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www.ildialogo.org “La credibilità perpetua”,di Mario Mariotti

Editoriale
“La credibilità perpetua”

di Mario Mariotti

Il sottoscritto non e mai riuscito a capire come facciano gli USA a godere del pregiudizio positivo di cui godono à livello generale, nonostante tutte le porcate aggravate e continuate che essi hanno posto in essere da quando si son costituiti fino ad oggi. Partendo dal genocidio dei Pellerossa per fame e per piombo; passando per il contrasto al comunismo costato tre milioni di vittime solo in Vietnam; continuando con le opere della CIA per favorire i golpe fascisti del Cono Sud delle Americhe e in Indonesia; proseguendo le guerre d'aggressione in Afganistan in Iraq, ed arrivando all'appoggio indiretto all'ISIS e a quello diretto ai ribelli anti-Assad in Siria, io vedo solo delle manifestazioni di una politica imperiale finalizzata ad estendere a tutto il Pianeta la loro libertà di rapina in favore del dollaro.
Anche la crisi economica del 2008, di cui stiamo ancora pagando le conseguenze, ha avuto origine in casa loro.
L’opera di impoverimento del Sud, delle Multinazionali, unita a quella del colonialismo europeo dei secoli passati, e uno dei motori che spingono i poveri ai viaggi della speranza. Nonostante che l'ex URSS si sia convertita al capitalismo, il contrasto con lei, con la Russia di oggi, rimane; i due imperialismi proseguono la lotta, e i disgraziati che non annegano arrivano sulle nostre coste per sfuggire ad una guerra che, senza un intervento esterno, si sarebbe esaurita in brevissimo tempo.
Nonostante tutto questo, gli Americani rimangono i "buoni", ci hanno liberati dal fascismo; ci hanno liberati dalla peste comunista, sono i difensori a livello planetario dei diritti umani, della democrazia e della libertà. La loro cultura è talmente fratérna e solidale, che gli omicidi con armi da fuoco in quelle serene contrade, solo l'anno scorso hanno superato la decina di migliaia; colà pascolano decine di milioni di poveri, quasi privi di assistenza sanitaria, ma viene negata loro ogni visibilità mediatica per cui, colà, é come se non esistessero.
Il loro sogno, il sogno americano, cioè il "Beati gli indefinitamente ricchi", si sta imponendo, globalizzando, in tutto il Pianeta, nello stesso pianeta in cui esistono sussistono tutte le religioni, una delle quali, e non l'ultima fra loro dichiara di seguire quel Dio il cui programma è il "Beati i poveri per. scelta".
Non sarà, allora, cari lettori che quello che io non riesco a capire sia invece di una estrema semplicità, e cioè che noi stiamo confondendo Dio con mammona; che siamo riusciti nella mirabile impresa di farli convivere insieme, la qual cosa potrebbe anche far indignare Colui che riusciva a digerire quasi tutti, meno che gli ipocriti?



Sabato 18 Febbraio,2017 Ore: 20:52
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Mauro Matteucci Pistoia 19/2/2017 17.42
Titolo: La colonizzazione della mente

Condivido ancora una volta l'analisi controcorrente e coraggiosa di Mariotti. Aggiungo soltanto che siamo stati colonizzati nella mente e nell'animo dal pensiero unico che il dominio e la ricchezza sono gli unici valori, io li definisco piuttosto "disvalori". Chi meglio degli USA li rappresenta? Non possiamo certo meravigliarci se oggi hanno come presidente Trump, il simbolo più lampante!

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