Cara Stefania,
non ho idea di quali testate di giornale possano ospitare articoli: là bisogna provare con un tam tam capillare. E soprattutto provarci non consentendo che dei contributi vengano tirati fuori dal cassetto "ad hoc" quando si verifica il solito scandaletto nella solita parrocchia. Mi pare che Repubblica, ad esempio, possa ospitare qualcosa, tanto più che già per il passato, se ricordo bene, ha ospitato le esperienze di don Franco Barbero circa l'accompagnamento di preti in crisi. Magari si può prendere contatto con don Franco e vedere le strade da percorrere.
Circa il libro, io vedrei di concepire un canovaccio all'interno del quale muoversi, poi non è affatto necessario che si portino tante testimonianze, ma che siano poche e ben precise, possibilmente diversificate come esperienza, ambiente, cultura, famiglia etc.
L'idea di base è per me questa:
- un'introduzione che spieghi il perché del libro e che si tratta di un testo rivolto a tutti/e di condivisione di vita, indipendentemente dall'essere chierici o laici, donne o uomini, etc. All'uopo può tornare utile, sempre per schiodare l'inghippo del "sacro", Paolo ai Galati: "non vi sarà più giudeo né greco, né schiavo né libero etc..." .
- una serie di capitoli, che costituiranno l'ossatura del percorso, a tappe, chessò: Il "prima", ovvero qualche stralcio della vita di ognuna prima della "cura". "L'incontro", ovvero in quale si tuazione si sono trovati entrambi all'occasione: qua si può spaziare come si vuole, dando delle sfaccettature diverse a seconda delle storie di ognuna e di ognuno (penso a incontri fatti in un momendo di crisi personale e familiare, ad altri in situazioni assutamente tranquille etc. "La prima reazione" di ambedue davanti allo sviluppo imprevisto del rapporto. "La storia" sintetizzata. "Le difficoltà" esterne e interiori. "Le prese di posizione" delle varie istituzioni sociali ed ecclesiali nei confronti di entrambi. E... "Il cammino" che insieme o forzatamente separati si è proseguito, o la cclandestinità forzata della situazionecon tutti le conseguenze che ci si porta appresso, ivi inclusa l'ipocrisia di chi sa e tace.
All'interno delle varie "tappe", capisci che se si sviluppa un dialogo-racconto-confronto di esperienze il lettore si trova davanti a un vero e proprio sgranarsi di vicende che posso anche avvincere, non solo fare dell'arida indagine sociologica.
- Last but not least, una sintesi per "stringere" i punti in comune delle varie esperienze, stilata da una sola, magari se fosse esterna al gruppo saprebbe maggiormente "credibile", sintesi che tocchi sia il punto di vista ecclesiale che quello psicosociale di entrambi.
In appendice: spicchi di vita vissuta. Siete piene di lettere e diari: all'interno dei capitoli, si rimanda in nota all'appendice documentaria, che può andare da sensazioni, note appuntate, a lettere di reprimenda ufficiali ricevute etc., compatibili con l'oggetto del capitolo stesso.
Io a pensarlo sono arrivata sino a qui. E non so se sia fattibile a questa maniera. Quello che so è che un libro così non potrebbe essere tacciato di essere contro nessuno: presenterebbe l'evidenza di fatti quotidiani che accadono, e che nessuno/a potrà permettersi di "impiccarvi" per questo senza passare dalla parte del torto. Poi, è ovvio, l'idea si può sviluppare e prendere strade diverse da quella che avrei in mente io, ma ribadisco, l'importanza di buttare giù una stesura "di gruppo" sta sia nel fatto che aiuterebbe più di qualcuna a fare una sintesi della situazione, che non è mai un male, sia ad evitare l'ennesima inchiesta giornalistica che "seleziona a priori" sia le candidate che il tono della conversazione, a seconda della coloritura che si vuol dare al libro stesso. Insomma, un'operazione verità, anche dura quando questa verità è dura e senza sconti per nessuno. Non abbiamo bisogno di rassicurare, abbiamo bisogno di DIRE e FARE tra noi la verità, con la minuscola e con la maiuscola.
Ci pensavo ieri sera: ne ho parlato con mio marito che è ateo, quindi fuori dalle parti, e mi diceva che secondo lui è un'ottima idea.
Un abbraccio
Ornella