Papa, amore ci ridoni al silenzio
di David Maria Turoldo
Dedicata a tutti quelli che muoiono per mancanza di medicine elementari, per fame e sete, per miseria e guerre in ogni parte del mondo senza che alcuno se ne accorga (Paolo Farinella, prete)
Dedicata a tutti quelli che muoiono per mancanza di medicine elementari, per fame e sete, per miseria e guerre in ogni parte del mondo senza che alcuno se ne accorga
(Paolo Farinella, prete)
di David Maria Turoldo,
O sensi miei – Poesie 1948 – 1088, BUR (Biblioteca Universale Rizzoli), Milano 2002
[Fonte: «Giorno per giorno», Comunità Evangelho è Vida del Bairro Rio Vermelho di Goiás (Brasile) del 6-2-2009]
Papa, amore ci ridoni al silenzio
Papa, amore ci ridoni al silenzio.
Dio è silenzio: muriamo
di pietra le porte del tempio
della cella, del cuore. Diremo poi
la sola parola
capace di spegnere l’incendio: dopo,
dopo i lunghi anni di silenzio
di amato, divino, salvatore silenzio.
Papa, non sappiamo nulla
e ne sapremo ogni giorno di meno.
Nulla della vita, della morte del tempo;
nulla
della fine e del principio.
Forse gli uomini apprenderanno
ancor più dal silenzio,
da una vita murata in silenzio, offerta, consunta
dal fuoco nel deserto
dell’abbandono e della “Non-curanza”,
il fiore del deserto tra le aride pietre.
Papa, non dire di quanto un uomo è responsabile
e poi lo espropri della sua coscienza. Non dire
di come Dio è coinvolto:
di fronte a un bimbo deforme,
irrimediabilmente deforme,
legittima è la bestemmia.
Papa, non dire di queste cose troppo alte,
di cosa è il tempo e la storia,
e ogni apocalisse e la profezia.
Soli o insieme lo Spirito ci guidi
a ritrovare il metro delle cose.
Ritorni il contemplativo,
uomo della misura: lui solo!
E dopo anni di benedetto silenzio
ritorni a dirci, lui solo
cosa veramente importa. – Ma dopo!
Domenica 08 Febbraio,2009 Ore: 09:09 |