IL SILENZIO DEI MIEI STUDENTI CHE NON SANNO PIU' RAGIONARE

La testimonianza di Marco Lodoli


a cura di Carlo Castellini

A me sembra che sia in corso un genocidio di cui pochi si stanno rendendo conto. A essere massacrate sono le intelligenze degli adolescenti, il bene più prezioso di ogni società che vuole distendersi verso il futuro. (…....).
La mia non è una sparata moralistica di chi rimpiange i bei tempi in cui i ragazzi leggevano molti libri e facevano tanta politica. Io sto notando qualcosa di molto più grave, e cioè che gli adolescenti non capiscono più niente, i processi intellettuali più semplici, un'elementare operazione matematica, la comprensione di una favoletta, ma anche il resoconto di un pomeriggio passato con gli amici o della trama di un film sono diventati compiti sovrumani, di fronte ai quali gli adolescenti rimangono a bocca aperta, in silenzio. (…....)
In ogni classe ci sono almeno due o tre studenti che hanno bisogno di insegnanti di sostegno, non per qualche handicap fisico o qualche grave disturbo mentale. Semplicemente non capiscono niente, non riescono a connettere i dati più elementari, a stabilire dei nessi anche minimi tra i fatti che accadono davanti a loro, che accadono a loro stessi. Sono appena più inebetiti degli altri, come se li precedessero di qualche metro appena nel cammino verso il “nulla”. Loro vengono considerati ragazzi in difficoltà, ma i compagni di banco, quelli della fila davanti o dietro stanno quasi nelle stesse condizioni. (…...).
Non riescono a ragionare su nessun argomento perchè qualcosa nella testa s'è sfasciato. Vi prego di credermi, non sono un apocalittico, sono semplicemente un testimone quotidiano di una tragedia immensa.
(MARCO LODOLI:”Il silenzio dei miei studenti che non sanno più ragionare”, La Repubblica, 4 ottobre 2002).



Lunedì 02 Marzo,2015 Ore: 14:58