia” oppure “minorati mentali da sovraesposizione a spot pubblicitari delle reti Mediaset”. Ci siamo limitati a rilevare quello che secondo noi è il quadro della realtà che sta di fronte ai cittadini italiani, qualsiasi sia la religione di appartenenza. Non ci permettiamo di offendere alcuno ne di imporre ad alcuno quelle che sono le nostre idee. Noi ci limitiamo ad offrirle semplicemente alla riflessione di quanti vorranno leggerle, senza pretese ma anche respingendo qualsiasi offesa o denigrazione. Altri, come forse lei sa, sta realizzando invece una campagna pubblicitaria multimiliardaria che non ha precedenti nella storia né dell’Italia né di altre nazioni democratiche.

Detto questo per rispondere al termine “paranoico” e agli altri da lei “gentilmente” usati nei nostri confronti senza neppure conoscerci, non capiamo perché vuole generalizzare la sua condanna nei nostri confronti a tutti i “protestanti italiani”. Forse non ha letto nel nostro sito la posizione di dissenso di qualche protestante italiano che la pensa come lei, come non avrà letto le posizioni di tanti cattolici probabilmente molto più radicali delle nostre. In quanto a “paranoia” siamo in buona compagnia: dall’ex presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro, a Montanelli, a Bobbia, a Rita Levi Montalcino, tanto per citare qualche nome.

Non capiamo neppure perché ci vuole etichettare fra i “protestanti” di cui lei comunque non sembra avere grande stima ne tantomeno rispetto.

Per quel che ci riguarda la nostra redazione va molto al di la della storica divisione fra cattolici e protestanti. Siamo una redazione ecumenica fatta di persone che vivono in diverse realtà ecclesiali. Comunità proiettata in avanti e non a quello che c’è stato alle nostre spalle. Non protestanti ma, se preferisce, “cristiani e basta”.

La salutiamo cordialmente


"Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino" - Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi

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