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www.ildialogo.org L'omissione del Guai ai ricchi,di Mario Mariotti

Editoriale
L'omissione del Guai ai ricchi

di Mario Mariotti

Siamo in un momento storico particolarmente tragico e destinato a diventarlo sempre di più. C'è chi continua a vendere armi all'ISIS e a tutti coloro che sono in guerra con qualcuno; c'è chi rimane alleato con coloro che l'ISIS lo finanziano, vedi Arabia saudita, stato in cui la democrazia nessuno l'ha mai sentita tossire, perché da tale alleanza trae vantaggi economici; c'è chi continua comprare petrolio dal Califfato perché avrà un buon prezzo; ci sono i blocchi USA ed ex URSS che si scontrano in Siria per il predominio economico complicato da quello religioso; c'è il terrorismo che con sempre maggior frequenza porta a termine i suoi attentati che mai una volta colpiscono chi dovrebbero colpire, ma solo vittime innocenti; ci sono gli immigrati che fuggono dalla guerra e quelli che fuggono dalla fame: siamo già in quella III guerra mondiale che non ha prospettiva di finire perché le radici profonde che la generano, le ingiustizie e le differenze blasfeme fra i primi e gli ultimi del sistema globalizzato, nessuno ha la lucidità o la volontà di reciderle.
Se in tale quadro c’è qualcuno che riesce a trovare anche un minimo segnale positivo, tale segnale può consistere nella possibilità che la situazione sopra descritta riesca a far capire, finalmente, al prossimo, l'irrilevanza, l'alienazione e persino la funzionalità alla persistenza del negativo da parte delle religioni, nel nostro caso cristianesimo, islam ed ebraismo, che in particolare in Terra Santa, in Palestina, trasformano la santità virtuale di quella terra in una dannazione reale, aggravata e continuata. Il fenomeno dell'esodo dal Sud al Nord dei migranti, siano essi profughi dalle zone di guerra o disgraziati che fuggono dalla miseria, dalla fame, o da governi fascisti che garantiscono alle elit locali privilegi scandalosi ai danni della maggioranza della popolazione povera, dimostra che esse religioni contano come il due di coppe quando a briscola c'è denaro; che esse se ne stanno alla superficie del credere senza avere radici che anche quando non sono direttamente complici del negativo, oggi come ieri non riescono però a creare le condizioni per superarlo. Esse religioni non sono mai riuscite a garantire la giustizia, la concordia, la pace fra i popoli; e sono arrivate a benedire gli eserciti e persino a spedirli alle Crociate. Hanno dimostrato nei secoli, di essere più malattia che medicina, e quindi sono state un negativo particolare all'interno del negativo generale.
A questo punto uno mi potrebbe accusare di prendermela con loro mentre sono le uniche voci, nel momento attuale, che gridano contro la guerra e che pongono in opera delle iniziative concrete di solidarietà.
Questo uno potrebbe anche avere ragione, dato che i "compagni" non esistono più, i socialisti europei si nutrono di mercato e competitività, i "laici" si sono messi a seguire il comandamento di Plotino che recita: "Vivi nascosto". Io però credo che il riflettere sia tanto giusto quanto necessario, e credo che le mie riflessioni possano lavorare per il positivo, per lo meno nel lungo periodo. Il perché le religioni siano state e siano ancora oggi alienazione dei popoli é estremamente semplice:
come la radice del negativo sta nella violenza dell'ingiustizia, nelle differenze blasfeme che esistono nelle condizioni di vita fra i ricchi e i poveri, fra i primi e gli ultimi del sistema, e siccome le religioni continuano non solo a non allertare il prossimo sul negativo della ricchezza, ma loro stesse continuano a nutrire quel negativo a proprio vantaggio così esse non hanno credibilità in quanto sono cotrotestimonianza della loro profezia, e in aggiunta omettono di pronunciare la profezia stessa, quel "Guai ai ricchi" che sarebbe fondamentale per aggredire e superare il negativo. Il problema dei migranti mette in luce la realtà solo virtuale delle radici cristiane dell'Europa: oggi i Paesi più virtualmente cattolici sono i più assatanati ad erigere muri.
Il Papa aveva invitato le parrocchie ad aprirsi, all'accoglienza, ma l'ubbidienza a lui quando si deve passare dal credere al fare, diventa facoltativa. Qualcuno sente la mancanza di una catechesi al Buddismo: esso educa la gente a superare il desiderio nell’annullamento di sé stessi.
Se i migranti si convertissero a lui, la pianterebbero di cercare cibo, salute, casa, scuola e lavoro, e tornerebbero da dove sono venuti!!!
Non c'è niente da fare, cari fratelli; stiamo raccogliendo semplicemente quello che abbiamo seminato: il dogma del Beati i ricchi sta dando i suoi frutti: abbiamo sfruttato, impoverito, incancherato il Sud del pianeta; prima col colonialismo e poi con le Multinazionali.
Siamo quel 20% del pianeta che divora 1’80% della ricchezza; il prezzo delle materie prime lo decidiamo al Nord; se ci riusciamo il Sud lo imbottiamo di armi per far lavorare le nostre fabbriche; dopo ci meravigliamo se: qualcuno bussa alla nostra porta e se qualcun altro si dedica al terrorismo. .
Ci sarebbe da meravigliarsi dell'opposto: come mai quel tragico fenomeno è ancora così contenuto, e come mai i poveri, da sempre tali perché sfruttati ed oppressi, sono ancora così tranquilli e lontani dall'ira per l'ingiustizia planetaria subita.
A questo punto io non vedo grandi prospettive: ci rimane solo di continuare a praticare solidarietà verso coloro che riusciamo a soccorrere; ci rimane solo di continuare ad allertare il prossimo sulla radice semplice, ma profonda ed invasiva del negativo: la nostra sequela, compresa quella delle religioni, all'idolo della ricchezza, che ci ha portato alle differenze blasfeme ed alle macroscopiche ingiustizie esistenti fra noi. Finché non avremo capito questo, le religioni per prime, e agito di conseguenza, lavorando per una cultura del necessario ed un'economia di comunione, l'inferno continuerà a prosperare, e non rimarrà fuori dalla nostra porta. .



Sabato 11 Marzo,2017 Ore: 18:18
 
 
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