Pubblicato dalla casa editrice Marietti di Torino, nel 1981, č ancora di grande attualitā il libro di ANTONIO FAPPANI E FRANCO MOLINARI su
"CHIESA E REPUBBLICA DI SALO'"

di CARLO CASTELLINI

DON FRANCO MOLINARI giā professore Ordinario di Storia Moderne edi Storia della Chiesa presso l'Universitā Cattoloica di via Trieste a Brescia, risponde alle domande formulate da Carlo Castellini, nell'intervista concessa e registrata nelle Aule della Facoltā di Magistero e Brescia.


Franco Molinari, già ordinario di storia moderna presso l’università cattolica di Brescia, risponde alle domande di carlo castellini, nell’intervista di alcuni anni or sono. Tema ed argomento la rilettura di un suo libro di vasto successo e di pubblico dibattito dal titolo: “chiesa e repubblica di salo”, autori franco Molinari e Antonio Fappani. L’intervista è stata concessa e registrata da carlo castellini dentro le aule di storia dell’università’ cattolica di Brescia. Casa editrice Marietti.
1. TU HAI DETTO CHE NEL TUO LIBRO PARLI  MOLTO DEI PRETI E POCO DEI LAICI. COME MAI QUESTA SCELTA “RIVELA ANCORA UN PO’ IL PERDURARE DI UNA CERTA VISIONE TEOCRATICA O UN ATTEGGIAMENTO CHE COL TEMPO CAMBIERA”?
R. “Credo che le motivazioni siano doppie. Primo, è molto più facile trovare documenti relativi al clero che non trovare documenti relativi ai laici. Perché i 19 mesi della REPUBBLICA DI SALÒ sono immersi nella ecclesiologia preconciliare. È un periodo in cui i laici sono ancora in ginocchio in chiesa. In Chiesa è ancora il prete che parla ed i laici sono ancora in ginocchio. Per cui i LAICI sono ancora a anche dalla storia e non è facile ad es. trovare documenti relativi ai laici cattolici in questo periodo”. Poi direi, questo: appunto perché vige questa ecclesiologia in cui il laico è subalterno al CLERO, una volta illuminata la posizione del clero è indirettamente illuminata anche la posizione dei laici. Se il clero assumeva posizione antifascista il LAICO lo seguiva. La lacuna è reale; ma è molto meno reale di quello che potrebbe sembrare”.
 
LA CHIESA CATTOLICA NON HA MAI RICONOSCIUTO LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA (R.S.I.), MA NON L’HA MAI NEMMENO CONDANNATA. COME VA INTERPRETATO QUESTO ATTEGGIAMENTO DELLA CHIESA?
R. “Il fatto che il VATICANO NON ABBIA MAI RICONOSCIUTO LA REPUBBLICA DI SALÒ dava ai nervi a MUSSOLINI. Tanto è vero che ha minacciato di denunciare il CONCORDATO, di sospendere la CONGRUA AL CLERO, (la congrua è lo stipendio che lo stato passa ai preti poveri), ha minacciato addirittura di costituire una chiesa italiana indipendente da Roma e il piccolo LUTERO di questa chiesa italiana doveva essere DON CALCAGNO. Il sogno di una chiesa nazionale è fallito perché MUSSOLINI E DON CACLCAGNO, si sono trovati davanti un’organizzazione cattolica salda, un movimento cattolico compatto e l’Italia non aveva componenti antiromane che ad es. hanno favorito la spaccatura religiosa della Germania”.
3.    COME HA PERCEPITO IL PROBLEMA BENITO MUSSOLINI?
R. “MUSSOLINI ha percepito questo mancato riconoscimento come ostilità. In secondo luogo: bisogna tener presente che il mancato riconoscimento si accompagna con la protezione data ai PARTIGIANI. I conventi di Roma erano pieni di antifascisti. PIETRO NENNI si è salvato rifugiandosi nel SEMINARIO ROMANO. ROVEDA, capo dei sindacati della FLM, si era rifugiato presso il SEMINARIO LOMBARDO dove ho studiato anch’io. Quindi le canoniche di Brescia, erano tutti rifugi dei partigiani. Le suore aiutavano i partigiani fascisti a fuggire. Per cui bisogna interpretare il mancato riconoscimento che non è solo un SILENZIO, ma un silenzio ostile, bisogna tener presente la protezione che il clero ha dato ed è una protezione che ha pagato a caro prezzo. Perché nel libro si parla di 158 PRETI eliminati fisicamente dai FASCISTI”.
4. NELLA PRESENTAZIONE A BRESCIA DI UN TUO LIBRO HAI DETTO CHE ALCUNI STORIOGRAFI ACCUSANO ANTONIO FAPPANI DI FETICISMO DEL DOCUMENTO. SI POTREBBE RIVOLGERE QUESTA ACCUSA ANCHE A QUESTO TUO LIBRO? A SCAPITO DI UNA CERTA VISIONE DI PROPSETTIVA? COSA NE PENSI?
R. “Non facciamo neanche l’introduzione a questo libro. E questo è un aspretto che potrebbe essere anche negativo. Ma potrebbe essere anche positivo : perché noi non ci perdiamo in INTERPRETAZIONI SOGGETTIVE, ma presentiamo i fatti convalidati dai documenti. Tanto più che questo è il primo libro che affronta l’argomento. Ed essendo il primo libro che ex-professo cerca di presentare la realtà storica nei rapporti della CHIESA E SALÒ, non potevamo fare un capitolo sulle interpretazioni storiografiche. Per cui questa ridondanza documentaria e di assenza di interpretazioni si deve ad una mancanza di studi su “CHIESA E REPUBBLICA DI SALÒ”. Mentre abbiamo una montagna di libri che parlano degli amori e degli odi tra CHIESA E FASCISMO NEL VENTENNIO, (OLIO SANTO E OLIO DI RICINO, PERTICONE, MARGIOTTA BROGLIO, JEMOLO): su questo il nostro libro è il primo”.
 
5. PERCHÈ IL VERO VOLTO DEL FASCISMO SI È RIVELATO DURANTE IL PERIODO DEL GOVERNO FANTOCCIO DELLA REPUBBLICA DI SALO?
R. “Risponderò con BONOEFFER: è il pastore protestante che è morto impiccato ed è secondo me un santo, è un PROTESTANTE ED è MORTO IN CONCETTO DI SANTITA’ COME padre MASSIMILIANO KOLBE NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ. Ci sono i santi cattolici e ci sono i santi protestanti. Chi dà la vita per amore di Cristo è un santo. BONOEFFER dice “Secondo me il fascismo ed il nazismo sono l’incarnazione dell’anticristo. Il FASCISMO nel VENTENNIO FINO AL 1943, aveva degli aspetti demoniaci come ogni (era una dittatura) dittatura che schiacci al’uomo. Perché il DITTATORE che schiaccia l’uomo commette sacrilegio perché l’uomo è immagine di Dio. Ma nel ventennio c’era la dittatura mitigata dalla costante inosservanza delle leggi. C’erano le LEGGI RAZZIALI DEL 1938, in ITALIA, ma nessuno le osserva. MUSSOLINI AVEVA COME DENTISTA UN EBREO CHE SALVA. Ma nel 1943, quando nasce la REPUBBLICA DI SALÒ col forcipe di ADOLF HITLER, non è una nascita spontanea, ma è un parto cesareo imposto da HITLER; la REPUBBLICA DI SALÒ è mostruosa perché si assimila in tutto alle atrocità hitleriane. Tanto è vero che gli EBREI in ITALIA non erano stati quasi mai perseguitati fino al 1943, dal 1943 al 1945 c’è una ECATOMBE DI EBREI. In questo senso il FASCISMO……..”.
 
6. PARLANDO DELLA PERSONALITA’ DI MUSSOLINI VOI PARLATE DELLA SUA RELIGIOSITA’, STRUMENTALE; LE MEDAGLIETTE TROVATE AL COLLO; LE AFFERMAZIONI SUPERFICIALI, IL BATTESIMO DEI FIGLI; IL MATRIMONIO RELIGIOSO;  QUASI SI ATTIRANO SIMPATIE UMANE VERSO QUESTO DUCE……
R. “Noi, come al solito, cerchiamo di non dare giudizi, di non emettere sentenze. Perché la differenza tra lo storico e il giudice consiste proprio in questo: sia lo storico che il giudice devono fare l’istruttoria, di un fatto, di un personaggio. Poi è diverso il personaggio. Perché il giudice deve concludere la sua istruttoria e processo con una sentenza di condanna o di assoluzione. Lo storico non deve condannare o assolvere ma deve cercare di comprendere. La grande passione dello storico deve essere la comprensione. Deve costruire i fatti come sono avvenuti e perché sono avvenuti”.
7. QUAL È STATO IL VOSTRO SFORZO?
 
R. “Il nostro sforzo è stato quello di ricostruire sulla base delle testimonianze altrui e sulle lettere di MUSSOLINI stesso quel che è stato il suo atteggiamento verso la religione e la nostra conclusione è stata questa: che MUSSOLINI non poteva credere in DIO perché credeva troppo in se stesso. Perché la ROMAGNA era ghibellina, aveva un padre anarchico, perché era incapace di amare. E qui vorrei citare PIETRO NENNI. NENNI ha detto di MUSSOLINI che quando era socialista MUSSOLINI parlava al popolo ma non amava il popolo. Mancanza di religiosità ma anche mancanza di amore. Perché la vera religiosità è amore”.
 
8. “NEL 1923 HA FATTO BATTEZZARE I FIGLI; DOPO DIECI ANNI DI MATRIMONIO CIVILE HA CELEBRATO IL MATRIMONIO RELIGIOSO; QUESTO ATTEGGIMANETO RIVELA QUALCHE INCRINATURA CHE GLI HA FATTO VEDERE LO SPIRAGLIO RELIGIOSO? IN QUESTO CONTESTO IL TENTATIVO DI SUICIDIO, LA LETTURA DELLA VITA DI CRISTO DELL’ABATE RICCIOTTI, COME VANNO LETTI?
R. “Far battezzare i figli nel 1923 e iniziare le trattative del matrimonio religioso nel 1925, rivelano una scelta strumentale. Nel 1923, aveva bisogno di non apparire come nemico del cattolicesimo, doveva essere il Padrone d’Italia; realisticamente si è reso conto che gli Italiani erano cattolici, quindi doveva apparire come un buon padre di famiglia. Come tutti gli Italiani fanno battezzare i figli così anche lui fa battezzare i figli. Parigi val bene una messa e Roma val bene un battesimo dei figli. Così nel 1925 celebra il matrimonio religioso e subito dopo inizia le trattative del CONCORDATO. La coincidenza è fin troppo significativa. Anche il fatto che lui abbia incominciato a leggere la VITA DI CRISTO dell’abate RICCIOTTI, non mi pare che riveli un’incrinatura nella sua compattezza atea. Perché MUSSOLINI era un divoratore di libri; si teneva aggiornato sulla letteratura e il RICCIOTTI era un best-seller dell’epoca. Quindi per la sua cultura di uomo di stato….Tanto più che ci è pervenuta la copia che lui ha letto con le sottolineature che lui ha fatto…..
 
9. CHE COSA HA SOTTOLINEATO?
R. “Ha sottolineato semplicemente due parti: una dove l’abate RICCIOTTI racconta il Tradimento di Giuda. E MUSSOLINI commenta: “Anch’io sono stato tradito”. Quindi MUSSOLINI paragona se stesso a CRISTO. Poi sottolinea quelle pagine introduttive dove RICCIOTTI parla dell’atteggiamento positivo di ROMA verso il Cristianesimo. E anche lì, MUSSOLINI, vuol far vedere che anche lui è stato favorevole al Cristianesimo”.
 
10. ANCHE IN QUESTO CONTESTO SI INSERISCE L’AMICIZIA CON IL GESUITA LO STORICO PIETRO TACCHI VENTURI? HA RIVELATO QUALCOSA DI SINGOLARE?
R. “Questo è un mistero che sarà svelato dalla pubblicazione delle carte TACCHI-VENTURI che in questo momento sono in mano a padre GIACOMO MARTINA: Ha in mano il diario. Può darsi che emergano delle novità dalla pubblicazione di questo diario. Ma ho l’impressione che i contatti tra TACCHI VENTURI e MUSSOLINI si svolgessero su un piano diplomatico, tranne qualche momento di confidenza. Mi risulta anche verso il 2928 MUSSOLINI avrebbe detto a PADRE TACCHI VENTURI:”Qui a Palazzo Venezia di non massoni ci siamo solo noi due. Può darsi che, come ha fatto questa confidenza MUSSOLINI aveva l’impressione di essere circondato da massoni”. (PROF. FRANCO MOLINARI – INTERVISTA DI CARLO CASTELLINI – FINE DELLA PRIMA PARTE). 
CARLO CASTELLINI
 


Domenica 26 Aprile,2009 Ore: 17:44