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www.ildialogo.org "Un triste destino...",di Mario Mariotti

Editoriali
"Un triste destino..."

di Mario Mariotti

Il mio è un triste destino. Nato ai tempi di Benito, digeriti malamente 40 anni di Democrazia Cristiana, rimasti sullo stomaco 20 anni di berlusconismo, oggi ho conati di vomito alla vista di Renzi, paradigma dell'involuzione blasfema di quello che una volta era il Partito Comunista e oggi é il PD, sigla alla quale fra poco verrà associato l'aggettivo "cristiano" onoris causa, dato che, della DC, sta continuando la politica delle "convergenze parallele" che permettono ai ricchi, alla rendita finanziaria, alla casta, agli imprenditori, ai faccendieri,ai corruttori, agli evasori fiscali, agli speculatori ed ai loro galoppini di sussistere, di prosperare, di continuare a contaminare un Paese, il nostro, che avrebbe una Costituzione bellissima, direi evangelica, e che pian piano viene riplasmato secondo quella cultura d’oltre-Atlantico che ormai sta incancherando "lo universo mondo"! Rottamare. il vecchio, le ideologie, i conservatori, e fare le riforme! Ci sarà mai qualcuno che rammenti che il fascismo in Italia, ed il nazismo in Germania, si presentarono allo stesso modo promettendo di rinnovare e riformare tutto, il che si risolse nel rottamare le democrazie preesistenti e nel portare avanti il progetto di una società razzista e violenta, in cui allora, la razza ariana, ed oggi quella dei ricchi e dei potenti, deve dominare; quella dei poveri deve lavorare, ubbidire e stare zitta; quella dei fuori-mercato deve vivere affidandosi a quel volontariato che ammortizza il negativo del sistema e costituisce l'unica speranza per gli esclusi, i non-competitivi, gli scarti di quel cancro che é il "mercato"?
Proprio nessuno che si renda conto che il contrasto fra il vecchio ed il nuovo, fra i conservatori ed i riformisti, va contro la logica ed il buon senso se non è riferito alle situazioni reali, concrete, che stiamo vivendo? Come non rendersi conto che il nuovo rispetto al positivo può essere il negativo; che il riformismo è necessario se c'é del negativo, ma se c'è del positivo ci vogliono i conservatori per difenderlo? Come non rendersi conto che le riforme, che il nuovo che avanza si risolve in una squallida omologazione ad un modello politico-culturale che ha partorito un tipo di società in cui i poveri non hanno più bisogno di andare all'inferno perché, per loro, gli USA sono già l'inferno? E che dire della bestemmia che recita la necessità di superare le ideologie e di adeguare sé stessi alla piega che ha preso il Pianeta dopo il suicidio dell'utopia socialista?
Come non fosse un'ideologia il sostegno a quella trinità neoliberismo, che ha portato poche centinaia di soggetti, cancri antropomorfi, ad avere accumulato un reddito pari a quello di tre miliardi di loro concittadini, sterminato popolo di esclusi che deve sopravvivere col reddito di un solo euro al giorno!
Vogliamo buttare le ideologie, il progetto di una società giusta e solidale, e seguire il modello USA? Bene! Anche da noi la politica sarà solo immagine, spettacolo, suono, slogan; anche da noi si moltiplicheranno i poveri che verranno esclusi da un'assistenza sanitaria privatizzata; anche da noi farà affari d'oro la Finmeccanica che produce armi per facilitare l'accesso di nostri fratelli nella patria celeste; anche da noi i padroni saranno liberi di licenziare; anche da noi la fraternità e la fiducia nel prossimo saranno sostituite dalla competizione e dalla violenza quale strumento sempre più usato per risolvere i problemi. E che dire dell'informazione, che sarebbe il cardine di ogni democrazia reale? In questi giorni io mi rifiuto di guardare i telegiornali.
L'immagine che di sé stesso dà il Califfato ISIS, con le decapitazioni e tutto il resto, sembra un manuale di istruzioni per riuscire a farsi odiare a livello più che planetario, anche galattico! L'odio indotto è tale che i buoni saranno giustificati davanti al mondo anche quando fanno ricorso a quello squallido strumento, la guerra, che stanno usando da quando l'homo sapiens è comparso sulla terra, cioè da sempre.
Se il tutto fosse diretto dall'ufficio-stampa della CIA, non ci sarebbe da meravigliarsi: i cattivi sono talmente cattivi, anche se gli abbiamo dato il coltello in mano noi, che vanno schiacciati con qualsiasi mezzo! Nessuno parla di smettere di armarli, di non comperare più il loro petrolio, di mettere delle Forze di interposizione dell'ONU, di isolarli in modo che non abbiano più vantaggi a fare quello che fanno.
Nessuno che bilanci le immagini dei decapitati con quelle dei cadaveri arrostiti e straziati, dai missili e dalle bombe intelligenti dei "buoni". Nessuna traccia nei microprocessori dei "buoni" della memoria delle centinaia di piccini massacrati nella striscia di Gaza. Meno che nessuno a riflettere sulla verità che non si riesce a trovare traccia dei cattivi nelle ampie praterie del Far West, mentre le tracce dei "buoni" in Iraq, Afganistan, in Libia, nei territori palestinesi occupati, in tutto il Medioriente sono più che evidenti, da decenni se non da secoli. Poveri noi, e che tristezza! Ci avvelenano la giornata presentandoci il male proprio coloro che ne sono all'origine, che lo hanno generato; e noi, poveri allocchi, a giudicare e a scegliere in modo da trovarci complici di coloro che stanno pilotando il tutto.
L'ho già detto: non vedo futuro. L'informazione bestemmia la Verità, e crea consenso a coloro che la bestemmiano; le religioni arrivano a generare violenza, accompagnano i funerali e stanno zitte sugli assassini; il "Beati i ricchi", la bestemmia strutturale del “Beati i poveri per scelta" del Signore, è una metastasi ancora senza chemioterapia. Siamo all'inferno, e dobbiamo lasciare ogni speranza, come ci dice Dante. Io non gli do retta. Sarà lui, l'inferno, a convertirci....
Mario Mariotti



Sabato 18 Ottobre,2014 Ore: 22:47
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Bruno Antonio Prof.Bellerate Rocca di Papa (RM) 20/10/2014 16.23
Titolo:Troppo pessimista?
Caro amico, da quel che scrivi sembri appartenere alla mia generazione (1928), ma mi sembri troppo pessimista! Condivido i tuoi presupposti, i punti di partenza..., ma non di arrivo. Gesù ha predicato l'amore, pur senza disconoscere ipocrisie e ingiustizie, ma ha aperto nuovi orizzonti, fino all'amore dei nemici..., al non giudicare..., al perdonare 70 x 7 ecc. Tuttavia non prendermi per un renziano: sono un osservatore "critico", senza preclusioni però. Pensi che il tuo pessimismo possa dar frutti? Scusami e cordiali saluti.

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