AMORI DIFFICILI...

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi MARI » 2 set 2012, 19:22

Salve sono una delle tante donne coinvolte in queste "faticose" relazioni , sono anch'io qui con voi, adesso ...

Prendo spunto da un pezzo dell'articolo di un'intervista di Stefania Salomone del 23.03.2012 ...
Non credo che tutte le donne coinvolte in queste relazioni siano insucure e considerino il prete mille volte
superiore, credo che amando questi uomini si ami anche l'altra loro vocazione che è parte integrante della loro vita.
Quando si comprende questo aspetto non si fa caso alla "mentalità clericale" vista come superiorità.
Questi preti/uomini possono, come accade in altre chiese cristiane, essere pastori per la loro comunità e avere accanto la loro
donna , che condivide e vive con lui quel'aspetto di essere uomo anche di Dio. Le due vocazioni possono coesistere e diventare complementari ... E' questa "nostra" chiesa, e non lo capirò mai, mai , che non permette questo, una chiesa umanamente piena di contraddizioni e di errori , legata ad un magistero che con le sue leggi diventa oltre che poco cristiana anche poco umana ...
Quanto sempre attuale è il vangelo, il messaggio di Gesù, come dite anche voi, Lui ha fino alla morte ha cercato di far comprendere
che prima viene il bene dell'uomo, sempre , sopratutto prima delle leggi ...
Nei miei sogni spero che un giorno ci sia data questa possibilità di poter vivere pienamente e in libertà queste relazioni senza compromettere la vocazione al sacerdozio, immagino le migliaia (che siano troppe? ) di coppie che salterebbero fuori ...
Lo sò che è un'utopia ma ogni tanto mi piace sognarlo ...
Ho 52 anni vivo questa relazione da 15 anni , e fra tutta la soffernza aggiugiamo che sono un paio d'anni che stiamo vivendo , come accade a tutte le normali coppie, un momento di crisi, e anche in questi casi dove magari ci si potrebbe far aiutare , la cosa diventa difficile ...
Se avete commenti sarei lieta di leggervi
M.
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Cuoremo » 3 set 2012, 7:36

Ciao Mari . Concordo con te sul fatto che le due cose potrebbero coesistere tranquillamente e avere una famiglia non toglierebbe nulla al magistero ma forse arricchirebbe di conoscenze rispetto a certe tematiche . Il problema però è chiaro ormai da tempo . . . È solo una questione economica nel senso che chi sta in alto . . . Teme . . . Che una donna o dei figli possano intacare il patrimonio della chiesa . Una moglie ha dei diritti dei figli hanno dei diritti . Molti credono che il tabù della chiesa rispetto al celibato sia legato al sesso . A mio parere la questione sesso è ben superata infatti sono accettate le concubine purché tutto resti nascosto . Purtroppo la chiesa è una grande azienda che non si occupa più delle anime o della persona ma solo di economia politica interessi . Quindi una donna o dei figli potrebbero intaccare questo . . Patrimonio . . . . ! È una tristezza pensare che questa è la chiesa che gesù ha voluto e che l uomo ha costruito a suo piacimento ! La chiesa dei vincenti che lascia fuori i sentimenti la giustizia l amore la carità la comprensione e l aiuto . Ultimamente ho letto un libro . Tabù . . . Parla di storie d'amore come le nostre ce ne sono alcune da pelle d'oca . Un abbraccio .
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi MARI » 3 set 2012, 14:18

Ti ringrazio per aver risposto, ma sai che io all'aspetto economico, siceramente , non ci avevo mai pensato? Anche perchè , c'è il lavoro , ci sono sacerdoti che insegnagno, non ho idea però come le altre chiese lo gestiscano...
Io credo che come si diceva , che questa chiesa è e sarà sempre antievangelica , legata al potere e a tante cose terrene e "umane" , esattemente come scribi e farisei al tempo di Gesù ... L'unica cosa da tentare è vivere per quanto possibile meglio queste relazioni nel rispetto reciproco e sperare di averne sempre la forza sia per continuare, sia per fare eventualmente il "salto", sia per dire basta se porta troppa sofferenza ... Le relazione tutte hanno le loro difficoltà le loro crisi, se penso a persone che mi sono vicino, e a come vivono le loro relazioni di coppia, a volte mi sento "fortunata"... pensa te...
M.
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Cuoremo » 3 set 2012, 22:01

Ciao mary . Purtroppo non è tutto così semplice . Un prete se decide di lasciare il magistero viene trattato come un appestato se convive o si sposa non può più impegnare religione . Gli vengono tolti i contributi previdenziali versati nel fondo clero e viene messo alla gogna ! Purtroppo come dici di umano nella chiesa c'è molto poco . . . Specie se vengono toccati alcuni argomenti . Fare il salto è una scelta difficile che comporta pianificare in anticipo il futuro .. . Chi lo sa so solo che oggi ho passato del tempo sola con lui e ci stavo davvero bene ! Baci
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Cuoremo » 4 set 2012, 7:26

Ciao mary ieri ti in risposto un pò di fretta perché erano rientrate le mie figlie . Ti racconto la storia di un prete che si è innamorato e che conosco bene . Impegnava religione in un liceo li conosce la sua attuale compagna . La relazione continua per un pò e poi come sempre la gente comincia a parlar troppo . . . E lui viene chiamato dal vescovo . Gli danno un periodo di riflessione lo mandano via da qui ma dopo un mese torna con la decisione di mollare il sacerdozio per stare con la sua donna . Poco dopo la chiesa gli toglie la possibilità di insegnare inquanto convivente e si ritrova senza lavoro . Fortunatamente avendo fatto l università trova modo per lavorare e vivere una vita pseudo normale . Sai la gente è sempre pronta a giudicare . Di recente è andato a vedere per i contributi della pensione e amara sorpresa oltre a essere stato messo nell angolo dei maledetti non ha diritto neanche ai 15 anni di contributi versati nel fondo clero . E questo non mi pare per niente giusto alla fine il suo lavoro l ha fatto e per giunta anche bene ! Innamorarsi per la chiesa è una colpa grave e si riduce il prete come l ultimo degli ultimi . . . E questo davvero con il vangelo non ha nulla a che fare ! Io sto avendo questa relazione da poco con tutte le difficoltà che ben sai . Le sofferenze i tempi i modi . . . Quella non normalità che contraddistingue queste relazioni . A volte tanto pesante da sopportare . . . Però è così mi sono innamorata e anche se razionalmente mi sembra tutto un casino cerco di star bene per quel poco che posso e si vedrà . . . Buona giornata se hai bisogno sono qui
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Stefania » 5 set 2012, 18:09

Care ragazze, solo ora ho qualche minuto per rispondere ai vostri scritti.
Vorrei dire a Mari che l'aspetto economico ha un grandissimo peso in queste situazioni.
Come ha ben spiegato Cuoremo, l'istituzione ecclesiastica cerca di mantenere il coltello dalla parte del manico, ben sapendo che i lunghi anni di studio che il prete sostiene non gli valgono un titolo di studio riconosciuto dallo Stato Italiano, a parte la laurea in teologia che gli può servire solo per insegnare. Peccato che però gli insegnanti di teologia siano scelti unicamente da organi ecclesiastici ... E quindi siamo da capo.
Se il prete se ne va sbattendo la porta, non solo non ha il sostegno del vescovo (o del superiore), ma trova spesso le porte sbarrate anche presso altre aziende o istituti presso le quali avrebbe potuto lavorare.

Queste leggi sono scritte da uomini, e lo sappiamo bene. Non solo! A mio parere molte altre cose dell'insegnamento cattolico sono inventate di sana pianta, a discapito della nostra vita spirituale e del nostro libero pensiero.
Credo fermamente che se riusciamo un minimo a liberarci, se cominciamo ad approfondire certi concetti, certe nozioni, certe dottrine, diveniamo più audaci, più libere. E, soprattutto, nel caso la situazione col prete prosegua, questo sarebbe di grande aiuto anche a lui. Sempre che sia disposto a mettersi in discussione.

Lo è?

Un saluto
Stefania
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Cuoremo » 6 set 2012, 7:39

Ciao stefania . Anche io come te penso che molte delle cose che ci hanno detto siano menzogne costruite per ingannare le persone e ho una visione molto diversa rispetto al vangelo e molte perplessità rispetto alla chiesa . . . Questo già da molti anni . Il mettersi in discussione dipende sempre da chi si ha davanti . . . Nel senso che molti preti presi da delirio di onnipotenza dovuto all abito che portano ti chiudono la porta in faccia e vorrebbero essere riveriti . Fortunatamente non tutti sono così . . . C'è ancora chi fa il prete rimanendo . . Umano . . . Guardando alla persona e non a schemi pre fissati . Devo dire che di preti così ne ho incontrati gran pochi . . Amati dalla gente e odiati dai loro colleghi . Nella chiesa c'è tutto da rifare perché non siamo più nel medioevo ! E forse propio per questo le chiese si svuotano anche qui da noi in piccoli paesi di montagna il perché sta tutto in una semplice formula che potrebbe essere magica . . . Andare di pari passo . . . Evolversi mutare e non per comodo ma per accogliere tutti anche chi nella vita non ha avuto percorsi vincenti come i divorziati il povero il prete innamorato l omosessuale ecc . Tutti coloro che la chiesa considera perdenti ! Non degni di . . . Forse così si percorrerebbe davvero la via del vangelo e forse davvero tutti si sentirebbero a casa ! Un abbraccio
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi MARI » 6 set 2012, 20:56

Ciao e vi ringrazio ...
per ironizzare, mi bastavano i pensieri che avevo adesso ne aggiungo un'altro, mi pare "perfetto" ... Forse non ci ho mai pensato perchè il famoso "salto" è praticamente un'utopia o comunque è molto raro ...
Stò passando un periodo veramente duro, faticosissimo , la nostra crisi , non so come potrà essere superata, se finirà la nostra storia non sò ancora , stò molto male , ma mi affido con tutta la forza che riesco a racimolare , a Colui che sono convinta ci ha fatti incontrare e vivere il nostro Amore... Non mi pentirò mai di questi anni , mi hanno dato tanto , anche se è stata un'impresa "titanica" , e ultimamente mi ha ferito tanto,purtroppo, però come sappiamo bene , noi saremo più sole, e loro una delle due vocazioni, anche se con sofferenza , potranno sempre viverla ... Ma ci si riprende, la mia vita , come quella di tanti , ha avuto dure sofferenze, e ce l'ho sempre fatta, spero che il mio cuore non ceda proprio adesso, non sono poi così "anziana"...
Vi terrò aggiornate, mi fa bene "parlare" un pò con voi, l'unica persona con cui ho condiviso tutto è una mia amica , nessun'altro ha mai saputo niente, e lei, penso, possa comprendere fino ad un certo punto , queste non saranno mai come le normali relazioni di coppia...
Grazie ancora
M.
MARI
 
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Cuoremo » 6 set 2012, 21:23

Ciao mary . Se hai bisogno son ben felice di condividere con te le nostre paure e sofferenze . Notte
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Re: AMORI DIFFICILI...

Messaggiodi Leone72 » 10 set 2012, 19:21

Buonasera, sono arrivata anche io e confesso di sentirmi ancora a disagio nel poter parlare della mia storia senza dover mentire. Tutta questa libertà sento che mi toglie il respiro quindi vi chiedo di pazientare e di "pregare" per me.
Come forse è accaduto a molte donne, io in questo momento penso di aver vissuto una storia con un prete come poche altre...perdonate la poca umiltà ma anni e anni di clandestinità, di nascondimento e di negazione sociale mi hanno convinto che non poteva essere che per una storia unica. Anche per questo chiedo la pazienza terapeutica di lasciarmi dire senza giudicarmi troppo...io l'ho fatto e non mi sono voluta molto bene! Vorrei tentare di alleggerire il pesante inizio del mio scrivere, sintetizzando la mia storia:
Io 22 anni, nata e cresciuta sotto il campanile, lui 17 più di me, vocazione adulta. Arriva in parrocchia da seminarista, mi aiuta nella fede in quel momento messa a dura prova da scelte parrocchiali e pastorali che non condividevo, nasce un bellissimo accompagnamento spirituale ed amicale profondo, lo accompagno al diaconato, lo sostengo nell'ordinazione presbiterale e poi...e poi la grande amicizia dopo un anno dall'ordinazione presbiterale si arricchisce di quella sfumatura d'amore che rende questa storia indicibile per la Chiesa...
Sorvolo sugli aspetti caratteriali di entrambi, che veramente non avrebbero mai consentito di percorrere con libertà e maturità questa storia proprio per i timori di entrambi e la formazione profondamente cattolica. Invece, in quella storia che è stata anche fatta di casta fisicità, per 9 anni ci siamo voluti bene e ci siamo accompagnati facendo molto bene anche alla CHiesa. Infatti Per ben 14 anni, dal 1994 al 2008 siamo stati impegnati insieme nella pastorale del mio territorio, abbiamo fatto grandi e belle iniziative per i giovani...lui non è mai stato il mio parroco, ma io gli ero accanto, sempre dietro le quinte a pensare, pregare, lavorare per i suoi e miei progetti ecclesiali. Io mi sono sentita investita ed "ordinata" con lui, io mi sono sentita vocazionalmente chiamata ad essere "il femminile" del suo servizio...io pensavo di aver trovato la mia strada e questa certezza.LA consapevolezza che nella nostra storia non eravamo in due solamente, io e lui, ma Dio era la fonte, mi ha aiutata ad accogliere e a condividere con lui la fatica di non esistere, di essere l'altra non confessabile...perchè un'amante è titolo di merito, la donna del prete è tabù. Poi però le cose sono cambiate...e
Il lavoro pastorale insieme ci vedeva discordanti nelle scelte, lui si è fatto affascinare dalla Chiesa dell'ufficio e io volevo che rimanesse ancorato alla Chiesa dell'Amore che proprio lui mi aveva fatto scoprire...e quindi le differenze e le difficoltà sono nate proprio sul senso profondo dell'appartenenza di coppia alla Chiesa...difficoltà nel comprendersi, difficoltà nella progettualità, difficoltà nel richiamarci all'impegno e la sua prepotenza a far del suo ruolo il titolo più importante per far del bene...in poche parole la sua appartenenza alla CHiesa era più importante della mia e della nostra. Lui non ci ha visto più insieme in questo percorso, e da lì a cercare e trovare il tipico prototipo femminile della "perpetua tuttofare" della parrocchia non c'è voluto molto. La storia si è conclusa nell'aprile del 2008 con queste parole "scusami, ma ho buttato via il bambino con l'acqua sporca. Non ti voglio più bene! e lì mi è crollato il mondo...da quel giorno non ho più parlato con lui...il resto alla prossima! Scusate la lunghezza...
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