di sergiogrande » 29 apr 2009, 23:46
Cara Ornella, Cara Paola,
lungi da me l’idea di assumere il ruolo di difensore di un maschio donnaiolo. Non ne ho motivo neppure con Lugo di cui so solo che ha sconfitto un governo che più di destra non si può. Ne credo sia utile dividersi su chi e pro e chi è contro Lugo. Non credo sia questo lo scopo di questa sezione del blog che dovrebbe affrontare il modo con cui i giornali affrontano le questioni del rapporto fra preti e mondo femminile. L’invito che ho cercato di fare è quello di rimanere legati alle notizie così come sono state date e come sono state riportate sul sito de “Il dialogo” e nel post di Stefania.
Si tratta di notizie di diverse fonti che parlano di “sandalo sessuale” in relazione al fatto che una donna, che in una notizie viene definita di 27 anni ed in un'altra di 25, ha chiesto a Lugo presidente dell’Uruguai, di riconoscere suo figlio nato due anni fa. Altre due donne poi hanno detto di aver avuto figli da Lugo senza ulteriori specificazioni. La notizia che il rapporto fra Lugo e la donna di 25-27 anni fosse cominciato quando questa aveva 16 anni è una affermazione dell’avvocato della donna. Quello che la donna racconta su come si è innamorata di Lugo non parla di violenza sessuale o di abuso di potere nei suoi confronti ma è il racconto che una qualsiasi donna o uomo che si innamora e che poi viene delusa da questo innamoramento può raccontare (mi ha sedotta/o il suo modo di parlare, ero inesperta/o, ecc), Negli articoli vengono anche citate le dichiarazioni della chiesa cattolica locale che parlano di "un duro colpo per la chiesa cattolica del Paese". Questi in sintesi i fatti raccontati dagli articoli riportati sul sito e che anche Ornella ha riportato sul Blog.
Ora mi spiegate come si fa ad affermare, come fa Paola, che “Lugo mi ha deluso”? Che centra la delusione? Si può essere delusi di qualcuno in cui si è riposto la propria speranza, nel nostro caso, per un cambiamento radicale della chiesa, ma non mi pare, anche da quello che ha riportato Stefania, che questo fosse il problema di Lugo che, meno che mai, si era posto il problema della abolizione del celibato o della regolamentazione della sessualità dei preti. Li hanno il problema della sopravvivenza, della fame nera, della oppressione delle multinazionali americane, della violenza politica che fa morti tutti i giorni, altro che celibato. Li c’è una chiesa schierata con la parte più retriva della società e che un vescovo abbia scelto di stare dalla parte dei poveri è un miracolo. E’ in questo contesto che va letta la vicenda di Lugo non nella questione celibato si/celibato no che centra come i cavoli a merenda. E’ questo contesto che può aiutare a dare la risposta a quello che chiedeva Stefania nel suo post cioè “comprendere come possa un vescovo più che adulto intrattenere rapporti sessuali con una ragazza adolescente, avere un figlio, non riconoscerlo, disinteressarsene e, al contempo, lottare per i diritti degli ultimi.”
Se ci trovassimo di fronte ad un caso di pedofilia o di violenza sessuale non ci sarebbe alcuna discussione, la condanna sarebbe netta, ma di questo non si tratta. E devo dire che rimango veramente stupito quando anche noi cadiamo nella trappola dello “scandalo sessuale”. Sotto questa ottica anche quello di Sguotti era uno scandalo sessuale, cambia solo l’età della donna e quella del prete (che di solito è sempre molto più alta di quella della donna). Ma si tratta di una differenza relativa in una realtà come quella sudamericana dove l’aspettativa di vita è molto più bassa della nostra e quindi anche l’età dei primi rapporti sessuali. Con questo non voglio giustificare alcunché rispetto alla differenza di età anche perché, ripeto, le notizie fornite dalla stampa sono veramente poche e contraddittorie, buone per fare il gossip, alias pettegolezzi, per creare schieramenti pro o contro, per far partire lancia in resta le donne da una parte e i maschi dall’altra, ma poco o per nulla utile a chi come noi cerca di discutere sulle notizie per quelle che sono, senza partiti presi che non ci aiutano a decodificare la realtà e a dare un contributo positivo alla nostra società e alla chiesa.
Per questo ho invitato a non dare giudizi trancianti come quelli che sono stati dati da Paola prima e Ornella poi. Vogliamo che i preti si sposino e siano considerati come persone come tutte le altre e poi quando qualcuno di loro si comporta come può comportarsi una qualsiasi persona, nel bene o nel male, non ci va bene.
Allora, per concludere, quando leggiamo un articolo dobbiamo porci domande su domande, capire le contraddizioni che l’articolo mette in luce, capire il succo della notizia e separarle dalle opinioni di chi scrive, capire le opinioni di chi scrive e quali obiettivi si pone. Se non facciamo questo corriamo il rischio di correre dietro ad ogni corrente d’aria senza capire da che parte stiamo andando.
Cari saluti
Sergio Grande