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www.ildialogo.org POST REFERENDUM,di Michele Zarrella

Otto domande, otto risposte l'otto del mese.
POST REFERENDUM

Ma il governo non sente.


di Michele Zarrella

I referendum hanno accantonato l’opzione nucleare. Ma su quale tecnologia puntare?
Più volte lo abbiamo affermato, ma ora giunge la conferma anche dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (Ieee), l’associazione di ingegneri elettrici ed elettronici più grande del mondo per la promozione dell’innovazione tecnologica, a rinforzare la posizione che il fotovoltaico è la fonte determinante per risolvere il problema energetico mondiale.
Sarebbe sufficiente l’energia solare a soddisfare le esigenze di tutta la popolazione mondiale?
L’intera superficie del Sole, irraggia una potenza L = 4 x 1026 W, circa mezzo miliardo di miliardi di miliardi (o 400 quatrilioni) di watt [dal libro di Paolo De Bernardis Osservare l’universo … oltre le stelle, fino al Big Bang]. Di tale potenza su ogni metro quadrato della Terra ne arrivano 1.400 W. In effetti se si potesse ipoteticamente sfruttare al 100% tale energia, basterebbero pochi metri quadrati, precisamente 2, 14 m2, coperti con pannelli fotovoltaici per sopperire alle necessità di una famiglia con contratto ENEL di 3 kW (3000W). È pur vero che in qualsiasi processo di trasformazione, è impossibile raggiungere il rendimento del 100%, però sappiamo che i rendimenti delle macchine elettriche raggiungono rendimenti alti, e nel caso dei trasformatori rendimenti altissimi anche fino al 99%. Quindi basterebbe solo una parte di tale energia solare da trasformare per soddisfare la richiesta di energia elettrica di tutta la popolazione mondiale.
Allora il problema è migliorare i rendimenti?
Esatto. Bisogna puntare a migliorare gli attuali rendimenti e far si che il fotovoltaico diventi la chiave principale della soluzione dei problemi energetici nel medio e lungo periodo. E questo il governo italiano non lo ha capito.
Con il referendum sul nucleare quale messaggio si è voluto mandare al governo?
Che le energie rinnovabili possono sopperire alle esigenze energetiche in maniera pulita e rispettosa dell’ambiente. La gente questo lo ha capito ed ha bocciato la proposta di produrre energia elettrica con fonte nucleare. Invece la manovra finanziaria del governo fa tutto il contrario e taglia del 30% gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni presenti in bolletta. L'articolo 35, recita: "a decorrere dal primo gennaio 2012 tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e gas naturale, previste da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30% rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010".
Cosa significa questo comportamento?
Tutto ciò significa non tener conto della volontà dei cittadini e di non tener conto dello sviluppo del paese e del futuro del pianeta. Contemporaneamente significa perdere il treno delle nuove tecnologie e restare indietro. E invece bisogna puntare con decisione sulla ricerca e lo sviluppo delle tecnologie verdi.
Ma basterebbe solo la tecnologia fotovoltaica?
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia la capacità mondiale di produzione di energia fotovoltaica in questi ultimi dieci anni è cresciuta del 40% all’anno. Con tale ritmo entro il 2050 il fotovoltaico potrà sviluppare una potenza di 3 GW (gigawatt) e sopperire all’11% della richiesta globale di elettricità. Ma se si punta con grandi investimenti e ricerca il ritmo aumenterà e la percentuale sarà più alta, senza poi trascurare altre fonti rinnovabili: eolico, idrico, geotermico, scarti di biomasse, onde del mare, maree,correnti oceaniche, ecc. 
Non dimentichiamo i benefici per la riduzione dell’inquinamento.
Certo si potranno risparmiare 2,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno, pari alle emissioni prodotte attualmente da paesi come la Russia e il Giappone insieme.
Cosa manca allora?
La volontà. Il sistema attuale di modello di società è cresciuta con le fonti fossili e per cambiare occorre crederci e investire sulle tecnologie verdi ed in particolare sul solare per ridurre i costi e migliorare il rendimento delle celle fotovoltaiche.
Gesualdo, 8 luglio 2011
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Venerd́ 08 Luglio,2011 Ore: 09:02
 
 
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