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www.ildialogo.org "Sia fatta la Tua volontà, da noi!",di Mario Mariotti

Editoriale
"Sia fatta la Tua volontà, da noi!"

di Mario Mariotti

Più passa il tempo, più mi accorgo della negatività della religione, delle religioni in genere, e soprattutto della mia, alla quale sono stato introdotto in quell'età nella quale, quando uno ci parla, noi crediamo che sia vero quello che ci dice. Man mano che le mie riflessioni procedono, arrivo perfino a vergognarmi di me stesso: come ho fatto a credere, ad accettare, a far mio per tanti anni il concetto, l'immagine del Dio religioso, che mi é stata offerta dalla catechesi quando ero piccolo, e che mi viene continuamente offerta quando vado a messa la domenica, quando alla TV, producono le loro esternazioni gli esponenti di quella chiesa docente che é la più professionalmente qualificata ad associare Dio con mammona, ed a produrre degli enunciati che non perderebbero senso neppure se venissero privati dei verbi in essi contenuti, tale é la loro ovvietà ed irrilevanza.

Per anni e anni ho digerito un Dio che faceva morire i piccini primogeniti degli Egizi e sgozzare gli agnellini per deviare l'angelo sterminatore dalle case degli Ebrei; che faceva annegare nel Mar Rosso gli Egizi ed i loro cavalli che inseguivano gli Ebrei fuggitivi; che fermava il sole per permettere ai suoi eletti di massacrare in battaglia i loro nemici; soprattutto che si placava al soave odore del sacrificio umano del proprio Figlio, perpetrato da coloro coi quali voleva riconciliarsi; che permetteva, attraverso il meccanismo magico della transustanziazione, che un sacerdote avesse il potere di rivitalizzare il corpo ed il sangue del proprio Figlio, per darlo in pasto a coloro che, da esso, volevano ricavare il perdono dei peccati e l'entrata nella vita eterna dell'animaccia loro.... (a questo proposito, non c'é forse qualcuno che rischia la denuncia di cannibalismo?)

Per anni ho digerito un Dio che era contemporaneamente onnipotente e buono, che quando ne aveva voglia Lui, faceva qualche miracolo; che copriva con la propria volontà, o col proprio permesso, tutto il negativo che accompagna la storia degli uomini; che non si sa bene se volesse dei servi oppure dei figli, dato che voleva essere adorato, ringraziato, placato e pregato, e queste cose le vuole un re e non un Padre; e nessuno della casta sacerdotale che mai mi avesse aiutato a capire il messaggio dirompente che é incluso nella paternità di Dio annunciata dal Signore! (questo non mi deve meravigliare, perché é la casta per prima a non aver capito il messaggio, e quindi mon può spiegarlo agli altri).

Per anni ho digerito un Dio che vedeva le situazioni strazianti di tanti suoi figli, che li lasciava in tali situazioni, che voleva essere pregato da loro per eventualmente intervenire in soccorso, che subordinava tale soccorso alla presenza nei figli, di una fede talmente smisurata da essere inaccessibile alla quasi totalità di loro stessi, per cui, in qualche raro caso, e per motivi misteriosi ed incomprensibili alla mente umana, ecco il miracolo a salvare uno e a lasciar crepare gli altri, alla faccia dell'onnipotenza e della bontà!

Se penso a tutto questo, mi vergogno profondamente, e ringrazio i miei maestri di teologia, i viventi in difficoltà ed i piccini della grande favela del Sud, che mi hanno aiutato a capire ed a convertirmi dal Dio religioso, inventato dalla casta e costruito sulle debolezze, sulle paure e sull'irrazionalità dell'uomo, al Dio di Gesù, Trascendenza immanente a noi stessi, che prende vita quando noi diamo corpo, esistenza allo Spirito fra noi amando, servendo e condividendo i frutti dei nostri talenti coi nostri fratelli e tutti i viventi del creato.

Ma purtroppo a questo punto il problema si presenta in tutta la sua gravità: quello che io avevo digerito per anni, e che ora sto faticosamente cercando di superare, é ancora la normalità nella maggioranza del popolo di Dio pellegrino sulla terra, che cammina facendo rifornimento di messe, liturgie e sacramenti, verso la patria celeste, e che continua a non accorgersi dell'irrazionalità, dell'assurdità, della meschinità e rozzezze del Dio secondo la religione. Continuando e digerire come normale e positivo tutto quello di cui ho parlato fin qui, ed altro ancora, le gente persiste nella propria alienazione religiosa, si dà da fare per avere Dio dalla propria parte, concede un credito smisurato allacesta sacerdotale e quest'ultima continua il proprio fedele servizio a mammona travestendolo da Gesù Cristo, e facendo in modo che quest'ultimo benedica i ricchi ed i potenti, i Beniti e gli Adolfi di turno, oggi i Berlusca, le guerre chiamate missioni di pace e di democrazia gli armamenti per difenderci dai cattivi e da vendere ai poveri perché si sfoltiscano massacrandosi fra loro, e, soprattutto, che benedice quella forma di organizzazione economica, politica e culturale della società, il capitalismo, che sta diventando planetario e che include, oltre alla mafia, l'oppressione, lo sfruttamento, la fame, le malattie ed anche le morte per una gran parte degli abitanti del nostro pianeta.

Tutte queste cose io le sto dicendo de tempo, continuerò e dirle, sarebbe sempre più necessario che uno le dicesse, trovano sempre meno persone disposte ad ascoltarle, ma i costi dell'alienazione religiosa sono enormi, e bisognerebbe riflettere su questo. Prendiamo come esempio, la preghiera, che é la colonna portante delle letture religiose di Dio. Non c'é un'occasione in cui uno si rapporti con la chiesa docente, coi sacerdoti, che questi ultimi non gli dicano che bisogna pregare, che la preghiera e la speranza sono fondamentali per le fede e per la nostra salvezza eterna. Io vorrei sapere se abbiamo mai pensato a quante sofferenze sono esposti coloro che sono prigionieri del Dio religioso delle caste, e pregano come la casta dice e non vengono esauditi. Uno si ritrova ed avere un cancro? É volontà di Dio! Uno prega con tutta la fede che gli é possibile? Niente! Casomai sente raccontare di uno come lui che e stato miracolato, ci crede, però a lui stesso il miracolo viene negato. Oltre alla sofferenza della malattia, c'é anche quella di sentirsi colpito da Dio senza sapere il perché, e quella del senso di colpa per non saper pregare, per non riuscire ed avere quella qualità di fede che gli hanno detto sarebbe necessaria perché Dio intervenisse a salvarlo col miracolo.

E quello che succede al malato di cancro, succede e tutte le vittime delle calamità naturali e delle cattiverie degli uomini; tutto per volontà o col permesso di Dio, tutto con l'efficacia solo virtuale della preghiera che ha come risposta il terribile silenzio di Dio…

Ci abbiamo mai pensato e come potrebbe essere diversa, oggi, la nostra storia, se la chiesa non avesse rotto le scatole ai vari Galilei e Giordano Bruno di tutti i tempi, e se tutte le ore dedicate alle preghiere fossero state, nei secoli e millenni dedicate all'esercizio dell'intelligenza, della ragione, nella ricerca scientifica, con gli scopi amorosi di curare le malattie, ad esempio il cancro, e di prevenire le catastrofi naturali, costruendo case antisismiche, argini ai fiumi, foreste lasciate in pace a svolgere la loro funzione di difesa del suolo ed ossigenazione dell'aria?

Ci abbiamo mai pensato che noi ringraziamo Dio per il cibo che ci ha dato e non ringraziamo nessuno della lunga filiera che ha permesso al cibo di essere nel nostro piatto? Ci abbiamo mai pensato che noi ringraziamo Dio che ci ha guariti da una malattia, e non ringraziamo nessuno della lunghissima filiera, scienziati, ricercatori, dottori, produttori delle medicine, infermieri che hanno messo in atto la terapia che ci ha guariti?

Quando capiremo che l'amore di Dio per noi passa per l'intelligenza, il cuore, le mani dell'agricoltore, del cuoco, del ricercatore, del dottore e via di seguito, per cui l'intervento di Dio é un intervento laico che si determina se e quando ognuno di noi fa agli altri ciò che vorrebbe gli altri facessero a lui?

Quando capiremo che la vera preghiera é la pratica dell'amore e della condivisione, e l‘esercizio dell'intelligenza per trovare gli strumenti che rendano efficace l'amore stesso? Invece di pregare Dio che faccia la sua volontà (“ti preghiamo di fare quello che tu vuoi fare” è un non-senso) proviamo finalmente a farla noi la Sua volontà, facendo di noi stessi dei docili strumenti dello Spirito, in modo che il Suo amore per noi possa diventare operativo, prendere corpo, esistere, e togliere ogni sofferenza e saziare tutti i viventi?

Mario Mariotti

 



Sabato 16 Aprile,2011 Ore: 06:49
 
 
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