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www.ildialogo.org Ora, adesso, immediatamente!,di Giovanni Sarubbi

Editoriale
Ora, adesso, immediatamente!

di Giovanni Sarubbi

… occorre diffidare in una materia del genere, di ogni determinismo economico: la storia della distribuzione delle ricchezze è sempre una storia profondamente politica, che non si esaurisce nell'individuazione dei meccanismi puramente economici”.1
Thomas Piketty
  “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni.2
Papa Francesco
La “terza guerra mondiale a pezzi” in corso dal 2001 è giunta ad una svolta drammatica. Siamo ad un passo dallo scoppio di una guerra nel cuore dell'Europa sulla questione Ucraina. Lo dicono le “esercitazioni militari” in corso da parte della Nato da un lato e della Russia dall'altro. Lo dice la decisione degli USA che, con la scusa della guerra all'ISIS, vuole intensificare l'attacco al governo siriano e portare a termine la conquista della Siria dove finora si è svolta una guerra per procura, con gli USA e i paesi arabi del golfo impegnati a finanziare, addestrare e fornire armi a vari gruppi terroristici operanti in Siria. Ma lo dice, ancora, l'arrivo in Australia della flotta Russa al seguito di Putin, Presidente della Federazione Russa, che sta partecipando al G20 in corso in quel paese.
Per sostenere la guerra la Casa Bianca chiederà al Congresso 5,6 miliardi di dollari per finanziare le operazioni in Iraq e in Siria, una cifra che include 1,6 miliardi per il nuovo "Fondo iracheno per equipaggiamento e addestramento". Altri fondi per la guerra invece che per la pace. Altre persone verranno uccise per incrementare le vendite delle industrie belliche USA e consentire al Partito Democratico di vincere le prossime elezioni presidenziali fra due anni. Nei prossimi due anni aumenteranno quotidianamente gli allarmi terroristici, la propaganda islamofobica verrà accentuata, il tutto per consentire lo spiegamento di truppe USA in Iraq e Siria.
In Italia razzisti in azione a Roma con i metodi che conoscono, quelli della violenza squadristica a colpi di bombe carta e aggressioni contro ragazzi richiedenti asilo. Ma loro rifiutano l'etichetta di razzisti. Ora hanno inventato quella di "disperati". «Siamo disperati non razzisti», ha gridato una donna molto ben vestita e truccata dai microfoni delle TV. La colpa delle loro azioni violente è sempre di quelli che loro vorrebbero cacciare, i neri, gli immigrati, i musulmani, gli ebrei... . E' una variante della più nota affermazione:«Non sono io che sono razzista solo loro che sono negri». Il fascista ed il nazista si vedono lontano un miglio. Sventolano il tricolore. Cantano l'inno di Mameli con la mano sul cuore. Agitano croci celtiche. Si spacciano per difensori delle radici cristiane dell'Europa e per la difesa della italianità. Marciano come tanti militari. Il tutto con grande enfasi da parte dei mass-media che evitano accuratamente di condurre campagne di condanna di tali azioni razziste, accomunando anzi interi quartieri con le azioni di gruppi neofascisti e neonazisti che certo esistono ma che non sono la maggioranza del popolo italiano. I mass-media non condannano ma si “interrogano” sui motivi del “disagio” sfociato nelle violenze, dando credito alle posizioni razziste.
«Dì una bugia 1000 volte e diventerà verità indiscussa». Stiamo vivendo da anni questa che è una massima fondamentale di coloro che fanno disinformazione per mestiere. E in un paese ridotto all'ignoranza, le bugie sono la merce corrente, mentre la verità è una merce rara che si paga con la vita, come sanno i tanti giornalisti uccisi perché avevano visto e scritto cose che non dovevano vedere e scrivere.
E sempre i mass-media ci hanno informato che l'ISIS ha lanciato al mondo il suo proclama. Ora tutti sono a conoscenza che esso vuole arrivare a Roma e mettere la sua bandiera sull'obelisco in piazza San Pietro. A diffondere urbi et orbi il suo proclama non è stato  qualche ardimentoso aviatore dell'ISIS partito dal lontano oriente, lanciando volantini sulla città di Roma, come fece D'Annunzio su Vienna nel 1918. Sono stati invece i mass media italiani e occidentali. Nessuno se ne sarebbe accorto perché il proclama è stato messo su Internet e quando uno pubblica un articolo, un video, delle foto, delle registrazioni usando tale strumento di comunicazione e come se buttasse nell'oceano una bottiglia con dentro un messaggio. Solo se questa bottiglia viene trovata da qualcuno c'è speranza che il messaggio possa essere letto e rilanciato. Il proclama è stato così rilanciato al mondo dalle annunciatrici dei telegiornali delle TV di stato o private e dai giornali main-stream. Come se si trattasse di un annuncio pubblicitario qualsiasi. Siamo cioè ai nemici che rilanciano i proclami dei propri nemici. Ripetiamo la domanda: «stupidaggine, ignoranza o favoreggiamento del terrorismo?».
Emblematica di che cosa sia in realtà l'ISIS è la decisione del governo giordano di dare indicazioni su come gli Imam debbano comportarsi all'interno delle moschee, fissando i limiti degli argomenti da trattare e i tempi dei sermoni del venerdì, pena l'esclusione dalla predicazione. L'ISIS colpisce innanzitutto la libertà religiosa, perché diventa proibito in Giordania, ma immaginiamo che sarà così in tutti gli altri stati a maggioranza islamica, criticare il governo, attaccare i paesi arabi alleati, l'Europa e gli USA. E' proprio vero, le prime vittime dell'ISIS sono i musulmani e l'Islàm stesso che non prevede alcun intermediario fra l'uomo e Dio, nessuna gerarchia o clero.
Ciò che sta succedendo a Roma in queste ore, con l'assalto a strutture di accoglienza di richiedenti asilo, dovrebbe far riflettere sul vero senso del rilancio delle pseudo notizie marcate ISIS da parte dei nostri mass-media. Lo scopo è quello di suscitare odio, rabbia, violenza contro tutti gli immigrati. E si tratta di un'azione che trova terreno fertile nella grande ignoranza che è diffusissima fra la popolazione italiana. Si perché l'Italia, secondo le organizzazioni internazionali, è diventato il paese più ignorante del mondo in particolare sul tema della immigrazione.
Lo rileva una ricerca fatta nel Regno Unito dalla Ipsos Mori che analizza il grado di conoscenza che hanno gli abitanti di 14 paesi al mondo su certi fenomeni: numero di musulmani nel proprio paese; numero di cristiani ; numero di immigrati. Ebbene nel nostro paese si crede che il 30% della popolazione sia composta da immigrati quando in realtà è solo il 7%; che il 20% siano musulmani mentre è solo il 4% ad esserlo; che i disoccupati siano il 49% quando sono il 12%.
C'è un giudice a Roma che possa fermare questa palese violazione dei diritti umani e delle leggi contro il razzismo? C'è qualche giudice che ricordi ai governanti che la nostra Costituzione "ripudia la guerra"? E soprattutto ci sono cittadini, uomini e donne di buona volontà disponibili ad impegnarsi personalmente per invertire questa tendenza distruttiva in atto nel nostro paese e nel mondo?
Ho voluto aprire questo articolo citando l'economista Piketty e Papa Francesco per due motivi.
Piketty rileva come la situazione attuale è figlia diretta della enorme diseguaglianza economica esistente. La disuguaglianza blocca completamente l'economia. Pochissime persone al mondo possiedono la ricchezza equivalente a quella di tre miliardi di persone. E questa situazione si è verificata non per l'esistenza di leggi fisiche a cui nessuno può opporsi, ma per precise scelte politiche che sono il frutto di ciò che le società ritengono essere “giusto e di ciò che non lo è”. Idee che dipendono dai rapporti di forza fra le varie classi sociali esistenti, fra quelli che Piketty chiama “attori economici e politici”.
Papa Francesco dal canto suo, ha avuto il merito di rimettere al centro della discussione delle chiese cristiane il tema del Vangelo, della buona notizia con la sua esortazione apostolica dal titolo “Evagelii gaudium”. Con tutti i limiti che ogni testo ha, compreso quello di Papa Francesco, crediamo sia fondamentale per tutti i cristiani interrogarsi sul senso vero del proprio essere cristiani e su che cosa sia oggi la buona-notizia.
La maggioranza dei partecipanti al G20 in Australia si dichiarano cristiani, cattolici, ortodossi, protestanti. Sono cristiani i presidenti dei paesi più potenti in termini economici e militari del mondo. Che significato ha il loro essere cristiani e quale buona-notizia danno al mondo con la loro azione? E' buona notizia la guerra, la produzione di armi, l'inquinamento globale, l'arricchimento di pochi individui sulle spalle della grande maggioranza dell'umanità?
Piketty ci ricorda che siamo tutti responsabili della situazione nella quale ci troviamo. Sono responsabili i multimiliardari in dollari che risucchiano nelle loro casse tutte le risorse disponibili, ma anche tutti quelli che per inerzia, per corruzione, per paura non si oppongono a che essi continuino a fare quello che fanno. Costoro, i multimiliardari, sono riusciti a convincere la grande maggioranza della popolazione, attraverso i mass-media a loro asserviti, che la lotta tra le classi, che non è stata inventata da Marx ma che esiste dalla notte dei tempi, non esista più. Piketty che non è marxista ci dice che non è così. La diseguaglianza dipende dalle scelte politiche che dipendono dalla forza che ogni attore sociale mette in campo. L'impegno di ognuno sulla scena politica economica è fondamentale per stabilire il corso della storia che è frutto della interazione, dello scontro e dell'incontro fra uomini e donne in carne ed ossa con le loro idee, i loro interessi, le proprie aspirazioni e velleità. Bene fanno allora la FIOM e la CGIL a far sentire la propria voce e a chiamare i lavoratori alla lotta.
L'impegno dei cristiani può e credo debba essere quello di far prevalere il bene comune, il senso della comunità che mette insieme tutto quello che ha, che sceglie di condividere piuttosto che l'ingordigia di pochi a danno dei molti. E' questa la buona-notizia che dovremmo essere in grado di offrire al mondo, non certo quello della violenza squadrista dei difensori delle radici cristiane dell'Europa.
Ed occorre farlo ora, adesso, immediatamente. Dopo sarà troppo tardi.
Giovanni Sarubbi
NOTE
1Il Capitale nel XXI secolo, di Thomas Piketty, Bompiani 2014, pag. 43
2Evangelii Gaudium, edizioni San Paolo, pag.31 n. 1



Domenica 16 Novembre,2014 Ore: 10:03
 
 
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Autore Città Giorno Ora
giulia guzzo San Giovanni in Fiore (CS) 19/11/2014 11.19
Titolo:Tor Sapienza
Quello che è successo a Tor Sapienza deve farci riflettere molto.Gli attacchi violenti contro gli immigrati devono farci preoccupare. In Italia ,secondo il mio modesto parere,c'è una immagine  molto distorta sugli immigrati.Non si può fare di tutte le erbe un fascio.In questo caso particolare,come tutti sappiamo, si tratta di minori non accompagnati che scappano dalle brutture della guerra e dalle persecuzioni o di persone che chiedono semplicemente asilo.Ciò che mi indigna maggiormente è che sono calpestati non solo i diritti degli immigrati e questo è assodato da parecchio tempo,ma anche i diritti degli italiani diseredati e quindi si scatena una guerra tra poveri senza fine.E' necessario pertanto affrontare e frenare il sentimento razzista che prevale sulla solidarietà e la giustizia.,altrimenti si va verso un baratro da cui sarà difficile risalire.Lo storico Tito Livio,vissuto ai tempi di Gesù,ebbe a scrivere ,riferendosi alle guerre puniche:"Dum Romae consilitur,Saguntum expugnatur".Mi sembra che stia succedendo la stessa cosa di allora.L'Italia povera sta morendo mentre i politici discutono di aria fritta e mangiano a sbaffo.Sono lontani mille miglia dai problemi veri dei cittadini.Tra la loro vita e quella dei diseredati ,degli immigrati e dei senza tetto c'è una differenza abissale.Non possono capire,non possono comprendere....Cosa fare per colamre questa differenza abissale e stabilire l'uguaglianza scritta sulla Costituzione Italiana?

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