Imparare con i bambini
CERCHI e SFERE: ANCORA???...

di Antonio F. Gimigliano

19 marzo 2021. Domani, sabato 20 marzo, alle ore 10:37 in Italia, avrà inizio la primavera astronomica, vale a dire il Sole si troverà nel punto gamma (lettera dell'alfabeto greco γ), entrando nel segno dell'Ariete. Questo lo dico ai miei nipotini, ma non lo approfondisco più di tanto per il momento. Non posso fare a meno, però, di citare Dante Alighieri, di cui quest'anno ricorre il 700° anniversario della morte. Così il Sommo Poeta nel I Canto del Paradiso (vv. 37-42) parla del momento magico dell'inizio della bella stagione, quando il Sole sorge esattamente da Est:
 
Surge ai mortali per diverse foci
la lucerna del mondo, ma da quella
che quattro cerchi giugne con tre croci,
 
con miglior corso e con migliore stella
esce congiunta, e la mondana cera
più a suo modo tempera e suggella.
 
Il discorsetto sui quattro cerchi, sui moti apparenti del Sole durante il giorno e durante l'anno, sui punti cardinali lo rinviamo... alla prossima puntata. Ora preferisco rimanere - con i miei nipotini - sul nostro pianeta Terra e ripercorrere, anche se per grandi linee, le tappe storiche che hanno portato alla definizione della sua forma. Ai cosiddetti “terrapiattisti” dedico appena un cenno per dimostrare ai miei nipotini che... sono aggiornato anche sulle stravaganze che in tempi “normali” non meriterebbero alcun tipo di attenzione. Tant'è... ci tocca vivere in tempi che tanto “normali” non sono.
Ordunque, per parlare della forma della Terra partiamo dalle conquiste “mentali” dei pensatori (filosofi, scienziati, ...) dell'antica Grecia. Erano ben convinti della sfericità della Terra, portando prove come quelle indicate nelle immagini che seguono. Durante il Medioevo il concetto della sfericità della Terra venne perso sicché Cristoforo Colombo nel XV secolo dovette faticare, e non poco, per fare accettare l'idea che si poteva raggiungere l'Oriente puntando la prua delle navi a Ponente...
ampiezza orizzonte varia al variare dell'altezza
altezza stella varia al variare della latitudine
Spetta ad Eratostene di Cirene (III secolo a.C.), direttore della celebre biblioteca di Alessandria di Egitto, la determinazione più accurata delle dimensioni della sfera terrestre. Eratostene sapeva che nel giorno del solstizio d'estate, a mezzogiorno, il Sole illuminava il fondo dei pozzi di Syene (l'attuale Assuan) e perciò doveva trovarsi sulla verticale del luogo. Alla stessa ora e nello stesso giorno ad Alessandria, invece, i raggi solari formavano con la verticale al luogo un angolo equivalente a 1/50 dell'angolo giro. Era questa, anche, l'ampiezza dell'angolo al centro corrispondente all'arco di meridiano compreso fra Alessandria e Syene. Eratostene sosteneva, ed aveva grossomodo ragione, che le due città si trovassero sullo stesso meridiano perché i cammellieri per raggiungere Syene, partendo da Alessandria, si muovevano costantemente verso Sud. Per compiere il viaggio una carovana di cammelli impiegava non meno di 50 giorni, alla velocità di 100 stadi al giorno. Le due città distavano, pertanto, 5000 stadi e, quindi, l'intero meridiano doveva essere lungo 250 000 stadi. Se attribuiamo allo stadio egiziano il valore di 157,5 metri, avremo modo di sorprenderci dell'accuratezza e della precisione del lavoro di Eratostene: il meridiano terrestre risultava essere lungo 39 375 000 m, contro i 40 009 152 m della misura attuale.
pozzi
raggi solari
scafe
video Eratostene

Per onorare l'ingegnosità di Eratostene che ebbe modo di manifestarsi anche in tanti altri campi del sapere, come evidenziato nel primo video da noi utilizzato, propongo ai miei nipotini di organizzarci per riprodurre "in piccolo" il suo esperimento, cruciale nella storia della geografia. Recuperiamo uno scolapasta che la nonna ha mandato in pensione a seguito del distacco del manico e lo utilizziamo come modellino dello scafe di Eratostene. La parola "scafe" è l'esatta trascrizione in italiano del termine greco, che traduciamo come "tinozza, cesta".
modellino scafe
Recuperiamo anche il raccontino "Osservare il Sole inseguendo le ombre", pubblicato da il dialogo il 20/12/2020. In quell'occasione abbiamo fatto conoscenza dello gnomone e della sua importanza per valutare lo scorrrere del tempo e per scoprire i punti cardinali. Possiamo ben dire, con una sorta di slogan, che lo gnomone ci ha permesso di "conquistare" il tempo e lo spazio. E con lo gnomone - protagonista nel lavoro di Eratostene - non possiamo non ricordare la definizione di meridiano e la sua etimologia. La parola deriva dal termine latino meridies, "mezzogiorno" e i meridiani, circoli che passano dai poli terrestri e hanno tutti la stessa lunghezza, uniscono i punti della superficie terrestre che hanno il mezzogiorno "vero" nello stesso momento. I punti di uno stesso meridiano, oltre che avere in comune la stessa "ora vera", hanno in comune, per quanto detto e visto sin qui, la direzione Nord/Sud. Utilizzando un piccolo globo terrestre, comunemente chiamato mappamondo, osserviamo anche i circoli che, paralleli fra loro, tagliano i meridiani: sono i paralleli, appunto, e hanno una lunghezza variabile (il più lungo è l'Equatore, che divide la sfera terrestre in due parti uguali. emisfero Nord ed emisfero Sud).
La piccola Miriam mi chiede e, nel contempo, quasi si scusa per non aver trovato da sola la risposta: "Nonno, ma perché la Terra non sta dritta?". Non posso fare a meno di elogiarla per il suo spirito di osservazione e per il suo... coraggio. Anch'io, da piccolo, avevo notato questo particolare ma non avevo mai osato chiederne conto ai miei insegnanti. L'ho capito soltanto frequentando il liceo. Rassicuro subito Miriam: avremo modo di parlarne la prossima volta e... ne scopriremo delle belle!
mappamondo



Venerdì 19 Marzo,2021 Ore: 17:54