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www.ildialogo.org I NIPOTINI DEL CONTE ZIO. A VITERBO,di Peppe Sini

Arsenico nell'acqua
I NIPOTINI DEL CONTE ZIO. A VITERBO

di Peppe Sini

Taluni pubblici amministratori e funzionari insipienti ed irresponsabili (e diciamo insipienti ed irresponsabili per non dir corrotti e criminali) si sbracciano in questi giorni a Viterbo a negare che l'elevata presenza di arsenico nell'acqua che la gente beve costituisca un problema.
Non solo: negano cio' che l'Organizzazione Mondiale della Sanita' afferma, e con essa i piu' importanti istituti di ricerca, le piu' rilevanti organizzazioni mediche, ed infine il senso comune, il buon senso comune: ovvero che l'arsenico e' un veleno, e che berlo fa male alla salute.
Cosicche' invece di prendere atto dell'urgente necessita' di adeguarsi almeno a quanto stabilito dall'Unione Europea e recepito da anni nella legislazione italiana, pretendono ulteriori deroghe, vorrebbero che si continuasse nell'avvelenamento, e novelli Mitridate proclamano all'incirca che avvelenarsi fa bene alla salute. Poiche' proprio questo significa pretendere di continuare ad ammettere una presenza di 50 milligrammi di arsenico per ogni litro di acqua che le persone ingeriscono, quando l'Unione Europea ha definito da anni una soglia massima di 10 milligrammi/litro e quando tutti sanno che sarebbe bene che nell'acqua che si beve di arsenico non ve ne fosse affatto.
Vorremmo invitare questi pubblici amministratori e questi pubblici funzionari a meditare sulle parole che enunciano e sugli atti che compiono. Poiche' delle une e degli altri dovranno infine rispondere dinanzi alla legge.
Avvelenare le persone e' un reato.
Essere complici dell'avvelenamento e' un reato.
Ingannare le persone e provocare loro danni gravi e irreversibili e' un reato.
La strategia della sottovalutazione, della mistificazione, del "sopire, troncare, troncare, sopire", aggunge danno a danno, ignominia a ignominia, crimine a crimine, come sa chi ha letto quelle immortali pagine manzoniane.
*
E a certi pubblici amministratori ed a certi pubblici funzionari vorremmo ricordare quello che ad esempio la Federazione del Medici di Medicina Generale della Provincia di Viterbo ha scritto in un documento diffuso alcuni giorni fa, che di seguito ci piace riprodurre integralmente a loro edificazione:
"Ridurre subito il quantitativo di Arsenico nelle acque destinate a consumo umano e rispettare quanto stabilito dalla Commissione europea
La Federazione italiana dei medici di medicina generale - Fimmg - sezione provinciale di Viterbo chiede che venga rispettata la decisione della Commissione Europea espressa nel documento n. C (2010)7605 del 28 ottobre 2010.
Con questo documento la Commissione Europea ha infatti respinto la richiesta dell'Italia per un ulteriore periodo di deroga a quanto disposto dal Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 relativamente alla presenza di Arsenico nelle acque destinate a consumo umano.
Questo Decreto Legislativo, modificato e integrato con successivo D. Lgs. 27/02, disciplina la qualita' delle acque potabili destinate al consumo umano garantendone la salubrita' e la pulizia e in recepimento della Direttiva europea 98/83/CE dal dicembre 2003 ha abbassato il limite previsto per l'Arsenico nelle acque potabili da 50 a 10 microgrammi/litro, proprio in considerazione della sua cancerogenicita' e dell'evidente rischio per la salute umana.
L'Arsenico infatti e' un metalloide classificato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e viene posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. Sempre piu' segnalazioni inoltre lo correlano anche ai tumori del fegato e del colon.
L'assunzione cronica di Arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, e' indicata inoltre da una cospicua e rilevante documentazione scientifica anche quale responsabile di patologie cardiovascolari; neurologiche; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.
La Federazione italiana dei medici di medicina generale, sezione provinciale di Viterbo, nel giudicare estremamente grave e rischiosa per la salute pubblica qualsiasi ulteriore richiesta di deroga a quanto prescritto dal D. Lgs. 31/2001 e disposto dall'Unione europea, chiede alle competenti istituzioni che:
a) si faccia divieto di uso per consumo umano di acqua contenente Arsenico e si provveda laddove occorra a forme alternative di approvvigionamento di acqua potabile per la popolazione, in particolare per i neonati, i bambini, i malati e le donne in gravidanza, e le industrie alimentari;
b) si dia la piu' ampia e diffusa informazione agli operatori sanitari e alla popolazione in merito a questa situazione;
c) si adottino immediatamente tutti i provvedimenti necessari a dearsenificare l'acqua destinata a consumo umano.
Sezione provinciale di Viterbo della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale".
Parole inequivocabili, alle quali tutti i pubblici amministratori e funzionari variamente responsabili in questo ambito dovrebbero prestare ascolto.
 
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
 
Viterbo, 3 dicembre 2010
 
Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it

web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Venerd́ 03 Dicembre,2010 Ore: 20:16
 
 
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