Ciao Paola, come stai? È bello avere qualcuno con cui parlare e che non ti giudica. L’amore che provo per lui mi fa sentire spesso pesante il peso dei sensi di colpa, mi sento in colpa perché lui è quello che è, per il mio rapporto con Dio anche se non c’è mai stato un approccio fisico, mai un bacio, o un abbraccio. Ma non posso ignorare alcuni suoi comportamenti. Come potrò mai dimenticare una sera al compleanno di una mia colega catechista( che lui ha messo da parte per favorire me in parrocchia) in cui si è seduto accanto a me e siamo stati per tutto il tempo della cena con la gambe appoggiate l’una all’altra, oppure due anni fa, durante il pellegrinaggio a xxxxxx in cui mi ha sussurrato all’orecchio una canzone che di ecclesiastico non ha niente “i te vurrìa vasà”, e non è la prima volta e come dimenticare la festa del mio compleanno organizzatami a sorpresa in parrrocchia in cui ha preso la tastiera, di cui è gelosissimo, come di tutte le cose che appartengono alla chiesa, e ha suonato e cantato per me. Ho fatto caso alle altre feste organizzate per le altre catechiste e di tutto ciò neanche l’ombra.Anzi l’iniziativa di una festa per gli altri lo ha infastidito, e una volta ci ha prestato i locali della chiesa per festeggiare ma non si è neanche degnato di venire a fare gli auguri a quella ragazza. E come farò a dimenticare la sua visita per il compleanno di mia madre, lo scorso 18 luglio, in cui siamo rimasti fuori la porta a parlare mano nella mano. E lo scorso maggio sono stata via tre giorni, nella convinzione ingenua che forse il buon Dio mi avrebbe aperto una nuova strada, ho pregato molto perché ciò avvenisse ma non ho incontrato nessuna anima maschile e al secondo giorno scopro che mi aveva chiamato lui. L’ho saputo al ritorno quando lui mi ha aggredito dicendomi.” Ma si può sapere come sei combinata con ! questo t elefono? Ti ho chiamata e non hai risposto”. E io:” mi spiace era scarico,, volevi dirmi qualcosa di importante?”, e lui:” no, volevo solo salutarti”. E tutto questo capitava mentre ero in giro per chiese a chiedere aiuto a tutti i santi che ci incontravo. Ma si può! Non so più se questi sono segnali , so solo che non riesco a smettere di volergli bene, un bene immenso che mi fa amare pure la sua anima. La settimana scorsa gliel’ho scritto:” ti amo xxxxx non so il perché ma è così”, Ed è vero. Ti voglio confidare una cosa, Paola; lui è il ragazzo che ho sempre sognato avere al mio fianco, solo che mi aspettavo meno sofferenza. Ciao, e grazie per avermi ascoltata. Lettera Firmata
Giovedì, 29 luglio 2004
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