Salve a tutti, mi ritrovo a scrivere in questo sito di cui fino a pochi mesi fa non ne sapevo neanche lesistenza. Sono una donna, ma non sono innamorata di un sacerdote ma di un normale uomo di nome Michele. Vi chiederete perchè vi sto scrivendo. Forse semplicemente perchè vorrei anche far sentire la voce di chi vive dal di fuori questi innamoramenti. Mi ritrovo da settembre a sostenere una mia cara amica innamorata e ricambiata dal mio padre spirituale. Lavoriamo tutti insieme in unequipe e quindi per me non è stato difficile cominciare a carpire i loro sguardi dolci, le loro carezze nascoste e tutto quello che è tipico dellinnamoramento. Per un periodo non ci volevo credere ma poi ho preso coraggio e ho parlato con lui dei miei "dubbi" anche perchè tra di noi cè un bellissimo rapporto di amicizia che va al di là del padre spirituale. Quella sera avrei voluto sentirmi negare tutto e invece lui sacerdote ha "confessato" a me di essere innamorato e di avere una relazione con la mia amica. Il mio è stato un ascolto senza giudizio ma non vi nascondo la mia rabbia e delusione. E come se da un giorno allaltro mio marito mi dicesse: "senti cara io sono innamorato di unaltra ma continuo a stare con te!". Non oso immaginare la mia reazione quale sarebbe. Io non riesco ad accettare che lui continui a celebrare e dopo unora scappi da lei. Ma intanto gli sono vicina. Nellultimo periodo la situazione è precipitata, nel senso che lui ha parlato col Vescovo per avere la sospensione. Hanno informato le famiglie della loro storia ma poi è entrato in crisi e senza lasciare lei ad oggi continua nella sua vocazione iniziale. E io sono lì accanto a loro con telefonate, preghiere, incontri. Gli sono vicina perchè voglio bene ad entrambi. Conosco le loro sofferenze ma credetemi mi fa male sentirmi dire che si amano, e che non possono stare insieme perchè è difficile lasciare il sacerdozio ed è difficile stargli vicino allinsaputa di quasi tutti, stargli vicino contro tutti e forse soprattutto contro me stessa, quello che finora ho creduto. Ma gli sto vicino non smetterò mai di ripeterlo non me la sento di lasciarli soli in questo momento anche se mi fa male anche se sarà difficile spiegare la situazione ai ragazzi che seguo da anni, anche se sarà difficile spiegarlo a mio fratello; lui ha celebrato il suo matrimonio ed venuta anche lei alla celebrazione. Anche se sarà difficile per me trovare un altro sacerdote per confessarmi(mi spiace ma con lui non ci riesco) sarà difficile. Le mie preghiere ora sono affinchè la loro sia una scelta definitiva e consapevole perchè non voglio di nuovo tra 3 anni ritrovarmi a sostenerli perchè rimpiangeranno la scelta fatta oggi. Vi saluto con affetto e non pretendete solamente di ricevere comprensione ma datela anche a chi non vi sostiene perchè la vostra è una scelta diffice da accettare soprattutto da chi in voi aveva una fiducia immensa e si sente tradito. ah, unultima cosa:lui avrebbe dovuto celebrare il mio matrimonio e lei essere la mia testimone. Mi sà che ci sarà uninversione delle parti. Io e michele faremo da loro testimoni e i loro figli si chiameranno come noi. Che Dio li segua nella scelta.
Lettera Firmata
Mercoledì, 20 agosto 2003
|