Un'amica ci scrive dal Canada

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi Stefania » 5 dic 2012, 16:00

Mi ha chiesto di tradurre il suo scritto e pubblicarlo qui.
Pregherei chi volesse di darle il benvenuto e di risponderle qui in italiano.
Io tradurrò i vostri commenti in inglese e glieli invierò tramite email.

Grazie
Stefania

LA MIA STORIA CON UN PRETE
Sono coinvolta in una storia con un prete che è un diplomatico del Vaticano. La nostra relazione intima è incominciata a Pasqua di quest'anno. E' tuttavia frutto di un'affettività reciproca pre-esistente. Il prete è stato mandato in Canada per quattro anni e ci siamo conosciuti qui cinque anni fa. Mi sono separata a settembre del 2011. Negli ultimi due anni del mio matrimonio è stato un buon prete per me, compassionevole, capace d'ascolto e di sostegno, davvero un grande aiuto. Gli ero molto grata per la sua presenza e il suo supporto. Ancora lo apprezzo molto. La ragione alla base del mio divorzio è molto triste, il mio ex marito è stato in Afghanistan per un anno e dopo questa esperienza ha avuto seri problemi mentali. Oltre a questo negl ultimi anni ho vissuto momenti terribili anche a causa di un tumore.
Al momento il nostro rapporto è a distanza poiché io vivo in Canada e lui a Roma.
A causa del mio traumatico divorzio ero estremamente vulnerabile all'inizio di quest'anno. E' orribile il distacco da qualcuno che hai amato e curato per 12 anni.
Quando è stato trasferito a Roma quest'anno in marzo, ho incontrato il prete e siamo andati a cena. Ed è così che tutto è incominciato. Mi ha invitato a tornare a Roma la settimana di Pasqua e siamo stati molto bene. Sono stata a Roma ben quattro volte da quel momento (organizzando i miei viaggi in Europa passando per Roma), e anche lui è venuto a trovarmi in Canada in estate.
Tuttavia sono molto confusa rispetto a questo rapporto con lui e non escludo la possibilità che abbia un'altra donna (o altre donne) anche se il suo trasporto per me è sembrato molto sincero all'inizio. Considerando la mia situazione la possibilità che lui sia un approfittatore che si prenda gioco della mia debolezza è reale. Sono emigrata in Canada e assolutamente sola, e questo fatto mi rende la più vulnerabile delle donne.
Recentemente gli ho detto che è un ipocrita poiché porta avanti una relazione proibita con me nonostante i voti che ha fatto alla chiesa. Mi ha risposto che io sono una tentazione del diavolo. Non sono cattolica, ma sono cresciuta nella chiesa ortodossa, anche se non praticante. Credo che nascondersi dietro un personaggio fittizio sia talvolta una scusa a giustificazione delle proprie azioni.
Puoi essere un uomo onesto che si prende la responsabilità delle sue azioni oppure il contrario. Nel mondo puritano del nord-America, chi ha una carica prestigiosa e viene
coinvolto in uno scandalo si dimette semplicemente perché questa cosa è disonorevole. Nel mio caso mi rendo conto che il mio prete potrebbe essere un uomo buono, ma sfortunatamente la cultura cattolica clericale ne ha fatto un essere umano con una morale e un'etica a dir poco traballanti.

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My love affair with a priest
I am involved with a priest, who is a diplomat for the Vatican. Our intimate relationship started at Easter time this year. It seems it is a result of pre-existing mutual affection. This priest was posted in Canada for four years and we met here five years ago. I was separated in September 2011. During the last 2 years of my marriage he was most of the time quite good priest to me, very compassionate, listening, supporting, very helpful. I was very thankful for his presence and support. Still appreciate it very much. The reason of my divorce is very unfortunate, my ex husband was in Afghanistan for a year and after that he had some serious mental issues. In addition to that over the last few years I have been through some really difficult times including serious cancer scare.
Currently my intimate relationship with the priest is long distance, I live in Canada, he lives in Rome.
Because of my traumatic divorce I was extremely vulnerable in the beginning of this year. It is horrible experience to part away with someone you loved and cared very much about after 12 years.
When passing through Rome in March this year I met with the priest we went for dinner and this is how it started. He invited me back in Rome the week of Easter, which was very enjoyable. I have been four times in Rome since for short periods of time (always arranged my trips to Europe through Rome), also he came to visit me in Canada in the summer.
However I am very confused about my relationship with him and don’t exclude the possibility that he may have another woman or women although his affection to me seemed very sincere in the beginning. Considering my situation the possibility that he is a predator who thrives on weak and vulnerable is real possibility. I am an immigrant in Canada and absolutely alone, this fact makes me one of most vulnerable women.
Recently I told him that he is a hypocrite for having an illicit relationship with me despite of the vows he gave to the church. His answer was that I am temptation of the Devil. I am not Catholic and am raised Orthodox, not very religious though. My opinion is that hiding behind a fictitious character is an excuse of someone’s actions. You are either an honest man ready to take responsibility for your acts or not. In the North American puritan world if someone who has high position and is caught of cheating resigns of his position simply because this is the honorable thing to do. In general in my case I see that my lover priest could be really nice man, unfortunately the Catholic clergy culture created a human being with shaky moral values and ethics.
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi Cuoremo » 8 dic 2012, 15:54

Cara amica . Purtroppo assumersi la responsabilità di lasciare tutto e far vedere a tutti ciò che è vero per un prete è un impresa quasi impossibile . Sono pochi quelli che lasciano tutto per amore . Ti posso solo dire che ti sono vicina e che ti capisco molto bene . Un bacio
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi zanonGiuseppe » 20 dic 2012, 19:55

All'amica ortodossa e canadese, va tutta la mia stima!
Anche lei è impigliata nella rete di bugie e meschinità del prete (monsignore?)
ma con sensibilità 'ortodossa' coglie l'atteggiamento farfallino del suo partner.
Come mai? Gli Ortodossi sono abituati alla genuinità del linguaggio del Vangelo: sì s', no no;i loro preti o si sposano o stanno celibi,tertium non datur... e nel pollaio degli altri non si va a razzolare dopo aver promesso candore celibatario!
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi arslonga » 4 mag 2013, 17:18

I ended my relationship just days after my message was posted here. The most traumatic part part of the whole story for me is that few weeks later just before Christmas a woman in Canada called me to tell me that she has a child from him. In short a high ranked monsignor working for the diplomatic core of the Vatican is a liar and a crook. People who are victims and abused by pedophile priests go to him with the hope that he can help the weak and vulnerable and they fall in the hands of a predator and abuser. This has to change. If we want justice we can unite and make miracles :)
I believe in myself and in all of you! Let me know if I can help.
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi antonia » 6 mag 2013, 14:53

IO sono disgustata,terribilmente da questi uomini. Capisco la debolezza,comprendo la necessità di un affetto ma perchè intessere più relazioni contemporaneamente?perchè distruggere i cuori di più persone. Perchè non dire dall'inizio,come si usa nelle relazioni "normali"...voglio da te qualche carezza,qualche abbraccio,qualcosa in più e stop ma non mi lego a nessuno,non cambio la mia vita di una virgola. Se ti va bene,questo è....
Sincerità....sarebbe troppo??!!!
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi ornella » 6 mag 2013, 15:43

Cara Antonia,
sarebbe troppo per quasi tutti gli esseri umani di sesso maschie. Per essere chiare: quante pensi che accetterebbero una notte a letto e... amici come prima? Magari capita, ma hai mai sentito delle ragazze o delle donne vantarsi di imprese di questo tipo come invece fanno da sempre i maschi? Io no. Credo sia un fatto non "di natura" ma piuttosto di cultura: noi siamo tendenzialmente passive, e abbiamo accettato per troppo tempo di lasciarci mettere addosso dall'immaginario maschile o il modello dell'angelo del focolare o quello della prostituta. Tertium non datur.
E' colpa nostra! Siamo noi che dobbiamo pretendere la sincerità e quando la otteniamo regolarci di conseguenza. E se dovessimo annusare odor di frottole, regolarci di nuovo di conseguenza. Punto.
Inoltre, per buona misura, hai tenuto conto di quanti preti siano narcisi e immaturi? Di quanto tengano alla loro immagine sacrale da quattro soldi (dati i comportamenti credo di potermi permettere di dire questo ed altro) al punto da sacrificarvi non solo una donna, non solo un'amore, se mai fosse stato amore, ma la loro paternità carnale di bambini e bambine che non conosceranno mai il loro papà o che, se lo conoscono, al massimo lo chiameranno "zio"'?
Saluti a tutte
Ornella
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi ornella » 6 mag 2013, 18:47

Scusatemi! Di svarioni battendo alla tastiera ne commetto, ma scrivere "un amore" :D con l'apostrofo è davvero il colmo.
Per farmi perdonare, vi darò una bella notizia, a proposito di amore vero: Romano e la moglie Elena aspettano un figlio. Ogni tanto qualche storia che si conclude per il meglio, a quanto pare, esiste.
Rinnovo i mei saluti
Ornella
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi Stefania » 13 mag 2013, 16:22

Per coloro che non masticano l'inglese traduco il post dell'amica canadese:

Pochi giorni dopo che il mio messaggio è stato postato qui ho messo fine alla mia relazione.
La parte più traumatica della mia storia è stata che alcune settimane dopo, proprio prima di Natale una donna canadese mi ha chiamato per dirmi che aveva avuto un figlio da lui. In breve, un monsignore dell'alta gerarchia diplomatica vaticana è un farabutto e un truffatore. Alcune vittime dei preti pedofili vanno da lui nella speranza che possa aiutarli nella loro debolezza e vulnerabilità, cadendo però di fatto nelle grinfie di un predatore a abusatore. Questo non può più essere. Se vogliamo giustizia dobbiamo unirci e compiere il miracolo.
Credo in me stessa e in tutte voi. Fatemi sapere se posso fare la mia parte.

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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi arslonga » 27 feb 2014, 8:17

Hello everyone,

This is an update of the story.
I called the monsignor earlier a "liar and a crook", the Italian court accused him in libel and slander late last year, because of something else he did. I also understand he is suspended since December 2013 and is waiting to hear from a cardinal what will happen to him. However currently he still works as diplomat because the Vatican is short of priests like him. I hope the governing body of the church dealing with diplomats understands and does not allow people to put their trust in him in the future. Based on my personal experience I can state that he doesn't have solid ethics and moral ground.
All the best to all of you.
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Re: Un'amica ci scrive dal Canada

Messaggiodi Stefania » 28 feb 2014, 17:38

Cari tutti, traduco quanto scritto dall'amica canadese:

Ciao a tutti,
ecco un aggiornamento della storia.
ho sempre definito il monsignore "bugiardo e truffatore". Un giudice italiano lo ha condannato alla fine dell'anno per calunnia e diffamazione per via di altri reati commessi. Credo che sia stato anche sospeso dal dicembre 2013 e sono in attesa di sapere cosa ne sarà di lui da un altro cardinale. Tuttavia ancora ricopre un incarico diplomatico in Vaticano per via della carenza di preti con il suo profilo. Spero che gli organi ecclesiastici competenti della sfera diplomatica si rendano conto e non permettano che altre persone ripongano in lui la loro fiducia in futuro. In base alla mia esperienza personale posso affermare che egli non possiede né etica ne basi morali.

Cari saluti a tutti
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