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www.ildialogo.org Finirà che rimpiangeremo i "compagni"!,di Mario Mariotti

Editoriali
Finirà che rimpiangeremo i "compagni"!

di Mario Mariotti

Il comunismo, una società senza servi e senza padroni, dove tutto era di tutti come in una grande famiglia, dove ciascuno dava il proprio contributo al bene comune e riceveva secondo il bisogno, era un'utopia evangelica per la quale il bipede umano si vede che non era e non è ancora preparato, realtà confermata dal fallimento storico di due millenni di cristianesimo reale, che ancora il secolo scorso aveva il coraggio di benedire e fare Concordati con quel nazifascismo che era l'ipostatizzazione del male sulla terra! Nel socialismo reale i dirigenti del partito unico presero il posto che i padroni avevano ed hanno nel capitalismo reale; i compagni, trovatisi sudditi, lavoravano il meno possibile perché il frutto del loro lavoro veniva socializzato a vantaggio della collettività e non di sé stessi; il fascino di mammona, dell'Occidente libero e ricco era fortissimo, dimenticando il fatto che esso, l'Occidente, gli USA in particolare, per i poveri era ed é un vero e proprio inferno; e così,un bel giorno, l'utopia venne buttata alle ortiche, ed il capitalismo soggettivo e strutturale tornò a farla da padrone anche nei Paesi del blocco comunista.
Per molti poteva sembrare la fine di un incubo, ma non è stato e non è così. Il capitalismo, il mercato e la competizione per loro natura non hanno mai pace: ognuno vuol prevalere sull'altro; la competitività produce strutturalmente dei vincitori e dei perdenti; l'apparato industriale-militare ha bisogno di nemici; il controllo delle materie prime come il petrolio è fondamentale per la crescita del PIL.
Ecco allora che il mondo islamico si dimostra funzionale a sostituire il defunto pericolo comunista. Sotto i suoi piedi ci sono le maggiori riserve mondiali di petrolio; c'è bisogno di un cattivo per far apparire buono chi non lo è; l'apparato industriale-militare non deve andare in crisi; quelle popolazioni a livello religioso sono come l'Occidente prima dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese, cioè fondamentaliste; basta fomentare il conflitto religioso fra le varie correnti, vendere armi ad entrambe, creare le condizioni per il terrorismo, (guerre d'aggressione all'Iraq ed Afganistan), che prima era rosso ed oggi è nero come la bandiera dell'ISIS, e il gioco é fatto!
Siamo arrivati ai giorni nostri, con gli Sciiti in conflitto coi Sunniti e viceversa; col Califfato; con la religione dei "tagliagole”, con la minaccia all'Occidente, che realizza il miracolo turbocompresso di essere sia ricco che cristiano, nonostante che i cristiani, per loro natura, dovrebbero guardare solo alle cose di lassù, e non ai profitti di quaggiù!
In tutto questo quadro edificante c'è solo un piccolo dettaglio che può turbare la tranquillità dei capitalisti di fatto ed in pectore, dei ricchi e di chi cerca di diventarlo: che il pericolo rosso proponeva un'utopia che, nella sostanza, era razionale ed anche evangelica, e che sarà il futuro se avremo un futuro, ed il suo difetto era, che era stata tradita e mal realizzata; mentre il pericolo islamico, il fondamentalismo religioso, spinge per far tornare indietro di secoli il livello di civiltà che una parte di umanità aveva ed ha raggiunto.
Ad esempio i comunisti, pur mangiando i preti tre al paio, sapevano che le armi chimiche e nucleari dovevano essere lasciate nei loro depositi, perché mettevano a rischio l'esistenza di tutto il genere umano. Questa lucidità, questa razionalità, sono sconosciute al fondamentalismo religioso. Mandare dei bambini a farsi esplodere fra gli infedeli presenta analogia coi sacrifici di bambini cui veniva spaccato il cranio dai sacerdoti Incas od Aztechi perché andassero a dire al Dio-Sole di alzarsi al mattino.
Basta raccontare al prossimo che quella, e cose simili, sono porte aperte per il paradiso, ed il gioco è fatto! E siccome ai capi religiosi sarà sicuramente concesso il privilegio di conoscere la volontà di Allah meglio di quanto la conosca Lui stesso, speriamo che nessuno di loro venga mai in possesso di armi chimiche o atomiche, e che a loro non venga in mente che Lui voglia che i suoi sudditi le usino per arrostire gli infedeli, perché, per gli infedeli e per loro stessi, il futuro diventerebbe veramente grigio, dato che anche gli infedeli hanno degli armadi pieni di armi chimiche e nucleari....
Purtroppo la realtà è questa: nelle religioni salta sempre fuori qualcuno che dice che Dio gli ha parlato, e che la volontà di Dio è quella che propone lui stesso: il pilota giordano e Giordano Bruno sono stati arsi vivi entrambi "per volontà ed a gloria di Dio"! Poveri noi, davanti a questa svolta storica ad “u” della civiltà globale, dopo la caduta del muro di Berlino!
A questo punto, per stemperare la visione catastrofica precedente, dirò cose più rassicuranti. Il terrorismo islamico, il Califfato, usano armi che gli abbiamo venduto noi in cambio del loro petrolio. Se ci arriveranno dei missili in testa, avremo la consolazione di sapere che saranno missili costruiti da noi, venduti a loro e tornati su di noi in modo che i mercanti d'armi, razza onnipresente e perpetua, possano sussistere e prosperare! Basterebbero due domande fatte nella sede giusta, l'ONU, e cioè chi finanzia, e chi vende armi al Califfato; e due decisioni: imporre un embargo totale, che sospenda il finanziamento ed interrompa la fornitura delle armi, ed il fenomeno si estinguerebbe da sé.
Ma l'occidente avrà la lucidità, la razionalità e l'etica di muoversi in questa direzione? Staremo a vedere. Io non credo: la strategia della tensione è strutturale al capitalismo ed a quegli altri due cancri del mercato e della competizione; ed io ho paura che ci toccherà rimpiangere, il tempo in cui i comunisti mangiavano i preti tre al paio! E d'altra parte le cose più semplici, chiare e razionali sono anche quelle che non riusciremo mai a vedere.
Prendiamo un altro esempio: la Sindone, cioè l'impronta del corpo del Signore assassinato. Anche qui ecco le due domande: assassinato da chi? E perché? Fatto assassinare dai sacerdoti del Dio di Mosé, perché, dicendo che Dio era suo padre, demoliva il "sacro" e voleva convertirci dalla religione all'Incarnazione.
Dire che noi, quando amiamo e condividiamo, siamo figli del Padre come Gesù, corpi dello Spirito come Lui, era una bestemmia allora come lo è oggi; ed allora, fra il Padre diventato 1’Altissimo, ed i figli diventati sudditi e servi, ci vuole, è indispensabile la casta sacerdotale, a tenere in mano le chiavi del Cielo .... con qualche beneficio annesso e connesso,
Mario Mariotti



Venerdì 14 Agosto,2015 Ore: 08:13
 
 
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