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www.ildialogo.org "Il futuro che stiamo costruendo",di Mario Mariotti

Editoriale
"Il futuro che stiamo costruendo"

di Mario Mariotti

Da quando il sogno americano, il "Beati gli indefinitamente ricchi" è riuscito a conquistare il cuore di tutti, compreso quello degli ex compagni, che avrebbero dovuto difendere la loro utopia della fratellanza, per la quale prima avevano sacrificato tante vittime per imporla, e poi altrettante vittime (mi riferisco al II Conflitto mondiale) per difenderla, l'informazione ufficiale, succube attiva e complice del Maligno, ha fatto digerire al prossimo l'idea che era finito il tempo delle ideologie, e che il mondo andava accettato così com'è, perché si stava fruendo tutti quanti dei valori della libertà, della democrazia, del rispetto generalizzato dei diritti umani. Niente di più falso nella terra dei viventi! A crepare è stata solo l'utopia della fratellanza, il progetto di una società socialista in cui ognuno avrebbe dovuto contribuire al bene comune e ricevere dagli altri il necessario e la gioia.
I cancri del capitalismo, del mercato e della competizione, l'ido1ogia del neoliberismo capitalista, sono vivi e vegeti, hanno vinto nel profondo del cuore umano, e questa realtà sta a dimostrare che il bipede umano, come non é ancora riuscito ad interiorizzare e ad incarnare il progetto di Dio per noi rivelatoci dal Signore, cioè l'economia di comunione, così non è stato in condizione di realizzare quell'utopia della fratellanza, quel comunismo, che già si era presentato nelle prime comunità cristiane e che Marx aveva riproposto in termini laici, visto il fallimento del cristianesimo reale in rapporto alla giustizia sociale, all'egualitarismo, all'equa distribuzione dei doni di Dio fra tutti i suoi figli.
Stante questa situazione, nella quale la custode del Vangelo, S.R.Chiesa, invece di criticare il socialismo per mancanza di coerenza, e proporre sé stessa come incarnazione di lui, ha lavorato per estendere l'impero di mammona ad est del Muro di Berlino, oggi ci troviamo finalmente cittadini dell'Impero del Bene; coloro che mangiavano preti e poppanti a tre al paio sono defunti, forse per indigestione; le armi sono state trasformate in aratri, l'epidemia della fratellanza e della condivisione è esplosa portando come frutto l'egualitarismo planetario!
É vero che le ideologie sono morte come è vero che negli USA le decine di milioni di poveri, che devono lottare per sopravvivere in una giungla che li vede privi anche di assistenza sanitaria, non esistono! E come è possibile che una realtà come quella americana, tanto ingiusta da gridare vendetta agli occhi di Dio, venga tenuta nascosta, o abbia trovato il modo di venire giustificata attribuendo a coloro che la stanno subendo la responsabilità della stessa? Perché siamo finalmente approdati nella civiltà dell'immagine, del ciò che appare, del ciò che viene fatto apparire!
Essendo l’ideologia rimasta una sola, il "Beati i ricchi"; non essendoci più una politica, un progetto per cambiare una società ed un mondo tanto ingiusto, ecco la civiltà dell'immagine, della quale gli USA sono gli insuperabili maestri! Partendo dal genocidio dei popoli nativi, i Pellerossa; passando per l'organizzazione dei colpi di stato nei Paesi del Cono-Sud ed in quelli che mettevano a rischio la prosecuzione della loro rapina di materie prime e la libertà di imporre i loro prodotti sui mercati di quei Paesi; passando per il genocidio dei sindacalisti e dei comunisti in tutti i Paesi dove questi ultimi osavano limitare la loro libertà di mercato, genocidio prima attraverso la violenza degli squadroni della morte e poi attraverso l'incancheramento culturale; proseguendo con le alleanze coi personaggi meno rispettosi dei diritti umani esistenti sulla faccia del Pianeta (vedi Arabia Saudita e c.); proseguendo con le guerre d'aggressione a tutti quei Paesi che avevano ed hanno sotto i piedi del petrolio o qualche altra materia prima appetibile a loro (vedi coltan in Congo), arrivando alla loro rapina legale e democratica operata attraverso le Multinazionali, e concludendo finalmente con lo scarico delle loro crisi interne, originate dall'avidità speculativa delle loro banche ai danni dell'Europa e di tutto il Pianeta, ebbene, nonostante questa blasfema sequenza di porcate intercontinentali, gli USA rimangono nell'immaginario della gente, nell'opinione della maggioranza silenziosa, i paladini della libertà, della democrazia, della difesa dei diritti umani a livello universale! Ecco il potere dell'immagine! Sembra che essi siano riusciti a far regredire le potenzialità del pensiero umano ad un livello prearistotelico: tutti possono vincere, tutti possono diventare presidenti degli USA, tutti possono arrivare contemporaneamente primi.
Bellissima questa lotteria nella quale tutti possono prendere il I° premio! Il fatto che se uno vince gli altri perdono e restano a becco asciutto; il fatto che è una bestemmia della logica propagandare una competizione nella quale tutti arrivano primi; il fatto che tutti possono diventare presidenti degli Stati Uniti, a condizione però che, alle spalle abbiano i milioni di dollari necessari per imporsi come immagine al pubblico degli elettori, tutto questo non fa testo. Il sogno americano è fatto così, ed è talmente seduttivo che continua ad affascinare “lo universo mondo”, compresa quella Chiesa che, fino ad oggi, ha dimostrato la incompatibilità strutturale fra lui ed il Discorso della Montagna, fra mammona e il Dio di Gesù Cristo!
Essendo diventato tutto quanto immagine, essendo stati interiorizzati come dogmi i tre cancri del capitalismo, del mercato e della competizione, di egualitarismo, di giustizia sociale, di libertà dal bisogno, di Fraternità nessuno più parla. I leader diventano tali se l'informazione pilotata dalle lobbys riesce ad imporre la loro immagine alla maggioranza degli elettori; il socialismo è diventato una cosa sporca di cui vergognarsi, come il solo parlare di una patrimoniale da imporre all'oligarchia dei ricchi; la nostra Repubblica ha transustanziato le proprie fondamenta dal lavoro all'impresa; quelli che una volta erano i partiti, perché proponevano visioni e progetti diversi per realizzare il bene comune, si sono ridotti ad un'accozzaglia di polli aggressivi per riuscire a dominare il pollaio; i personaggi più gettonati sono quelli che riescono a parlare per slogan senza dire niente di concreto e riscontrabile, e noi, cittadini elettori, dopo 70 anni ci troviamo ancora ad entusiasmarci per i films del West, dove i cattivi erano i Pellerossa e i buoni i soldati-blu, che arrivavano al momento giusto e donavano la felicità eterna a quei parassiti ed abusivi dei popoli nativi....
Quando c'era la Democrazia Cristiana, si parlava di progresso senza avventure e si avanzava indietreggiando; però lentamente, perché c'era il Partito Comunista Italiano che le cavolate più grosse non le lasciava passare.. Oggi, con Renzi, si sta, completando la nostra omologazione alla politica, all'economia ed alla cultura degli USA; pian piano perdiamo le ultime conquiste dello stato-sociale; fra poco scuola e sanità saranno la brutta copia di quelle d'Oltre-Oceano.
Buona fortuna agli ex compagni ed agli ex cittadini di ispirazione cristiana! Stiamo rottamando la democrazia in nome del "nuovo", dimenticando che il "nuovo", dopo la democrazia, può essere il ritorno al fascismo, oggi democrazia del dollaro, della speculazione finanziaria, dell'oligarchia degli spudoratamente ricchi, della disoccupazione endemica, della produzione strutturale del popolo degli "scarti". Dal felice connubio fra compagni per il capitalismo e di cristiani per mammona, con la benedizione di "Corruzione e liberazione" è difficile aspettarsi qualcosa di diverso.
Già oggi le differenze fra i primi e gli ultimi sono blasfeme. Coraggio, siamo sulla buona strada!
Mario Mariotti



Sabato 12 Dicembre,2015 Ore: 20:07
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Giovanni Battista Baggi Cassino 13/12/2015 18.11
Titolo:A quando il risveglio dei popoli?
Perfetta analisi e, se i popoli non si svegliano da questo letargo o per meglio dire rassegnazione, andrà sempre peggio.
Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Prof.Bellerate Rocca di Papa (RM) 15/12/2015 12.00
Titolo:Precisazione
Mi scuso se approfitto di questo contributo, che aapprezzo e condivido, per denunciare una nostra ricorrente dipendenza culturale dagli USA. Loro (!!!) non dispongono di un termine corrispondente al nostro statunitense e per questo usurpano il termine americano, che compete anche a molti più soggetti degli statunitensi!
Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Prof.Bellerate Rocca di Papa (RM) 15/12/2015 12.01
Titolo:Precisazione
Mi scuso se approfitto di questo contributo, che aapprezzo e condivido, per denunciare una nostra ricorrente dipendenza culturale dagli USA. Loro (!!!) non dispongono di un termine corrispondente al nostro statunitense e per questo usurpano il termine americano, che compete anche a molti più soggetti degli statunitensi!
Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Prof.Bellerate Rocca di Papa (RM) 15/12/2015 12.01
Titolo:Precisazione
Mi scuso se approfitto di questo contributo, che aapprezzo e condivido, per denunciare una nostra ricorrente dipendenza culturale dagli USA. Loro (!!!) non dispongono di un termine corrispondente al nostro statunitense e per questo usurpano il termine americano, che compete anche a molti più soggetti degli statunitensi!

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