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www.ildialogo.org Si e' svolto il 10 luglio a Viterbo un incontro su "Quattro anni di opposizione al mega-aeroporto",di Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Si e' svolto il 10 luglio a Viterbo un incontro su "Quattro anni di opposizione al mega-aeroporto"

di Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Domenica 10 luglio 2011 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro sul tema "Quattro anni di opposizione al mega-aeroporto".

L'incontro ha ricostruito le ragioni e lo svolgimento della lotta in difesa dell'area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame minacciata dal progetto illegale e insensato di realizzare nel suo cuore un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, e l'esperienza del comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.
Il movimento ha fin qui ha vittoriosamente contrastato lo scellerato progetto, e salvato il territorio dall'ennesima devastazione.
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Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, Peppe Sini, che con una lettera aperta del 3 luglio 2007 fece nascere il movimento e che ne e' stato costante animatore, ha esposto sia le iniziative realizzate sia soprattutto e decisivamente i ragionamenti che hanno fondato e guidato sia la mobilitazione del suo insieme sia le molteplici specifiche iniziative, evidenziando come una campagna nonviolenta (e solo una campagna rigorosamente nonviolenta) possa essere realmente efficace in difesa dell'ambiente e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Il "comitato contro il mega-aeroporto e per la riduzione del trasporto aereo" ha infatti saputo fin dall'inizio fondare il proprio impegno su una visione del problema adeguata alla complessita' e globalita' delle questioni implicate, suscitando solidarieta' e promuovendo consapevolezza ben oltre i confini meramente locali.
Come e' stato esplicitato nella mozione approvata all'unanimita' dal Congresso del Movimento Nonviolento svoltosi a Verona nel 2007, il movimento "impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima; consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo; cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce; esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo; ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani: si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria; si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale; chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree; chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree; si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree; difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo; si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni; chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas); si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia; promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali; promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente; si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera".
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E nella specifica, concreta situazione viterbese, il comitato ha saputo dimostrare che, come riportato in numerosi documenti su cui vi e' il consenso di tutte le persone oneste e ragionevoli, "la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame avrebbe come immediate e disastrose conseguenze: lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano; la devastazione dell'agricoltura della zona circostante; l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali; un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta'); il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; uno sperpero colossale di soldi pubblici; una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio. La preziosa area del Bulicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita. Ed il viterbese ha bisogno del potenziamento della ferrovia e di un modello di sviluppo che valorizzi e non distrugga i suoi preziosi beni ambientali e culturali e la vocazione agricola del territorio".
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Ma il comitato viterbese ha anche saputo esercitare un ruolo di promozione e di orientamento del movimento a livello nazionale, sia pubblicando e diffondendo una rivista telematica, "Coi piedi per terra", che e' stato il piu' rilevante strumento d'informazione e di formazione in materia nel corso di questi anni, sia promuovendo forme di coordinamento ed iniziative comuni tra i vari comitati delle diverse realta' locali (tra le altre iniziative, la lettera aperta alla Regione Lazio sottoscritta da tutti i principali comitati del Lazio, in cui dopo aver esposto ed analizzato le varie situazioni locali si concludeva evidenziando che "occorre potenziare la mobilita' sostenibile, adeguata alle esigenze del territorio e della popolazione, con tecnologie appropriate e coerenti con un modello di gestione del territorio che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali, le autentiche vocazioni produttive locali, la salute e i diritti della popolazione. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio per una mobilita' locale centrata sul trasporto ferroviario, pubblico e collettivo al servizio della popolazione, nel rispetto dell'ambiente e del diritto alla salute e alla sicurezza"; e che "occorre contrastare il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, alla luce dell'eccesso di aeroporti in Italia e dell'eccesso globale di emissioni inquinanti. Occorre ripristinare nell'ambito del trasporto aereo il rispetto di fondamentali regole e principii di legalita' e far cessare il favoreggiamento ad imprese speculative, inquinanti e violatrici dei diritti di cittadini e lavoratori. Chiediamo un impegno e un'iniziativa della Regione Lazio contro il dissennato incremento del trasporto aereo a fini voluttuari, e per una regolamentazione del trasporto aereo che faccia cessare ogni favoreggiamento ad imprese dalla condotta inammissibile)".
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La scelta della nonviolenza, e una visione globale, complessa e interconnessa delle questioni implicate dal trasporto aereo, sono state le caratteristiche peculiari di questa iniziativa, che almeno a Viterbo e' fin qui riuscita a contrastare vittoriosamente la lobby del mega-aeroporto e l'espansione di una attivita' gravemente inquinante e fortemente legata a privilegi iniqui, interessi criminali, affari illeciti e alla corruzione ad essi connessa.
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L'incontro si e' concluso con una dichiarazione di solidarieta' con quanti in forme rigorosamente nonviolente si oppongono alla devastazione ambientale ovunque nel mondo, e con un ennesimo appello all'impegno contro la guerra e contro il razzismo.
Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 10 luglio 2011
Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/


Luned́ 11 Luglio,2011 Ore: 16:31
 
 
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