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www.ildialogo.org "Mercato ed etica: una convivenza impossibile".,Di Mario Mariotti

Editoriale
"Mercato ed etica: una convivenza impossibile".

Di Mario Mariotti

Il macrocasino sembra proprio irreversibile! In Sardegna, (non solo lì), c'é una fabbrica  che costruisce le bombe che vengono trasportate dai caccia-bombardieri e sganciate sul prossimo ad intermittenza, secondo i disegni del Maligno, il vero dio del nostro Occidente, libero, democratico, civile e difensore dei diritti umani del profitto e dell'accumulo. In Italia abbiamo una legge che proibisce di vendere armi a Paesi che siano in guerra contro altri Paesi. Noi vendiamo beatamente armi all'Arabia Saudita, che è in guerra contro lo Yemen, sunnita la prima, sciita il secondo; essendo,la prima anche uno dei principali finanziatori dello stato terrorista dell'Isis.
Perché noi continuiamo a fare questa porcata? Per non far perdere il posto di lavoro agli operai sardi, dato che quella regione è già stata spogliata di quel poco di industrie che aveva, ed è in perenne emergenza disoccupazione. I signori padroni si sono accorti che all'estero gli operai sono più docili allo sfruttamento che da noi, ed hanno delocalizzato. Così l'operaio sardo, e tutti gli operai delle nostre fabbriche di armi, per dar da mangiare alla propria famiglia, devono costruire gli strumenti di morte che massacreranno a1tre famiglie, le quali, come la propria, avrebbero il diritto alla vita.
Noi, però, non siamo in condizione di condannare questo meccanismo maligno del quale nessuno non può riconoscere la malignità. Gli operai occupati, se gli viene richiesto di lavorare meno, con una paga inferiore, per far continuare a lavorare quelli che vengono espulsi dalle fabbriche, o perché non competitivi, o perché l'etica vorrebbe che noi la piantassimo di costruire strumenti di morte, non sono d'accordo, e si rifiutano di farlo. In un sistema basato sul mercato e sulla competizione è impossibile rispettare l'etica.
Il lavoratore in esubero, e quello che costruisce armi, avrebbero bisogno di un lavoro alternativo, della riconversione delle fabbriche di armi ad altri tipi di prodotto, ma gli occupati non sono disposti a rinunciare ad una paga che li pone già al limite del necessario, la pianificazione dell'economia rimanda al comunismo di triste memoria, quindi bisogna essere competitivi, e se il mercato chiede strumenti di morte, qualcuno li deve costruire.
Fra l'altro l'unico settore della nostra economia che tira è quello della fabbricazione delle armi, e l'Italia è ai primi posti fra gli esportatori di questo evangelico prodotto, alla sequela anche di quel dettato costituzionale che recita che il nostro Paese ripudia la guerra come mezzo per dirimere le controversie internazionali!
La Sinistra che avrebbe dovuto per prima contrastare mercato e competizione, e soprattutto quello delle armi, si è transustanziata in un "centro" democristiano con simpatie per la Destra. I sindacati, non avendo più una forza politica che stia dalla loro parte sono diventati delle corporazioni che possono difendere solo gli occupati e non tutto il mondo del lavoro, e devono stare zitti anche se ci sono operai che costruiscono bombe, mine, altri strumenti di morte, perché l'alternativa del lavorare meno per lavorare tutti esula dai microprocessori del loro cranio, e anche di quello degli operai occupati.
L'informazione, per parte sua mescola le carte e presenta le situazioni negative come irreversibili, e ben si guarda dal dire nome e cognome dei responsabili. La Finmeccanica vive nella nebbia e nel mistero, quello è un settore che tira, le cause del negativo sono tante che va a finire che quelle vere rimangono nascoste. Per dare il polso della situazione basterà questo esempio: il presidente dell'INPS ha proposto di usare una quota delle pensioni d'oro per innalzare quelle minime (é la prima proposta di Sinistra degli ultimi 40 anni). Ebbene, si sono riusciti a trovare quelli che, nei dibattiti alla TV dicevano che la proposta era una bestemmia dei "diritti acquisiti (così definisce la nostra informazione i privilegi), e poi questo argomento è stato insabbiato e non se ne parla più.
Resta la Chiesa, che con questo Papa, pur non nominando esplicitamente il cancro, nella sostanza prende posizione contro il capitalismo, il mercato e la competizione, "Maledetti quelli che fanno la guerra e quelli che vendono armi per il profitto": manca ancora il "maledetti quelli che le fabbricano” e non può esserci, perché è il cancro che li costringe a farlo, per dare il necessario alle proprie famiglie.
I cristiani, per parte loro, a condividere il superfluo con quelli che perdono il lavoro non ci pensano proprio! La Chiesa poi non è il Papa, ma il territorio di missione del Papa, perché è ricca, è compromessa con il potere, che se la tiene buona arricchendola di sesterzi, di privilegi ed esenzioni, e non segue il Pastore nella sua profezia contro il cancro perché non è credibile.
Sono partito con l'enunciato che il casino è irreversibile. É vero. Finché la società, la politica, l'economia accetteranno come dogmi i tre cancri, per sopravvivere la gente dovrà rinunciare anche all'etica, al non uccidere fabbricando strumenti di morte, pur di conservare il posto di lavoro che sarebbe un diritto e invece nella nostra cultura maligna, è diventato un optional alle dipendenze del mercato e della competizione. Questa verità riguarda anche chi fabbrica le sigarette: il posto di lavoro in cambio del rischio reale di cancro.
Una volta San Carlo Marx aveva spiegato al prossimo la natura strutturalmente maligna del capitalismo; molto tempo prima Nostro Signore aveva pronunciato il "Guai ai ricchi", aveva collocato gli epuloni nella Geenna, aveva proposto il "Beati i poveri per scelta".
Quest'ultima sarebbe la ricetta per risolvere il problema, ma le varie agenzie educative, ex-Sinistra, sindacato, informazione, Chiesa ,continuano a rifiutarla. Il Papa è una voce che grida nel deserto come Giovanni Battista, e non è detto che non gli facciano fare, in forma diversa, la fine del Battista.
E noi? Ad ululare contro il terrorismo e ad innaffiare abbondantemente le sue radici.....



Sabato 16 Aprile,2016 Ore: 21:39
 
 
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