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ma insomma, abbadon, perchè hai sempre il dentino così avvelenato? guarda che Stefania ha fatto bene perchè vai " fuori dal seminato" a volte, o sbaglio?

Sabato scorso (16 maggio) sono stata a Firenze per il convegno "Il Vangelo che abbiamo ricevuto" e ho avuto modo di conoscere Giancarla Codrignani, la quale si è dimostrata disponibile a darci una mano per il nostro libro.
Inserisco qui sotto alcune notizie su di lei, tanto per rendere l'idea:
Giancarla Codrignani, di Bologna, è una scrittrice, giornalista, politica e intellettuale italiana, impegnata nel movimento per la pace e più volte parlamentare della Repubblica.
Presidente della LOC (Lega degli Obiettori di Coscienza), ha svolto il suo impegno come parlamentare nella Sinistra Indipendente, per tre legislature, occupandosi delle tematiche riguardanti l'obiezione di coscienza al servizio militare e il servizio civile sostitutivo, il disarmo e la difesa popolare nonviolenta. Impegnata nel movimento femminista, di provenienza cattolica, e attiva in varie esperienze di solidarieta' e per la pace, è tra le figure piùrappresentative della cultura italiana della nonviolenza.
Tra le opere più importanti:
L'odissea intorno ai telai, Thema, Bologna (1989);
Amerindiana, Terra Nuova, Roma (1992);
Ecuba e le altre, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (FI) (1994);
L'amore ordinato, Edizioni Com-Nuovi Tempi, Roma (2005]. - questo è un libro che tratta le nostre tematiche
Suoi articoli e interventi appaiono sui principali quotidiani e sulle maggiori riviste specializzate, come "il manifesto", "Confronti", " Solidarietà Internazionale (http://www.cipsi.it), "Mosaico di Pace" sito della rivista Mosaico di Pace.

Che ne dite?

Stefania,hai fatto un ottimo incontro a Firenze:chi meglio della Codrignani potrebbe darvi una mano per il libro che avete in programma di scrivere. Ho letto,a suo tempo,il suo "L'amore ordinato';sono andato a rileggerlo e mi piace riportare un passo che avevo sottolineato:"Il prezzo da pagare alla norma canonica del celibato diventa,in qualche modo,più alto per le donne che hanno subito il fascino,quasi sempre più spirituale che fisico,di un sacerdote e se ne sono innamorate.
Infatti,restano vittime dell'interdizione di un celibato che non le riguarda in quanto vincolo di libertà,ma che le colpevolizza
indirettamente per il loro rappresentare,come 'genere',il peccato.E, quindi,mentre le coinvolge senza ragione,le offende".
MEGLIO di COSI' ! Giuseppe Zanon

Carissimi,
eccomi di nuovo a voi.
Per puro caso sto leggendo il libro di Giancarla proprio in questi giorni, anche se sapevo da tempo della sua esistenza ! ! !
E allora, noi quando cominciamo ?
Non sarà cosa facile, anche con la prospettiva di un aiuto così prestigioso, ma siamo o no DONNE ?
E poi sono sicura che ci aiuteranno anche tutti gli uomini che fin qui ci hanno accompagnato in questo blog, ma anche a MONTEFORTE . dovremo innanzitutto chiarire, anche a noi stesse, quale obiettivo cerchiamo di raggiungere,; le modalità....
insomma, lavoro ce n'è, ma se è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, la domanda sorge spontanea : QUANDO
COMINCIAMO ?
Salute e pace !
mara57

Ieri sera,sabato 23,qui a Brescia,ho partecipato ad un incontro molto interessante sul tema della omosessualità,tenuto da don Franco Barbero che presentava il suo libro 'Omosessualità e Vangelo'.Un successo ,si potrebbe dire, dato il coraggio e la partecipazione dell'oratore,coinvolgente, perchè innamorato della persona umana in concreto e del Vangelo (e del suo sacerdozio !).

Il libro è stato stampato da Gabrielli e Lucia Gabrielli era presente:le ho accennato della nostra iniziativa,l'ha ascoltata con interesse,ha fatto presente che si potrebbe fare se in partenza c'è la previsione della vendita di almeno di trecento copie.
Stefania,a te valutare questa possibilità. Ne riparleremo.Ciao.
Giuseppe Zanon

Caro Giuseppe, grazie per il tuo consueto incoraggiamento. Magari fossimo già pronte a chiederci il numero delle copie che riusciremo a distribuire!
Qui siamo ancora agli albori. Il fatto è che ognuna di noi è assorbita nella propria vita e per scrivere un libro bisogna "lasciarsi prendere dall'argomento" o forse dai ricordi, che, nella maggior parte dei casi, fanno male, e si sceglie di rimandare.
Credo che manchi al momento una forte motivazione a "raccontare e raccontarsi" e quindi il libro debba aspettare ancora un poco.
Tra l'altro non è mio personale interesse; mi sono solo resa disponibile a collaborare.
So che alcune hanno scritto o stanno scrivendo qualcosa, ma se mi chiedessi "cosa", non saprei rispondere ...

Buongiorno a tutti/e. Devo fare un grandissimo mea colpa perchè, come si suol dire, ho gettato la pietra e nascosto la mano nel senso che ho lanciato l'idea del libro, ho scritto per un pò sul blog e poi sono sparita. Per me l'idea di scrivere un libro è sempre valida non ho molto chiare le modalità: a volte penso ad un libro con tutte le nostre esperienze, a volte ad una raccolta di lettere, a volte ad una sorta di diario della nostra esperienza. Ogni tanto scrivo qualcosa più per sfogo personale, a titolo terapeutico, che con uno scopo preciso. La voglia c'è vogliamo confrontarci sul come? Cosa vogliamo scrivere? Parliamone. Facciamo delle proposte e discutiamone e poi partiamo. Cosa ne dite? A presto
Antonella

Antonella,il libro sarà tutto quello che tu dici:lettere,narrazione della esperienza personale,confessioni,interviste,......
Ma l'importante è che venga portato alla luce del sole tutto quel materiale esplosivo che c'è dentro nei vostri interventi.
Pensa per esempio all'ultimo,quello di Paola del 2 giugno,alla voce 'Donna-prete:le situazioni più comuni' !
Narrare per esteso una esperienza personale così è come scoperchiare una pentola bollente:tanti anni di sofferenza ingiusta,ipocrita,perpetrata da una mano che doveva solo accarezzare e guarire (in nome del Vangelo).

Il tutto,con la novità che parlano donne in prima persona,col proprio nome o con lo pseudonimo garantito da Stefania, direttrice del blog.Di fronte ai fatti e alle sofferenze ingiuste,saranno costretti a riflettere anche quelli che,per quieto vivere,preferiscono non essere scomodati dalla lettura di simili esperienze.Salvo poi a scandalizzarsi quando sono obbligati a sentirle dalla cronaca quotidiana.
Giuseppe Zanon

Io non so come potrà essere il libro, e se e quando "sarà" dipende da tutte voi. So che sarà una nascita dolorosa, come tutti i parti, e che richiederà un'attenta gestazione. Voglio sperare comunque che nasca davvero, che si esca dal proprio particolare se davvero si vuole non solo esprimere la propria sofferta esperienza, ma anche essere d'aiuto a chi soffre in silenzio e soprattutto essere una "spina nel fianco" di chi si ostina a non voler vedere e sentire. Per me il nome della Codrignani offre garanzie di una persona attenta da sempre alle problematiche femminili, nella chiesa e fuori. E' bene sottoporre al vaglio il materiale a una persona esterna, che lo coordini e lo inserisca in un discorso che abbia un senso compiuto concordato con voi, una volta che abbiate deciso quale sia il messaggio da far arrivare ai lettori e alle lettrici. Non mi illudo che un libro faccia miracoli, ma a tacere si ha solo da rimetterci. Sempre.
Un saluto affettuoso
Ornella

Forse è bene non dimenticare che il nostro amico carissimo Fausto Marinetti ha da qualche parte una notevole raccolta di corrispondenze che possono essere assai utili per il tema di "forse un libro?" Inoltre anche noi preti sposati, forse, potremmo essere utili all'uopo, o no?? Chino e Nadia