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www.ildialogo.org ADDIO LUPI,di Giuseppe Fanelli

ADDIO LUPI

(parte II - non per ora)


di Giuseppe Fanelli

Il popolo italiano è composto da ragazzi disadattati e criminali che impiccano e uccidono a bastonate un povero cane, da gentaglia che dissemina il territorio di bocconi avvelenati, da soggetti che confezionano cibo con vetro e chiodi per uccidere gatti e cani randagi. Ci sono anche “persone” che vagano con fucili in mano per sparare poveri animali selvatici e ministri della Repubblica che li appoggiano tentando anche di rendere legale ciò che è illegale. Per fortuna questa è una minoranza del popolo italiano. La maggior parte degli italiani è gente sensibile ed è contraria a certi “stili di vita” e moltissimi italiani si mobilitano anche per contrastare tali iniziative a danno degli animali.
È stata proprio la mobilitazione di tanti cittadini, singoli o con associazioni animaliste ed ambientaliste, che ha scongiurato, per adesso, il “piano di conservazione del lupo” che prevede l’uccisione di un numero di lupi non superiore al 5% del numero complessivo in Italia.
La pressione dei cittadini è stata tanto incisiva che la Conferenza Stato Regioni ha deciso il rinvio del “Piano lupo”, così come chiesto dai presidenti delle Regioni italiane. Il Piano dovrebbe tornare all’esame della Conferenza il prossimo 23 febbraio. Il pericolo non è del tutto scongiurato per cui bisogna tenere alta l'attenzione continuando ad inviare messaggi cortesi, ma incisivi.
Ecco la nota che ho inviato al ministro Galletti il giorno 1 Febbraio 2017:
Illustrissimo Onorevole Signor Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti, col presente messaggio intendo esprimere tutto il mio disappunto per la sua decisione di consentire l'abbattimento legalizzato dei lupi in Italia. Questa specie quando è stata oggetto di tutela da parte della legge ha visto numerosi individui uccisi con atti di bracconaggio; se ne sarà consentito legalmente l'abbattimento, nel giro di pochi anni i lupi rischiernno seriamente l'estinzione. Se lei è convinto della sua decisione, si assuma la responsabilità politica e biologica della sparizione di questa specie in Italia. Giuseppe Fanelli - Avellino”.
Il lupo appenninco (Canis lupus italicus) è una sottospecie del lupo grigio (Canis lupus) che viene detto anche lupo comune ed è originario dei boschi della dorsale appenninica. Secondo gli scienziati è una sottospecie a sé. Questo è un motivo ulteriore per cui ne andrebbe rafforzata la protezione con veri piani di conservazione e non con piani di sterminio mascherati.
Il ministro Galletti, suo malgrado, è istituzionalmente chiamato a proteggere la Natura e gli ambienti naturali italiani, ma forse ciò non gli è chiaro e cede molto facilmente alle lobby di agricoltori, allevatori e cacciatori. In buona fede? Ricordate quando ha gestito la questione degli orsi in Trentino conclusasi con l'uccisione dell'orsa Daniza? In buona fede.
Per adesso il lupo è salvo, ma subirà altri attacchi con un'arma più micidiale delle doppiette, delle esche avvelenate e delle tagliole: la carta sulla quale si potrà legalizzare il suo sterminio.
Per questo affascinante mammifero italiano si è aperta una nuova era: l'era Galletti e noi siamo pronti a difenderlo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Foto presa dalla “rete”
 
FONTI:
http://www.nationalgeographic.it/
http://guidominciotti.blog.ilsole24ore.com/
it.wikipedia.org



Sabato 04 Febbraio,2017 Ore: 09:59
 
 
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