Nasce l'associazione donne dei preti in Québec

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Nasce l'associazione donne dei preti in Québec

Messaggiodi Stefania » 13 mar 2013, 19:15

Riporto l'articolo che ho ricevuto dall'amica Gabriella Loser Friedli, dell'associazione Svizzera Zoefra (donne dei preti svizzere).

LE DEVOIR (rivista d'attualità), mercoledì 13 marzo 2013.
Verrà creata a breve l'associazione delle donne dei preti in Québec.
di Caroline Montpetit

Sono certamente più numerose di quanto si pensi le donne che hanno relazioni, che hanno dei figli con membri delle comunità religiose. Una tra queste, Angélyne Vallée, originaria della Beauce, ha intenzione di raggrupparle in associazione.
E' stato dopo il parto che Solange ha saputo che il padre del bambino non avrebbe lasciato il presbiterato. Infatti, se avesse rotto con il suo ordine religioso durante il loro concubinaggio, non avrebbe ottenuto da Roma la necessaria dispensa.
Se la sua storia sembra sconcertante, Solange non che una delle tante donne che hanno (o hanno avuto) delle relazioni amorose e sessuali con dei preti nonostante la legge imponga il celibato ai membri delle comunità religiose. Si tratta di storie che spesso finiscono male, come sottolinea Angélyne Vallée, protagonista di una storia con un prete. Da alcuni anni Angélyne Vallée ha pubblicato un libro "Rosa sotto la legge", dell'editrice Dauphin Blanc, che narra la sua esperienza e quella di tante compagne di preti e ribadisce la convinzione che sia tempo di modificare l'obbligatorietà del celibato dei preti. Oggi si appresta a fondare una associazione con le compagne e le ex compagne dei preti. "Mi trovaro ad affrontare una rivale che non era solo una", racconta nel suo libro, "la Chiesa era la sua donna".
La legge del celibato obbligatorio per i religiosi cattolici è datata 1139 e aveva il solo obiettivo di assicurare la sostenibilità economica della Chiesa, sostiene la Vallée nel suo libro.
"[...] nel 1139, nel Concilio Laterano II, papa Innocenzo II ha deciso d'imporre la regola del celibato, per la sola e semplice ragione che segue: quando il prete sposato moriva, lasciava i suoi beni alla moglie e ai figli. Allora l'istituzione ecclesiastica di Roma, per recuparare l'eredità dei suoi preti, ha deciso di pretendere che restassero celibi. Ecco fatto. E' prima di tutto di una questione di soldi". Angélyne Vallée aggiunge che questa legge si rifà ai principi del paganesimo che prevedevamo che un celebrante fosse fisicamente vergine, quindi celibe.
"Cosa è accaduto alle donne? Cosa è accaduto ai preti? I preti non hanno più avuto delle vere compagne di vita. No! Ma hanno avuto (con relativo carattere di dominio) successivamente: delle serve, delle collaboratrici, delle ausiliarie, delle cuoche, delle confidenti, delle segretarie, delle lavandaie ... e (sempre con carattere di dominio) delle amanti segrete. Ebbene hanno vissuto tempi di aridità di cuore, perché privati della tenerezza. E i figli sono stati nascosti e abbandonati", scrive l'autrice.
Dopo la pubblicazione del suo libro, Angélyne Vallée ha raccolto le testimonianze di dozzine e dozzine di donne del Québec che hanno avuto relazioni con preti. E' in contatto anche con altre associazioni di compagne ed ex compagne di preti nel mondo, come Plein Jour in Francia, Zofra in Svizzera o Good Tidings negli USA. Quest'ultimo gruppo è stato fondato da un vecchio prete del Québec, Joseph Grenier e da sua moglie Kait.
Ad oggi, dopo alcuni anni, Angélyne constata che la Chiesa si trova perfino a rifiutare di accordare la laicizzazione a chi ne fa domanda, rendendo loro impossibile sposarsi nella Chiesa Cattolica. "Questi preti sono rifiutati dall'istituzione, che invece trattiene al suo interno i cosiddetti trasgressori". Infatti fa notare che alcuni preti possono continuare a distribuire la comunione pur portando avanti relazioni con varie amanti.
Molto spesso la Chiesa separa le coppie per allontanare l'uomo dalla donna e dai figli.

"Come un tradimento"
E' il caso di Clara, ad esempio, una delle donne che Angélyne Vallée ha seguito. "Lo ha cercato ovunque per sei mesi. Avrebbe dovuto dirle che non l'amava più.[...] Ha sacrificato la sua vita per lui e non ha avuto figli". Altre hanno contratto malattie veneree croniche a cauas del religioso. "Ne conosco una il cui caso è attualmente sotto inchiesta", racconta Angélyne.
In questo modo la Chiesa deresponsabilizza e rende i preti infantili, aggiunge la Valléè.
"Non sono mai stata da un giudice per chiedere aiuto ad esempio. Poiché era una situazione anomale, per la quale non avevo alcun riferimento. L'ho vissuta come un tradimento", racconta Solange. Bisogna dire che al di fuori della comunità i preti non hanno né conto in banca, né lavoro, né pensione. "E' come se appartenessero ad una setta", dice Angélyne Valléè.
Aggiunge Angélyne che nella maggior parte dei casi le donne non hanno voluto vivere nell'ombra di un uomo. Sperano che il loro amore finisca per trionfare e finiscono per sentirsi manipolate e ingannate.
"Un amore clandestino perduto è ancora più difficile da vivere. Bisogna anche nasconderne il dolore. E il rifiuto subito da parte di un prete provoca un dolore ancora maggiore. E' una specie di tradimento, un affronto per la Creazione che ho sentito nel profondo della mia carne di femmina", scrive ancora Angélyne.
La sessuologa e religiosa Marie-Paul Ross l'ha lanciato come una bomba nel suo libro Vi voglio parlare d'amore e di sesso, pubblicato da Michel Lafon: l'80% dei religiosi hanno trasgredito alla promessa di celibato sacerdotale e religioso". Angélyne Valléè ritiene queste cifre molto realistiche.
Per molti anni Angélyne Valléè ha moltiplicato i contatti con la Chiesa per far valere le istanze delle donne che hanno amato in buona fede degli uomini di Chiesa. Ha redatto un rapporto che ha consegnato al vescovo ausiliare del papabile Mons. Ouellet, il Card. Turcotte, nell'assemblea dei vescovi e al Comitato degli Affari Sociali della Chiesa.
"Non ho mai avuto riscontro. Peggio ancora, mi hanno suggerito uno psicanalista!"
Secondo la Vallée la sessualità non deve essere trattata con disinvoltura dai preti. Se la Chiesa ammettesse finalmente che esiste un problema di pedofilia, "sarebbe ora che esaminasse anche i rapporti di dominio sulle donne".
E' l'apertura che si aspetta dal prossimo papa, che sia del Québec o meno.

Il nome di alcuni personaggi è cambiato per questioni di riservatezza.

© 2013 Le Devoir. Tutti i diritti riservati.


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Articolo originale in francese.
Le Devoir
Actualités, mercredi 13 mars 2013, p. A1

Une association de compagnes de prêtres sera créée au Québec

Caroline Montpetit

Elles sont plus nombreuses qu'on pense à avoir eu des liaisons, voire des enfants, avec des membres des communautés religieuses. L'une d'entre elles, la Beauceronne Angélyne Vallée, a entrepris de les regrouper en association.

C'est après son accouchement que Solange a appris que le père de l'enfant ne quitterait pas la prêtrise. En fait, s'il avait rompu avec sa communauté religieuse durant leur concubinage, il n'avait pas obtenu la lettre de Rome signant son divorce d'avec l'Église.

Si son histoire semble étonnante, Solange n'est que l'une de ces nombreuses femmes qui ont ou qui ont eu des liaisons amoureuses et sexuelles avec des prêtres malgré la loi imposant le célibat aux membres des communautés religieuses. Ce sont des histoires qui finissent souvent mal, comme le constate Angélyne Vallée, qui a elle-même eu une liaison avec un prêtre. Il y a quelques années, Angélyne Vallée signait un livre, Rose sous les canons, aux éditions du Dauphin Blanc, qui témoigne de son expérience en tant que compagne de prêtre et de sa conviction qu'il est temps de modifier l'obligation du célibat imposée aux prêtres. Aujourd'hui, elle s'apprête à fonder une association regroupant les compagnes et les ex-compagnes de prêtres. " J'affrontais une rivale "qui n'en était pas une", raconte-t-elle dans son livre. L'Église était sa femme. "

La loi du célibat obligatoire pour les religieux catholiques date de 1139, et n'avait pour but, selon elle, que d'assurer la pérennité économique de l'Église, lance-t-elle dans son livre.

" [...] en 1139, au deuxième concile de Latran, le pape Innocent II décida d'imposer la règle du célibat, pour la pure et simple raison que voici : quand le prêtre marié décédait, il léguait ses biens à sa femme et à ses enfants. Alors, l'institution de l'Église catholique de Rome, voulant récupérer l'héritage de ses prêtres, décida d'exiger leur célibat. Voilà. C'était avant tout une histoire de gros sous ", écrit-elle. Angélyne Vallée ajoute que cette loi rejoignait aussi d'anciens principes païens voulant qu'un célébrant soit vierge physiquement, donc célibataire.

" Que sont devenues les femmes ? Que sont devenus les prêtres ? Les prêtres n'ont plus eu de véritables compagnes de vie. Non ! Mais ils ont eu [et souvent dominé] par la suite : leurs servantes, leurs aides-ménagères, leurs auxiliaires, leurs cuisinières, leurs confidentes, leurs secrétaires, leurs lavandières... et [toujours dominé] leurs maîtresses illicites. Ou bien ils ont vécu des temps de sécheresse du coeur, parce que privés de tendresse. Des enfants ont été cachés et abandonnés ", écrit-elle.

Depuis la publication de son livre, Angélyne Vallée a recueilli les témoignages de dizaines et de dizaines de femmes québécoises qui ont eu des liaisons avec des prêtres. Elle est en lien avec d'autres associations de compagnes et d'ex-compagnes de prêtres ailleurs dans le monde, comme Plein Jour en France, Zofra, en Suisse, ou Good Tidings, aux États-Unis. Ce dernier groupe a d'ailleurs été fondé par un ancien prêtre québécois, Joseph Grenier, et par sa conjointe Kait.

En fait, depuis quelques années, constate Angélyne Vallée, l'Église refuse même d'accorder la laïcité à ceux qui en font la demande, ce qui fait qu'il leur est impossible de se marier par la suite dans l'Église catholique. " Ces prêtres sont rejetés de l'institution, ce qui fait que l'Église garde les plus fautifs ", dit-elle. Pendant ce temps, note-t-elle, des prêtres peuvent continuer tranquillement de donner la communion tout en alignant les liaisons avec différentes maîtresses.

Souvent, l'Église va séparer les couples pour éloigner l'homme de la femme et des enfants.

" Comme une trahison "

C'est le cas de Clara, par exemple, l'une des femmes qu'Angélyne Vallée a suivies. " Elle l'a cherché partout pendant six mois. Il aurait dû oser lui dire qu'il ne l'aimait plus. [...] Elle a sacrifié sa vie pour lui et n'a pas eu d'enfants. " D'autres ont contracté des maladies vénériennes chroniques auprès de religieux. " J'en connais une dont le cas fait l'objet d'une enquête ", raconteAngélyne Vallée.

En adoptant cette attitude, l'Église déresponsabilise, voire infantilise les prêtres, dit Mme Vallée.

" Je ne suis jamais allée en cour pour demander une pension alimentaire, par exemple. Parce que c'était une situation anormale, pour laquelle je n'avais pas de référence. Je l'ai vécu comme une trahison ", raconte Solange. Il faut dire que hors de la communauté, les prêtres n'ont ni compte en banque, ni emploi, ni pension de retraite. " C'est comme s'ils sortaient d'une secte ", dit Angélyne Vallée.

La plupart du temps, ajoute Angélyne Vallée, les femmes n'ont pas consenti à vivre dans l'ombre d'un homme. Elles espèrent que leur amour finira par triompher et finissent par se sentir manipulées et flouées.

" Un amour clandestin perdu, c'est encore plus difficile à vivre. Il faut cacher sa peine. Et le rejet subi de la part d'un prêtre cause plus qu'un deuil d'amour. C'est une espèce de trahison, un pied de nez à la Création que j'ai ressenti profondément dans ma chair féminine ", écrit encore Angélyne Vallée.

La sexologue et religieuse Marie-Paul Ross l'a lancé comme un pavé dans la mare dans son livre Je voudrais vous parler d'amour et de sexe, paru chez Michel Lafon : 80 % des religieux ont failli à leur promesse de célibat sacerdotal et religieux. " Pour moi, ce sont des chiffres très, très réalistes ", dit Angélyne Vallée.

Depuis plusieurs années, Angélyne Vallée multiplie les démarches auprès de l'Église pour faire valoir le point de vue de ces femmes qui ont aimé de bonne foi des hommes d'Église. Elle a rédigé un rapport qu'elle a remis à l'évêque auxiliaire du papabile Mgr Ouellet, au cardinal Turcotte, à l'Assemblée des évêques et au Comité des affaires sociales de l'Église.

" Je n'ai jamais eu d'accusé de réception ", dit-elle. Pire, un jour, on l'a plutôt orientée vers un psychanalyste !

Pour Mme Vallée, la sexualité ne doit pas être traitée avec désinvolture par les prêtres. Si l'Église ose enfin dire qu'il y a un problème avec la pédophilie, " il va falloir aussi qu'ils examinent les rapports dominants qu'ils ont avec les femmes ", dit-elle.

C'est l'ouverture qu'elle attend du prochain pape, qu'il soit Québécois ou non.

Le prénom de certaines personnes a été changé pour préserver leur anonymat.

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