Se il prete si spaventa dopo una lettera anonima ...

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Se il prete si spaventa dopo una lettera anonima ...

Messaggiodi Stefania » 21 nov 2012, 11:09

Mi interessa capire un po' cosa ne pensate.
Non posso dire molto di più perché ovviamente si tratta di una situazione reale.

Una storia dura da anni, tra alti e bassi. All'improvviso una lettera anonima mette tutto in discussione.
Che fare?
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Re: Se il prete si spaventa dopo una lettera anonima ...

Messaggiodi ornella » 21 nov 2012, 13:19

Cara Stefania,
pochi elementi non possono che dare un’impressione pessima. Infatti non capisco come il “lui” della situazione potrebbe riconoscersi in un forum come questo, a meno che non lo frequenti regolarmente o che la sua situazione la consideri così “speciale”, tutte lo sono, credo, da chiedere di non dare particolare alcuno . Voglio sperare che questo eccesso di discrezione sia dovuto al fatto che né lui né lei se la sentano di esporsi anche di un millimetro e che siano concordi su questo punto. Per me è un grosso errore, perché ingigantire le possibili conseguenze danneggia l’equilibrio e individuale e di coppia. Ma pazienza.
Le lettere anonime, venendo al motivo del tuo interrogativo, possono essere innocue quando uno si sente la coscienza a posto e si butta l’episodio dietro le spalle, possono essere considerate un pericolo quando uno dubita che seriamente la persona in questione vada oltre le minacce e scriva o vada in diocesi a descrivere la situazione: cosa improbabile altrimenti ci sarebbe andato senza bisogno di sputare veleno anonimamente.
Però, se una coppia vive da anni una relazione “coperta”, è possibile che si senta particolarmente esposta in un caso del genere, proprio perché ha fatto di tutto, credo, per salvaguardare una situazione di clandestinità. E la clandestinità, si sa, ingigantisce la sensazione di isolamento.
Spaventarsi però non serve, potrebbe essere invece provvidenziale un episodio del genere per comprendere quanto e fino a dove si sia disposti a rischiare insieme, quanto ci si senta di mettersi in gioco se la relazione venisse scoperta, cosa sempre possibile anche senza la lettera anonima.
Questa forse è la vera domanda che non solo il prete in questione, ma anche la “lei” della situazione, debbono porsi.
Con questi soli elementi è tutto quello che posso dire.
Un abbraccio
Ornella
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Re: Se il prete si spaventa dopo una lettera anonima ...

Messaggiodi Cuoremo » 21 nov 2012, 16:01

Cara stefania . Credo che chi come me decide di accettare una relazione clandestina sa già in partenza che potrebbe essere scoperto . Tolta la vile lettera anonima che sa di codardia assoluta da parte di chi l ha scritta . Credo che solo i protagonisti possano decidere sul da farsi in base ai loro sentimenti al loro vissuti personali e a quanto sono disposti a perdere per continuare a stare insieme . . . Quindi non è facile dare un giudizio su cosa è meglio fare . . . Vivi e lascia vivere questo sarebbe il meglio che ognuno di noi potrebbe fare . Ma si sa meglio guardare la pagliuzza altrui e mandare lettere anonime per invidia o buon tempo , far del male agli altri pur di non stare a guardare ciò che si ha in casa propia . È la dura legge della vita chi è . . . Diverso . . . Soccombe alla cattiveria altrui . Ciao
Cuoremo
 
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