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www.ildialogo.org INCIDENTE NUCLEARE ALLA CENTRALE DI MARCOULE,di Michele Zarrella

INCIDENTE NUCLEARE ALLA CENTRALE DI MARCOULE

di Michele Zarrella

Un forno dell’impianto francese per il trattamento di scorie nucleari è scoppiato provocando un morto e quattro feriti. Il Centro nucleare di trattamento e condizionamento (Centraco) di Marcoule si trova a 200 km dai nostri confini.
Come per tutte le centrali nucleari, veniva assicurata, dalla società Areva che la gestisce, il più alto livello di sicurezza delle installazioni, delle persone e del rispetto dell’ambiente.
Purtroppo l’incidente è una ulteriore conferma, di cui non ne avevamo assolutamente bisogno, di quanto è pericoloso il processo industriale nucleare ed in particolare del trattamento delle scorie.
Ora speriamo in una informazione oggettiva e senza reticenze, anche se la storia degli incidenti nucleari dimostra il contrario. Ma con una condotta consolidata l’incidente è stato denunciato con ritardo, dopo cinque ore, mettendo a rischio la salute della ignara popolazione. L’Agenzia per la sicurezza nucleare francese assicura che non vi sono fughe radioattive. Intanto i vigili del fuoco hanno segnato un perimetro di sicurezza intorno all’area, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha attivato il proprio centro per le emergenze e anche la protezione civile italiana sta monitorando i livelli di radioattività nell'aria. 
L’impianto è gestito dalla società Areva, la stessa che avrebbe dovuto costruire le centrali nucleari in Italia se il referendum, con scelta oculata e lungimirante, non ne avesse decretato la fine del programma.
Da queste colonne abbiamo più volte affermato che l’attuale tecnologia nucleare è più costosa e più insicura di altre tecnologie, non ha risolto il problema delle scorie, e, in caso di incidente, è pericolosissima per la salute e per l’ambiente.
Questo incidente, benché lieve, porta a chiedersi se è il caso di programmare un processo di uscita
graduale e senza indugi dal nucleare in tutta l’Europa, cominciando subito dalle centrali più obsolete. Il referendum italiano e le nuove strategie energetiche della germania e della Svizzera sono un ottimo segnale che indicano la strada da intraprendere. 
Confermiamo la linea assunta dal nostro giornale contro il nucleare e a favore delle fonti rinnovabili, della realizzazione di reti efficienti e dell’attenzione ad evitare gli inutili e inquinanti sprechi dell’energia.
Continueremo con decisione con la speranza ben riposta che la nostra linea sia da esempio e da traino a tutti i cittadini affinché pongano maggior attenzione alle conseguenze dell’uso e del consumo dell’energia.
Gesualdo, 13 settembre 2011
Per contatti


Marted́ 13 Settembre,2011 Ore: 10:29
 
 
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