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www.ildialogo.org UNA CHIESA ALLE CORDE,di Ernesto Miragoli

Editoriale
UNA CHIESA ALLE CORDE

di Ernesto Miragoli

(14.7.12)
E siamo all'ultimo (ultimo solo in ordine di tempo) arresto di un prete per pedofilia. Il 43enne portavoce del vescovo di Fano, collaboratore di Avvenire e responsabile delle Comunicazioni Sociali della diocesi di Fano, vice assistente nazionale degli Scout, ecc.ecc. è stato tradotto in manette nel carcere locale per aver abusato di una ragazzina di 13 anni.
Abbiamo una chiesa gerarchica che è alle corde e sta comportandosi come un pugile suonato. Il vescovo di Fano, come quello di Como, come quello di Savona, come quello di Trani ecc.ecc. ha reagito:"...raccogliendosi in preghiera e raccomandando di pregare per il prete, la vittima e per tutte le persone coinvolte".
Viene voglia di rispondere a tutti questi vescovi e cardinali che ci esortano a pregare con le parole della lettera di Giacomo:" Fammi vedere la tua fede senza le opere ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede".
E' giunto il tempo di smetterla di invitare alla preghiera, alibi universale per spostare sul piano trascendentale un caso che va risolto umanamente e secondo i criteri della giustizia umana. Non basta, come ha fatto il vescovo di Fano (e recentemente anche quello di Como) sospendere il sacerdote dalle sue funzioni. Non basta invitare alla preghiera. Non basta ricevere nella Curia fresca d'estate e calda d'inverno i parenti delle vittime e diramare comunicati che dichiarano che il vescovo ha molto paternamente ascoltato i genitori e le persone coinvolte e si è detto addolorato per quanto è successo. Non basta scrivere parole angosciate sulla stampa diocesana.
Dobbiamo proprio noi ricordare a questa gente che s'arroga il diritto esclusivo di parlarci a nome di Dio e di essere l'unica autorevole interprete del messaggio del Cristo che proprio il Cristo disse:" Guai a chi scandalizzerà uno di questi piccoli! Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse precipitato nel profondo del mare!".
E non basta neppure ricordare che per un prete che adesca ragazzine ce ne sono altri cento che si occupano di seminare il Vangelo solidarizzando con poveri, disadattati, handicappati o che, semplicemente, animano con disinteresse e spontaneo entusiasmo centri di aggregazione sociale dove tantissimi giovani fanno gruppo.
Alle preghiere debbono seguire i fatti.
L'ultimo documento della Congregazione vaticana che tratta dei seminari, cerca in qualche modo di dare indicazioni che riguardano gli aspiranti al sacerdozio, ma non coglie il problema di fondo che è quello di una maturazione affettiva che non può essere completa e completata rinchiudendo i giovani in schemi precostituiti e preparandoli ad essere capi unici ed indiscussi di piccole comunità parrocchiali.
Questi preti che sono sempre più pieni di se stessi, si sentono al sicuro ed al riparo da ogni contestazione e si permettono deviazioni non solo in campo sessuale recando nocumento non tanto all'immagine di una comunità ecclesiale che è meglio di loro perchè diuturnamente cammina con convinzione sulle strade del Vangelo senza apparire paludata e ricercante applausi, ma allo stesso messaggio cristiano per il quale si sono votati promettendo di "...credere a ciò che leggono, insegnare ciò che credono, praticare ciò che insegnano".
Questi uomini che chiesa, alle corde come pugili suonati, si anestetizzano convincendosi che pregare per le vittime della pedofilia o della società in genere, pregare perchè il Signore susciti nuove e sante vocazioni al sacerdozio, pregare perchè la chiesa di Dio sia sempre testimone del messaggio evangelico, sia la soluzione a tutti i problemi che essi creano con la loro inettitudine, la loro incapacità di guardare in faccia spietatamente alla realtà, la loro accidia che li fa stare pomposamente seduti sul trono a predicare la Parola senza ricordare che il loro Maestro non s'è mai seduto su alcun trono, non ha mai indossato vesti di bisso, nè copricapi dorati, ma ha testimoniato con la vita quel che diceva con le labbra.
Il popolo cristiano ha tanti motivi per snobbare alcuni gerarchi ecclesiali ed è ora che cominci a fare sul serio.
Ernesto Miragoli


Sabato 14 Luglio,2012 Ore: 14:35
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
Italo Vivacqua Corleto Perticara 16/7/2012 11.50
Titolo:Preti criminali
Non è la Chiesa alle corde, ma chi la occupa indegnamente: preti
criminali che, per appagare il loro istinto bestiale uccidono due
volte le loro vittime, e Prelati complici che \\\" raccogliendosi in
preghiera, invitano i poveri credenti a pregare per questi prteti
assassini e maniaci.
Mi chiedo, dopo tanti crimini che quotidianamente leggiamo, dov\'è finita la bolla di scomunica? E\' possibile che viene pronunciata solo per i Laici? La corda al collo e la macina, che leggiamo nel messaggio di Cristo, peccato che viene usata, per i tempi che corrono, solo daglioperai che perdono il posto di lavoro e dalle imprese.CHE SCHIFO!!!!!

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