Pagina 1 di 1

Trasmissione sulla rete Svizzera di lingua italiana

MessaggioInviato: 12 dic 2011, 18:44
di Stefania
Vi segnalo il link di questa trasmissione andata in onda sulla rete della Svizzera italiana, il canale La1.
http://la1.rsi.ch/falo/welcome.cfm?idg= ... &idc=42513

Una donna del nostro gruppo ha partecipato alle riprese, pur se in forma anonima. E la ringraziamo per il suo prezioso contributo alla causa.

Mi piacerebbe avere da voi un parere su questo servizio, a mio parere ben fatto.
Appena possibile farò un commento anch'io.

saluti
Stefania

Re: Trasmissione sulla rete Svizzera di lingua italiana

MessaggioInviato: 13 dic 2011, 0:03
di sergiogrande
Del filmato, che ho visto solo parzialmente perchè ad un certo punto la mia rete internet si è piantata, mi hanno colpito tre frasi:
"la chiesa di oggi è disumana", detto da Laura che ha voluto tenere nascosto il suo volto, e le accuse di "doppia morale" a quelli che fanno il "mestiere di prete" del ragazzo che a 9 anni scopre di essere figlio di un prete, che ha poi sempre rifiutato di avere a che fare con lui.
Tre frasi che dovremmo scolpirci in testa tutti: la chiesa è disumana, la chiesa ha una doppia morale, quello del prete è un mestiere.
Tre frasi lapidarie in cui è racchiuso tutto ciò che è oggi la chiesa. Una struttura molto, ma molto, ma molto lontana dall'evangelo di Gesù di Nazareth.

Re: Trasmissione sulla rete Svizzera di lingua italiana

MessaggioInviato: 19 dic 2011, 13:19
di Stefania
Una amica del blog che preferisce restare anonima mi ha autorizzato alla pubblicazione di questo suo commento al video:

Ho visionato il filmato e lo rifaro' in seguito con più distacco.
Sono d'accordo con il tuo commento sul sito "sembrano tutti molto tristi". Ciò che alla fine sembra risaltare anche se probabilmente non è un effetto studiato da chi ha montato il servizio o lo ha presentato è che la chiesa, nella figura del vescovo, non sottovaluta il dolore e non condanna (e quindi non è poi cosi disumana).
E non cede per un bene più grande (in questo è fedele al vangelo che propone lo stesso motto). Colpisce l'aspetto bonario, la sicurezza e la capacità
di rispondere con chiarezzaa del vescovo in studio che nonostante tutto non riesce ad essermi antipatico.
Mentre barcolla un po' la giustificazione del primo intervistato che pur azzecca perfettamente il profilo tipico del prete (educato ad essere isolato, altero, esigente in forza del sacrificio che assume su di se....) anche perchè dichiarando come si è sentito nel momento della consacrazione lascia intendere che forse non era del tutto convinto e l'essere emozionato tradiva che quell'aspetto che di solito in un prete viene fatto spegnere, in lui era ancora radicato e indisioso....infatti poco dopo si innamora.
Mi colpisce molto la storia dell'uomo figlio del prete, ma anche qui alla fine non si puo che sentenziare che nonostante tutto il calvario vissuto non gli è stato impedito di avere una vita normale e dei figli e restare cattolico.
Chiunque vedesse questo filmato, soprattutto se prete con coda di paglia o che in futuro creasse situazione simile, si consolerebbe e si sentirebbe assolto e al sicuro. Un figlio non riconosciuto non si metterà mai contro il padre, non lo ridicolizzerbbe, non lo potrebbe perseguire stalkeggiare etc... perchè in fondo farebbe del male a sè stesso rubandosi la speranza che, magari anche in punto di morte, un padre possa tornare sui suoi passi..... infatti i figli tacciono ed incassano.
e questo i PRETI LO SANNO BENISSIMO e ne approfittano,
Dovrebbero essere le madri e chi sa di questa situazione a creare un pandemonio per fare cio che un figlio non arriverà mai a far, ma di cui ha assoluto bisogno, ma anche qui, le madri mettendosi contro e dichiarando "guerra" a quell'uomo rischiano di incrinare il rapporto e rinunciare cosi alla speranza che domani qualcosa possa cambiare...
Cosi optano per il silenzio e la speranza.... e magari restano decenni a sperare...vanamente.

QUESTO, x me , E davvero CRUDELE...questo "gioco" perverso di attese speranze senza alcuna base che erode la tua vita inutilmente impedendoti anche altre storie. Pertanto, l'unico invito che mi sentirei di rivolgere alle donne è valutare i rischi di una storia clandestina- con prete o meno - e.... gravidanza.
Se la storia è con un prete non ci sarà nessuno che potrà testimoniare a vs favore. Ed il prete stesso potrebbe arrivare a negarsi e poi negarvi. Avrà dalla sua fedeli, confratelli, e superiori. E tu no. Dal momento che nessuno, neppure la tua famiglia o amica più cara, sa di questa storia. Anche di questo si sentono forti preti e superiori Sarai da sola, contro tutti, lui e anche....dio (cioè il senso di colpa che ti porterai dietro per aver rischiato di aver allontanato un uomo di dio, dal suo altare).
Come già detto: una storia che per paura (della donna) ed intersse (dell'uomo) rimane nascosta finisce per nutrirsi di questi 2 ingredienti che sono l'esatto contrario dell'amore o cmq anche del semplice rispetto, cura, affetto.

Se non abbiamo occasione di risentirci Auguro a Te e Tutte le donne l'avvento di un nuovo Tempo e Rinnovata umanità.

C.