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www.ildialogo.org Emergenza razzismo,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Emergenza razzismo

di Giovanni Sarubbi

Il razzismo contro i migranti, soprattutto contro quelli di origine musulmana, si è scatenato in tutta Europa, in Italia in primis. I grandi mass-media, con poche eccezioni, sono complici di tale fenomeno. I leader dei movimenti razzisti sono in TV, su tutte le TV, oramai quotidianamente a ripetere non legittime opinioni, come vengono fatte passare, ma vere e proprie istigazioni a delinquere perché, è bene ricordarlo, nel nostro paese, ma ciò vale anche per tutti i paesi europei, il razzismo comunque connotato è reato. Come nessuno può esaltare le organizzazioni mafiose, così nessuno può esaltare il razzismo e passare poi alle vie di fatto, con assalti ai centri di accoglienza, il ferimento o l'uccisione di migranti, come è avvenuto e sta avvenendo in giro per l'Europa.
Perché l'ordine dei giornalisti non interviene sulla vicenda? Perché non vengono censurati tutti quei media che danno spazio quotidianamente a proclami palesemente razzisti e discriminatori in violazione della nostra carta fondamentale, la Costituzione, e delle leggi?
Non si può far passare organizzazioni neonaziste, come organizzazioni portatrici di legittime opinioni. È una aberrazione che deve cessare immediatamente e ci auguriamo che ci sia a Roma un giudice che faccia rispettare la nostra Costituzione e le nostre leggi.
Ma la cosa più assurda del razzismo che sta imperversando in Europa, consiste nel fatto che i suoi promotori si dichiarano difensori delle “radici cristiane dell'Europa” e sono abituati a partecipare in Italia alle iniziative promosse dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) in difesa della famiglia e a sostegno delle discriminazioni nei confronti di omosessuali e lesbiche, che lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica esclude. Ed in questi giorni abbiamo assistito all'assurdo di un parroco del savonese che ha fatto dichiarazioni contro l'accoglienza dei migranti proposta da Papa Francesco a tutte le parrocchie italiane. In gran numero le parrocchie italiane si stanno mobilitando per l'accoglienza. Si stanno realizzando anche momenti di accoglienza organizzate da cristiani e musulmani, come succederà proprio in queste ore a Torino. Ma ci sono anche decine e decine di parrocchie che non fanno nulla e che anzi diffondono ciò che dice la Lega Nord ed il suo segretario Salvini contro i migranti. E Salvini gode di grande popolarità, grazie ai mass media, e ogni suo TWITT o post su Facebook riceve decine di migliaia di “mi piace” e “condivisioni”, come si dice nel gergo di Facebook.
Questi fatti mettono in evidenza alcune cose molto precise su cui occorre riflettere seriamente e poi agire conseguentemente. Le sintetizzo.
  1. Il razzismo in Italia, grazie ai mass-media, ha oramai una base di massa, concentrata soprattutto al Nord;
  2. il cristianesimo è diventata una religione che ha smarrito la sua ispirazione originale, fondata sull'evangelo di Gesù di Nazareth, che non contempla razzismo, odio e violenza che viene invece predicato e praticato da chi si proclama difensore delle “radici cristiane dell'Europa”;
  3. la Chiesa Cattolica, dipinta di solito come un monolite dove non si muove foglia che il Papa non voglia, è invece una organizzazione dove ognuno fa quello che vuole, fregandosene persino di ciò che dice il Papa, e che ha nel suo seno le forze più varie possibili, dai neonazisti e razzisti antisemiti, fino ad organizzazioni di segno esattamente opposto, che praticano la carità evangelica, passando per adoratori di santi, madonne e adoratori di sangue liquefatto o di statue piangenti.
  4. I grandi mass-media sono oramai diventati uno strumento nelle mani di gruppi che vogliono distruggere la democrazia e la legalità costituzionale.
Se questa mia sintesi non corrisponde alla realtà ed è una mia estremizzazione, invito i miei quattro lettori a contestarmi e a fornirmi dati diversi. Ma credo che difficilmente si potrà smentire, per quanto riguarda ad esempio la chiesa cattolica, che le posizioni razziste comunque connotate (antisemitismo, islamofobia, …) hanno riscontro persino fra i Vescovi e Cardinali e nessuno di essi, finora, è stato invitato ad uscire fuori dalla chiesa.
Il razzismo è dunque una emergenza. Chi si scaglia contro i migranti fa il gioco della guerra perché i migranti che stanno arrivando in Europa sono il frutto di quella “terza guerra mondiale a pezzi” iniziata nel 2001 ed ancora in corso. Ed è una guerra guidata dagli USA che è a capo di una coalizione di una quarantina di stati, fra cui l'Italia, che sono impegnati in vario modo sui vari fronti nei quali si combatte, Afghanistan, Iraq, Libia, Yemen, Siria,… C'è l'impegno militare diretto con i propri soldati, ma c'è anche la vendita di armi e le industrie italiane sono in prima fila.
Vanno invece contestati i mercanti di armi, coloro che in questi mesi stanno facendo esercitazioni militari continue in Europa per avere le armi pronte per l'ennesimo conflitto sul suolo europeo che sembra sempre imminente. La prossima, la più grande esercitazione mai fatta dalla NATO, si farà proprio in Italia, la Trident Juncture 2015, contro la quale è stata programmata una manifestazione di massa il 24 ottobre a Napoli e su cui i mass-media stanno stendendo un velo di silenzio. Viene dato ampio spazio ai razzisti neonazisti che supportano la guerra, mentre viene chiusa qualsiasi possibilità per i pacifisti di dire, queste si, le loro legittime ragioni, conformi alle leggi e alla Costituzione.
Infine credo sia opportuno rimarcare come anche sulla questione del razzismo, che è strettamente legato al tema della guerra, sia necessario che tutte le religioni dicano parole chiare e, soprattutto, operino insieme, dialogando tra loro, contro i razzisti che strumentalizzano le religioni per i loro fini politici ed economici.
Oggi a Torino medici musulmani e cristiani insieme daranno la loro assistenza gratuita ai migranti, qualsiasi sia la loro religione. Invitiamo tutte le parrocchie e tutte le moschee d'Italia a fare altrettanto. Sarà il segno concreto che è possibile passare dall'accoglienza alla convivenza pacifica, come recita lo slogan per la XIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, perché apparteniamo alla stessa umanità e condividiamo l'unica Terra che nessuno può privatizzare e sfruttare a proprio uso e consumo.
Uomini e donne di pace cercasi.
Giovanni Sarubbi



Domenica 13 Settembre,2015 Ore: 11:33
 
 
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