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Ciao a tutti sono molto ansiosa di sapere chi eleggeranno come papa io spero tantissimo che sia un papa innovatore e non conservatore , e sopratutto che sia propenso ad eliminare questa maledetta legge contro natura del celibato obbligatorio !
Ammetto che Appena ho sentito la notizia del papa Ratzinger che si sarebbe dimesso ho fatto un urlo di gioa perchè vedo aperta dentro di me questa grandissima speranza !
Sarebbe una vittoria per me ! La felicità mia e del mio amatissimo Don..
Cosa ne pensate avete un idea ?

Di certo dovrà affrontare il problema: il 30% che non lo osserva in Africa e in Brasile, sono dei dati, al di là della solita retorica del 'Sommamente conveniente al sacerdozio'. Sì, conveniente al sacerdozio ma anche alle casse della curia e ai prelati di curia che devono smistare i preti. Io ho fiducia, il prossimo papa non potrà ignorare la problematica.

Dipende, se il futuro Pontefice sarà un progressista o un conservatore. Sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI sono stati Papi conservatori. Se continuiamo su questa linea non vedo molte possibilità. E questo non fa altro che accentuare il problema e l' ipocrisia che ruota intorno. Sapete cosa mi lascia attonita ? Quando a giustificazione del celibato sacerdotale, la gerarchia ecclesiastica afferma che Dio è geloso dei suoi ministri. Ma come può essere geloso di noi Dio ? Non è stato lui ad insegnarci che dobbiamo amarci gli uni e gli altri ? Rinunciare ad amare qualcuno (e perchè non anche un sacerdote) vorrebbe dire rinunciare ad uno dei tanti doni che Egli ci ha donato. Sarebbe come rinunciare alla nostra intelligenza, sensibilità, umanità. Mi sembra un'enorme bugia che ormai non sta più in piedi. Che ne dite ?

Il nuovo Papa dovrà affrontare 'anche' il problema del celibato dei preti, per non restare indietro di duecento anni, come diceva Martini.
Ha già il programma tracciato:attuare le istanze del Concilio ed affrontare le problematiche emerse, e questo per poter parlare col mondo di oggi.
A proposito del celibato, c'è la famosa affermazione del Concilio:'...il celibato non è dell'essenza del sacerdozio..".
Quindi se ne potrà parlare, vecchi e giovani, insieme.

grazie tantissime per le vostre risposte mi avete rincuorato maggiormente speriamo bene davvero !!

Anche a me piacerebbe rincuorarvi ma....non vedo nessuna prospettava di revisione di questa legge ecclesiastica disumana. Anche Giovanni Paolo II nella Pastores dabo vobis lo affronta ma chiudendo ogni sorta di possibilità di revisione. Spero anche io che la si riveda, che abbia la forza di andare contro un altro papa ma la vedo molto dura, durissima; non impossibile se si lasciano guidare non da chiacchere di palazzo ma da Dio.

Ciao ciao

Cari tutti,
cercherò di esprimere compiutamente il mio pensiero, sperando di cuore di non risultare né aggressiva né offensiva.
E' necessaria una premessa per far comprendere la mia attuale posizione rispetto a tutto ciò.
Con l'esperienza di questi ultimi anni, attraverso un percorso faticoso e talvolta doloroso che mi ha fatto sentire tutto il peso e la solitudine di chi vuole scoprire cose nuove e tentare la via della libertà di pensiero e dell'essenza delle cose, le faccende papaline, nel bene e nel male, hanno perso ogni rilevanza.
Non mi interessa affatto né cosa dice né cosa fa la gerarchia ecclesiastica, in quanto il mio pensiero, la mia coscienza oggi ne sono totalmente avulsi.
Anzi credo seriamente che noi siamo artefici della nostra felicità e che se attendiamo che una gerarchia ecclesiastica illegittima (in quanto non prevista da Gesù, almeno non in questa forma) ci dia il permesso di fare o non fare qualcosa, in realtà quella che otteniamo è una concessione, non la libertà.
Ecco, secondo me possiamo e dobbiamo liberarci e aiutare le persone a fare altrettanto.
Quindi, che il papa abolisca il celibato o non lo abolisca, per me non fa differenza se dentro di noi non siamo in grado di agire a prescindere.

Ciò premesso, ritengo che nessun papa abolirà il celibato obbligatorio; nel senso che tutt'al più (chissà quando) potrà man mano acconsentire che vengano ordinati ad un ministero secondario uomini sposati, ma mai accadrà che un prete ordinato da celibe potrà sposarsi. Resta infatti la questione dell'eredità che non è cosa da poco, anzi è stata la ragione per cui la norma è stata introdotta e sancita come obbligo a partire dal Concilio di Trento.
Altra questione per cui non aboliranno la disciplina del celibato è che una schiera di celibi è più governabile rispetto ad una schiera di mariti, i cui mogli/figli fanno pressioni e ostacolano, portando il prete magari a disubbidire o avanzare richieste al superiore.
Inoltre sarà ben difficile che, cambiando una norma a lungo imposta e strenuamente difesa, possano dire "ci siamo sbagliati, tana libera tutti!!!"

A presto
Stefania

Cara Stefania il tuo realismo mi ha fatto scendere un pò dal pero ho letto anche quello che hai pubblicato di Padre Michele Ravetta, sto cercando di rassegnarmi se questa è la realtà amen ! E vero che siamo noi gli artefici della nostra felicità , ma quando le cose non possono assolutamente cambiare per forze maggiori purtroppo nella vita ho capito che bisogna sottomettersi ..è brutto dirlo ma in fin dei conti un po ci va bene anche così...La speranza è diminuita moltissimo anche in rete navigando di qua e di l'ha cè pessimismo che facciano il passo di togliere in celibato..Però il fatto certo è che col nuovo papa la chiesa dovranno parlarne e discutere anche di questo argomento ...chissà ...magari un miracolo arriva !

Concordo pienamente con quanto detto da Stefania purtroppo la realtà è questa . La libertà sta solo nelle nostre scelte e sottomettersi non sempre è la via migliore per essere felici . La felicità deve essere pienamente vissuta e non sottostare a regole imposte !

ciao a tutte,
non so se il nuovo Papa si preoccuperà di rivedere alcune posizioni della Chiesa ormai non più rispondenti alla sensibilità di molti credenti come la regola del celibato obbligatorio o quella che impedisce l'accesso al sacerdozio anche per le donne. So di certo però che dovrà compiere una riflessione profonda sulla crisi che attraversa la Chiesa cattolica in questi ultimi decenni e di cui le dimissioni del Papa non sono che un'ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno. Sono ben altre le esigenze di una Chiesa al passo con i tempi che non significa mondanizzazione ma capacità di tendere la mano all'uomo di oggi per aiutarlo a crescere nella fede. Non sono le regole imposte dall'alto a cambiare il cuore dell'uomo ma la predisposizione a comprenderne la sofferenza e ad accompagnarlo verso la rinascita che si trova solo in Cristo. Bisognerà di certo fare una profonda autocritica e andare al nocciolo del messaggio evangelico depurandolo di tutta quella mondezza che secoli di potere hanno prodotto e che tante regole anacronistiche non hanno impedito di accumulare. E' necessario fare un pò di pulizia da tutto quello che veramente ammorba la spiritualità della gente e cioè vedere la Chiesa legata a certi precetti e non alle pratiche del Vangelo! Ci vorrebbe una rivoluzione spirituale che restituisse all'uomo la sua intima verità e lo liberasse dalle tante false credenze che servono solo ad alimentare paure e soggezione. Ma non credo che tutto questo sia possibile lasciarlo alla decisione di un conclave, bisognerebbe che questo partisse dal basso, da noi che amiamo il Vangelo, dall'uomo semplice che porta con sè una grande sete di verità e di giustizia, solo così potremmo restituire anche ai nostri sacerdoti come a tutto il popolo di Dio la libertà che viene dalla Parola, che è una libertà non dal vincolo d'amore ma nel vincolo d'amore che chiede di essere vissuto da ogni uomo. In bocca al lupo a tutti!