Programma radiofonico (Stalk Radio) sul tema del celibato

“Non è bene che l’uomo sia solo…” (Gen 18)

Questo blog nasce dall’esigenza di portare alla luce la sofferenza, i problemi, le contraddizioni e gli ostacoli o i divieti che derivano dalla legge del celibato obbligatorio dei preti, così come previsto nell’ordinamento della chiesa cattolica romana.
Vuole essere principalmente un punto per lo scambio di esperienze e per il sostegno reciproco di quanti sono coinvolti in questa problematica:

• Le donne, che sono costrette a nascondersi, talvolta a vergognarsi di ciò che provano, subendo i cambi continui di umore di una immaturità affettiva dei chierici

• I preti, che vivono uno stato di confusione tra ciò che sembra essere il loro obbligo di fedeltà verso la chiesa a cui appartengono, e la bellezza di una nuova scoperta.

• I figli nati da queste relazioni, che hanno tutto il diritto di essere figli come tutti gli altri e quindi amati e cresciuti da entrambi i genitori. Soprattutto, come la gerarchia sosteneva a riguardo del referendum sulla legge 40, hanno il diritto di conoscere chi è il loro padre

E’ evidente che il celibato obbligatorio sia solo uno dei sintomi di una rigidità dottrinale che non contempla il bene dell’uomo e, per questo, la chiesa stessa (il popolo di Dio) deve trovare la forza e la libertà di andare oltre la legge, proprio sulle orme dell’uomo Gesù che ha avuto il coraggio di sfidare i mali del Tempio.

Programma radiofonico (Stalk Radio) sul tema del celibato

Messaggiodi Stefania » 12 ott 2011, 12:59

Cari tutti,
vi avviso che questa sera verso mezzanotte in una trasmissione radiofonica che si intitola Stalk Radio, che va per la maggiore e viene data in broadcasting anche su facebook e sky, si affronterà il tema del celibato.
Argomento: "I preti si possono sposare? E' giusto il celibato?"
Quel che mi auguro ovviamente è che non lo si affronti in maniera scandalistica o "pruriginosa".
Staremo a vedere.

Intanto incollo qui sotto le notizie relative a questa trasmissione tanto per capire di che si tratta.

Stalk Radio, la seconda edizione con Dario
Più di 25 mila fan su Facebook, oltre 70 telefonate e più 100 sms ogni notte, una pioggia di commenti "live", uno ogni 5 secondi: questi numeri misurano il successo registrato dalla prima stagione di Stalk Radio, il talk show a microfoni aperti condotto dal vulcanico Dario Cassini, protagonista della scorsa stagione televisiva su Sky Uno.
Il programma, format di culto e "caso" televisivo su Sky Uno, ha appassionato un pubblico di nottambuli sempre più numeroso e ora torna, condotto dall'immancabile Cassini, con una nuova irriverente stagione, a partire dal 6 ottobre, dal lunedì al venerdì, alle 24.00 circa sul canale 109 di Sky.
Il popolo televisivo della notte avrà più di una possibilità per seguire Stalk Radio e interagire con il conduttore, affrontando ogni notte in maniera scanzonata un tema diverso: il programma sarà in diretta televisiva su Sky Uno e contemporaneamente radiofonica su Radio Kiss Kiss, partner radiofonico d'eccezione e radio ufficiale del programma. Inoltre, come nella prima edizione, pubblico ed ospiti saranno coinvolti attraverso molti mezzi: Facebook, Skype e via web sul sito Sky.it oltre che, naturalmente, al telefono. E da quest'anno il popolo di Cassini durante le puntate potrà riunirsi negli Stalk Bar, punti di ritrovo attivati a Roma, Milano e Napoli, ed interagire con Cassini attraverso Skype.
Sessanta minuti imprevedibili, in cui il pubblico potrà dire la sua, senza censure e in compagnia di ospiti celebri che - spesso a sorpresa - interverranno in diretta.
Ogni notte Stalk Radio tornerà a mettere in contatto la più provocatoria comunità dell'etere, creando nuovi tormentoni che si andranno ad aggiungere a quelli nati dalla prima edizione e che hanno in breve spopolato: "l'Ispanico", "a me me piace à nutella", "la terza repubblica di Stalk Radio", "aboliamo le canzoni brutte" e "le figure di m... di sprofondo rosso", ma soprattutto "Alt, Esc e Vaffa...!", frase divenuta cult al punto da finire impressa sulle t-shirt che ogni notte venivano regalate da Cassini ai più fortunati tra il pubblico.
Con Stalk Radio torna l'unico spazio televisivo dedicato a chi vuol far sentire la sua voce e le sue idee in libertà, desideroso di raccontarsi e mettersi in gioco, di condividere storie vere ed esperienze di vita. Tra i temi più caldi della seconda edizione "Riapriamo le case chiuse", "Perverso è bello?" e "Sesso e potere". E anche quest'anno si alterneranno al fianco di Dario Cassini le irresistibili "centraliniste" di Stalk Radio, che filtreranno le telefonate e faranno da controcanto ironico al conduttore. Ciascuna di loro dovrà meritarsi la conferma o la sostituzione ogni settimana, cercando di conquistare il consenso anche del pubblico, interpellato da Cassini sul tasso di gradimento.
Telespettatori e ascoltatori possono chiamare Stalk Radio al numero di redazione 06 88663166 e inviare sms e mms al 331-6750000.
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Re: Programma radiofonico (Stalk Radio) sul tema del celibat

Messaggiodi Stefania » 13 ott 2011, 11:07

Sono riuscita ad ascoltare la trasmissione via radio, anche se l'emittente aveva poco segnale e non si sentiva bene.
Mi è sembrata una trasmissione fatta abbastanza bene, basata sulle considerazioni dei radioascoltatori che chiamavano per esprimere un proprio parere e rispondere alle domande che fin dall'inizio il conduttore ha posto:
- Ti fidi della chiesa?
- I preti dovrebbero sposarsi?

Oltre il 90% degli ascoltatori si è espresso a favore del matrimonio dei preti e ha affermato di non nutrire più alcuna fiducia in questa istituzione ecclesiastica.
Stando alle dichiarazioni che giungevano ai microfoni, la sfiducia è dovuta in massima parte agli scandali della pedofilia nel clero e in minima parte alle questioni dottrinali e politiche portate strenuamente avanti dalla gerarchia a dispetto delle esigenze della gente.
E' stato per me un piacere apprendere che molte persone non riconoscono all'istituzione ecclesiastica alcuna autorità sulla propria vita sessuale.
Devo dire che il conduttore è apparso da subito decisamente schierato e forse è stata operata una cernita a monte delle telefonate. Fatto sta che il quadro che è emerso è stato quello di un popolo stanco dell'obbedienza a leggi umane che poco si curano dei reali bisogni della gente.
Non sembriamo più disposti a lasciarci imporre il volto di un Dio che non si aggira neanche vagamente attorno al messaggio di Gesù.

Riguardo al celibato tutti gli ascoltatori che hanno avuto la parola - tranne due che si sono arrampicati sulle solite desuete interpretazioni di due versetti biblici - si sono detti a favore del matrimonio dei preti. Alcuni hanno (a mio parere erroneamente) attribuito la pedofilia ed altre aberrazioni sessuali alla castità e all'astinenza forzata dal sesso.
Non associerei in nessun modo questi due concetti.

Resta il fatto che è sempre più opportuno ed utile affrontare questi argomenti nei luoghi frequentati dalle masse e dai giovani in particolare, così che ci possa essere dibattito e confronto.

E voi che ne pensate? Avete avuto modo di ascoltare la trasmissione?

Stefania
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