Ci sono notizie di fronte alle quali non sai se ridere o piangere tanto sono paradossali. L’ultima è quella relativa a Donald Trump presidente degli USA. La notizia è questa. Il re del porno, un certo Larry Flynt, ha fatto pubblicare sul Washington Post un annuncio nel quale promette "10 milioni in cambio di prove per l'impeachment" di Trump[1]. Ma non si tratta di prove qualsiasi. Il re del porno chiede prove che riguardino la vita sessuale di Donad Trump. Basterebbe anche una donna che lo denunciasse per aver subito molestie sessuali, meglio ancora se dichiarasse di essere stata stuprata. Il re del porno, ma anche tutta la stampa statunitense nel suo complesso, toccherebbero il cielo con le mani se esistessero filmati o audio che dimostrassero qualche “peccato sessuale” di Trump.

Cercano, parafrasando una nota espressione che si usa per i casi di omicidio, “il pene fumante” di Trump per metterlo sotto processo e cacciarlo dalla Casa Bianca. Ridere o piangere?

Gli statunitensi sono fatti così. Un presidente che minaccia di distruggere un intero paese di 24milioni di abitanti (la Corea del Nord) non è motivo sufficiente per arrestarlo immediatamente e rinchiuderlo in una casa di cura per malati di mente. Altrettanto insignificanti ai fini di un impeachment le norme contro gli immigrati, il muro ai confini con il Messico, l’uscita dagli accordi di Parigi sul clima o la rottura con l’Iran o l’uscita degli USA dall’UNESCO, o i tentativi di distruggere la riforma sanitaria voluta dal suo predecessore. Tutto è lecito ma guai a tradire la propria moglie o a molestare una miss o una stagista o a dire bugie, si rischia il linciaggio e l’ impeachment. “Il pene fumante”, magari che abbia appena eiaculato, è più importante di una qualsiasi sciagura provocata da quello che è l’uomo più potente del mondo. Lo sanno bene i Clinton che hanno rischiato l’ impeachment per la storia della stagista Monica Lewinsky.

Sia chiaro molestare o stuprare una donna è una cosa assolutamente riprovevole e i colpevoli vanno sicuramente condannati. Chi stupra una donna sicuramente non dovrebbe neppure mai accostarsi ad alcuna carica pubblica. Ma possiamo far discendere la salvezza dell’intera umanità dalla esistenza o meno di un “pene fumante” per mettere fuori gioco l’attuale presidente degli Stati Uniti? C’è proprio bisogno di un nuovo sexgate per salvare l’umanità da Donald Trump e da chi lo sostiene? E se non c’è nessun “pene fumante” che fate, amici statunitensi, ve lo tenete?

È una domanda che per me è angosciosa e fra il ridere e il piangere, non so voi, io scelgo il piangere. Siamo messi molto male.

È quello che capita quando si ha a che fare con i puritani[2] la cui cultura impregna profondamente la vita sociale statunitense. Si può distruggere il mondo o fare scelte scellerate per l’ambiente dell’intera umanità ma guai a tradire la propria moglie o avere una amante fissa. Con la purezza sessuale non si scherza come con le bugie. Negli USA se hai detto una bugia da bambino te la rinfacceranno per tutta la vita.

Siamo tutti appesi al “pene fumante” di Trump e non è proprio una bella prospettiva!